Una storica azienda USA diventa italiana. Operazione da 90 milioni di euro

Giorgia Paccione

14 Novembre 2025 - 15:49

BasicNet acquisisce Woolrich e Woolrich Europe: un colpo strategico che porta nel portafoglio del gruppo torinese un brand quasi bicentenario dell’outdoor americano.

Una storica azienda USA diventa italiana. Operazione da 90 milioni di euro

Il gruppo torinese BasicNet, noto per marchi come Kappa, K-Way, Superga, Sebago e Briko, compie un nuovo passo strategico: l’acquisizione di Woolrich per il mercato europeo e il controllo totale di Woolrich Europe S.p.A., società responsabile di distribuzione e retail del brand nel Vecchio Continente. Un’operazione dal valore complessivo di 90 milioni di euro che porta ufficialmente nella galassia piemontese uno dei nomi più iconici dell’abbigliamento outdoor mondiale, fondato nel 1830 in Pennsylvania e considerato la più antica azienda del settore negli Stati Uniti.

L’intesa, siglata con il fondo L-GAM, sarà completata entro dicembre 2025 e prevede una parte del pagamento in azioni BasicNet: 1,2 milioni di titoli per un valore di circa 12 milioni di euro. Una porzione significativa dell’operazione si traduce dunque in equity, con L-GAM impegnato a mantenere le azioni per almeno due anni. Il restante corrispettivo sarà versato in denaro e potrà includere componenti variabili legate ai risultati futuri.

L’acquisizione riguarda esclusivamente i diritti del marchio per l’Europa, mentre quelli per il resto del mondo erano già stati ceduti nel 2024 alla cinese Baoxiniao, con cui BasicNet dovrà ora coordinarsi per assicurare un brand management coerente a livello globale. Come anticipato dal gruppo, “il fatturato di Woolrich è per il 95% europeo” ed è stimato intorno ai 90 milioni di euro: una circostanza che rende l’operazione perfettamente allineata al perimetro di attività di BasicNet e alle sue competenze consolidate nella gestione dei mercati europei.

BasicNet acquisisce Woolrich: continua la strategia Boglione

Alla guida dell’operazione ci sono Lorenzo e Alessandro Boglione, amministratori di BasicNet, che hanno descritto l’ingresso di Woolrich come il compimento di un percorso iniziato anni fa. “Accogliere Woolrich nella nostra famiglia è perfettamente coerente con la nostra visione di lungo periodo”, hanno spiegato, sottolineando l’obiettivo di “custodire e rilanciare marchi autentici, con una gestione dinamica e responsabile”.

Durante il Pambianco-PwC Fashion Summit, Alessandro Boglione ha espresso apertamente l’emozione per l’operazione: “Un marchio con quasi 200 anni di storia ancora ci mancava. Non ci sembra vero di poterlo considerare uno dei nostri marchi”. Un’affermazione che fotografa bene il significato strategico e simbolico dell’acquisizione, che arriva dopo anni di lavoro di consolidamento del gruppo torinese. “Dieci anni fa Woolrich era più grande di tutto il gruppo BasicNet”, ha ricordato Boglione, evidenziando quanto il gruppo sia cresciuto grazie alla valorizzazione dei suoi brand storici.

Lo scorso anno BasicNet ha ceduto il 40% di K-Way a un fondo di private equity proprio per rafforzarsi finanziariamente in vista di opportunità di acquisizione di alto livello. L’operazione Woolrich rappresenta quindi il primo grande frutto di questa strategia. Il mercato dell’abbigliamento, pur attraversando un momento complesso, vede BasicNet in forte crescita grazie al suo modello di business basato su licenze, distribuzione capillare e gestione digitale dell’intera filiera.

Il rilancio di Woolrich e le prospettive di crescita

Con l’ingresso in BasicNet, Woolrich si prepara a una nuova fase della sua storia europea. L’iconico Arctic Parka, simbolo del marchio sin dagli anni ’70, entra in un portafoglio che già comprende nomi fortemente riconoscibili e con un’identità definita. Secondo il management, le principali opportunità di sviluppo riguardano il rafforzamento dei canali digitali, l’espansione dei flagship store nelle principali capitali europee e un lavoro più approfondito sul posizionamento del prodotto. Francia, Germania e Italia resteranno i tre mercati chiave, dove il marchio gode già di un forte radicamento.

L’intesa con Baoxiniao, che gestisce il brand fuori dall’Europa, è stata descritta come positiva e orientata alla cooperazione: “Condividiamo obiettivi e visione, e nelle prossime settimane inizieremo a lavorare insieme”, hanno dichiarato i Boglione. Forte anche il rapporto con L-GAM, che oltre a cedere il brand manterrà una partecipazione nel gruppo, confermando fiducia e visione comune.

Nessun cambiamento immediato è stato annunciato per il management della società americana, in attesa che BasicNet completi la fase di conoscenza interna e valuti eventuali interventi. “Nelle prossime settimane conosceremo persone e processi, poi prenderemo le decisioni strategiche”, ha affermato Boglione, ribadendo che Torino resterà il cuore operativo e decisionale del gruppo.

Un’operazione “di pancia”, ma costruita con metodo

L’operazione Woolrich conferma la capacità di BasicNet di unire visione strategica e forte connotazione imprenditoriale. Come ha riconosciuto lo stesso Boglione, acquisizioni di questo tipo nascono da un mix di analisi approfondite e intuizione imprenditoriale: “Sono scelte supportate da due diligence e analisi, ma sono scelte che vengono fatte di pancia”.

Una filosofia che ha guidato il gruppo negli anni nella crescita e valorizzazione di marchi storici, spesso in difficoltà ma dotati di un’identità forte. Con Woolrich, BasicNet aggiunge un tassello che eleva ulteriormente il posizionamento internazionale del gruppo e apre la strada a nuove possibili acquisizioni. “Se trovassimo un altro brand con storia, forza e iconicità simili, potremmo essere nelle condizioni di cogliere anche quella opportunità”, ha concluso.

L’operazione da 90 milioni non è quindi solo un passaggio finanziario di rilievo, rappresenta un simbolo della maturazione di BasicNet come player globale, capace di integrare nella propria visione un marchio che porta con sé quasi due secoli di storia americana. Una storia che, da oggi, diventa anche un po’ italiana.

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