UniCredit, la Consob sospende l’OPS su Banco BPM. L’ira di Castagna, cosa succede adesso

Laura Naka Antonelli

22 Maggio 2025 - 10:16

La Consob ha emesso il suo verdetto, decidendo di sospendere l’OPS che UniCredit ha promosso su Banco BPM. La spiegazione nella libera.

UniCredit, la Consob sospende l’OPS su Banco BPM. L’ira di Castagna, cosa succede adesso

La Consob ha emesso il suo verdetto, accogliendo la richiesta di UniCredit di sospendere l’OPS su Banco BPM per un periodo di 30 giorni, sulla base di quanto statuito dall’articolo 102, comma 6-b, del Testo Unico della Finanza.

La notizia è stata comunicata con la pubblicazione di una delibera da parte della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, che spiega che “ la situazione di incertezza non consente, allo stato, ai destinatari, di pervenire a un fondato giudizio sull’offerta ”.

Per situazione di incertezza la Consob intende l’effetto delle prescrizioni che il governo Meloni ha imposto a Piazza Gae Aulenti nell’ambito della decisione di esercitare il golden power sull’OPS promossa da UniCredit tesa alla conquista di Banco BPM. Prescrizioni che hanno sollevato diverse perplessità nel mondo dell’alta finanza italiana e nella comunità degli analisti e degli economisti, a causa di paletti e diktat decisamente severi, come l’obbligo di congelare gli investimenti in BTP di Anima, società del risparmio gestito che UniCredit arriverebbe a inglobare nel caso in cui riuscisse a convolare a nozze con Piazza Meda.

Nella delibera della Consob si legge che “ si rende necessario disporre la sospensione dell’offerta per il tempo massimo consentito dal Testo unico della finanza , ossia 30 giorni di calendario”, per la presenza per l’appunto di “ fatti nuovi o non resi noti in precedenza tali da non consentire ai destinatari di pervenire ad un fondato giudizio sull’offerta ”. Entrambe le azioni UniCredit e Banco BPM, quotate entrambe sul FTSE MIB di Piazza Affari, perdono terreno, in una giornata caratterizzata dalle vendite sull’azionario globale, a seguito del tonfo di Wall Street.

UniCredit, OPS su Banco BPM sospesa. La Consob spiega il perché

La Consob rende noto che in data 21 aprile, ovvero tre giorni dopo l’emanazione del DPCM sul golden power, UniCredit ha presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri una “istanza di autotutela, chiedendo che “il procedimento (del golden power) sia riaperto”, al fine di “poter motivare sulle informazioni e sui dati forniti” che “non risultano valutati” e “menzionati nel provvedimento”.

Obiettivo, si legge nella delibera della Consob: chiarire “i contenuti delle prescrizioni che rimangono ambigue, “affinché possa essere configurato un dispositivo compatibile, dal punto di vista dei tempi, con le caratteristiche e il regime proprio dell’OPS”.

Ancora, tra le richieste avanzate da Piazza Gae Aulenti, quella affinché “l’amministrazione competente per il monitoraggio” del rispetto delle prescrizioni del golden power possa verificare l’esistenza delle ragioni che rendono impossibile il loro adempimento”.

La Consob ha sottolineato con la delibera che il provvedimento potrà essere impugnato dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio entro 60 giorni dalla comunicazione o, per i soggetti non destinatari della stessa, dalla data di pubblicazione nel Bollettino.

L’ira della preda Banco BPM, “provvedimento abnorme, di assoluta gravità”

Immediata la reazione della preda di UniCredit Banco BPM che, stando ad alcune fonti sentite dall’agenzia di stampa Ansa, avrebbe confermato l’intenzione di assumere “ogni iniziativa a tutela della banca e dei suoi azionisti”, al fine di contrastare “un provvedimento abnorme, di assoluta gravità.

A questo punto la fine dell’OPS, partita in data 28 aprile 2025, dopo essere stata annunciata lo scorso 25 novembre 2024, e prevista concludersi alla fine di giugno, slitta al prossimo 23 luglio.

In questo modo, accogliendo la richiesta di sospensione avanzata da UniCredit, la Consob consente al CEO Andrea Orcel di prendersi del tempo per riflettere sulle prossime mosse da fare, in sostanza se rilanciare l’OPS o se gettare definitivamente la spugna, nel caso in cui il governo Meloni dovesse continuare a non allentare le prescrizioni imposte a Piazza Gae Aulenti con l’applicazione del golden power. E le indicazioni che arrivano da Palazzo Chigi non sono di buon auspicio. Tanto che sono circolate nelle ultime ore anche indiscrezioni su quelle che potrebbero essere le prossime manovre di Orcel, relative anche a quella che potrebbe essere la sua prossima preda.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO