UniCredit: Mustier, ecco cosa serve all’Europa

Luca Fiore

1 Luglio 2019 - 08:40

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L’Europa ha bisogno di capitali e di grandi banche. Parola di Jean Pierre Mustier, da oggi anche presidente della Federazione bancaria europea. Per quanto riguarda UniCredit, anche il nuovo piano sarà all’insegna della crescita organica.

UniCredit: Mustier, ecco cosa serve all’Europa

La parola d’ordine sarà continuità. Non ci saranno stravolgimenti nel nuovo piano di UniCredit che sarà presentato a dicembre. È quanto ha detto l’Amministratore delegato di UniCredit nel corso di un’intervista concessa al quotidiano La Stampa.

«Il nostro piano è su basi organiche, il management è concentrato sulla sua esecuzione”, ha riferito Jean Pierre Mustier, da oggi anche presidente della Federazione bancaria europea (Banche: Mustier è il nuovo presidente della Federazione Bancaria Europea).

UniCredit: Mustier, fusioni europee? Molto difficili

“Le fusioni europee sono molto difficili e il nuovo piano sarà in continuità con il precedente con l’obiettivo di portare valore agli azionisti», ha detto Mustier a proposito delle ipotesi di un possibile matrimonio con la francese Societe Generale o con la tedesca Commerzbank.

Nonostante l’ipotesi di unioni transfrontaliere sia difficile, “al momento non convengono”, la nascita di colossi europei è auspicabile. "Penso che avremmo bisogno di più banche paneuropee o di istituti più grandi per aiutare le PMI”.

«Siamo già una felice famiglia paneuropea. In generale quando fai una fusione devi fare accantonamenti per la ristrutturazione e ciò ha un impatto sul capitale. Se il capitale si indebolisce bisogna fare un aumento. Se l’aumento è diluitivo, gli utili per azione scendono e i benefici della fusione se ne sono già andati», ha proseguito.

UniCredit: Mustier, venture capital deve crescere

A fronte di una sproporzione particolarmente evidente in termini di investimenti da parte dei fondi di venture capital (nel 2017 in Europa hanno 9,7 miliardi, un decimo rispetto agli Usa e un quinto rispetto all’Asia), la necessità per l’Europa è di attrarre capitali.

“Per lo sviluppo delle PMI, le startup sono fondamentali. Per prima cosa, dunque, dobbiamo far crescere il venture capital in Europa e in Italia”. Per farlo, “la nuova Commissione europea si dovrebbe concentrare su una ‘Capital market union’ 2.0, con regole che consentano a investitori come i fondi pensione, le assicurazioni, i fondi specializzati, le casse depositi e prestiti dei diversi stati, di puntare anche su asset più rischiosi”.

Azioni UniCredit: saldo positivo nell’ultima settimana di giugno

Con il +0,68% registrato nell’ultima seduta della scorsa ottava, il saldo settimanale delle azioni UniCredit si è attestato al +1,88% (10,826 euro).

Negli ultimi tre mesi le azioni UniCredit hanno segnato un calo di oltre cinque punti percentuali mentre rispetto a 12 mesi fa le azioni dell’istituto di Piazza Gae Aulenti segnato un calo del 23%.

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