Daria Illy cede la sua quota nella holding di famiglia, completando il riassetto societario del gruppo triestino. IllyCaffè resta ai fratelli Andrea e Anna.
La famiglia Illy, uno dei nomi più iconici nel panorama italiano del caffè, ha annunciato la conclusione di un importante processo di riorganizzazione interna. Daria Illy, dopo oltre sedici anni di impegno attivo nell’azienda di famiglia, ha infatti ceduto la propria partecipazione pari al 19,5% del capitale della Holding Illy S.p.A. alla subholding Gruppo Illy S.p.A., controllata pariteticamente dai fratelli Andrea e Anna.
Questa operazione rappresenta il tassello finale di un percorso volto a razionalizzare la struttura proprietaria e a rafforzare la coesione strategica del gruppo. L’uscita di Daria Illy non è però solo un fatto societario, ma anche un segnale di come la storica azienda triestina stia affrontando le sfide della governance e della successione generazionale.
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La strategia di riassetto della holding Illy
Il processo che ha portato all’uscita di Daria Illy dalla compagine societaria si inserisce in un piano di riorganizzazione avviato già nel 2021, con l’obiettivo di armonizzare gli interessi della famiglia con quelli strategici del gruppo e dei suoi stakeholder. La quota ceduta da Daria è stata acquisita da Gruppo Illy S.p.A., la subholding che ora vede il controllo condiviso tra Andrea e Anna Illy, figure di riferimento per la continuità aziendale.
Questo passaggio rappresenta il completamento di una serie di operazioni che negli ultimi anni hanno visto la famiglia Illy ridefinire i propri assetti: dalla cessione dell’azienda vinicola Mastrojanni a Francesco Illy, all’assegnazione del Polo del Gusto (con marchi come Achillea, Agrimontana, Dammann, Domori e Piantaudi) a Riccardo Illy, mentre il controllo di IllyCaffè rimane saldamente nelle mani di Andrea e Anna.
La strategia dichiarata dalla famiglia è quella di creare valore economico duraturo e prospettive di crescita per tutti gli stakeholder, attraverso una maggiore specializzazione dei rami aziendali e una governance più snella. Il riassetto ha anche permesso di consolidare la posizione della holding di famiglia al vertice della catena di controllo di IllyCaffè, mentre il fondo Rhône Capital mantiene una partecipazione minoritaria del 20% nella società operativa.
L’uscita di Daria Illy: una scelta personale e professionale
Daria Illy, dopo aver già lasciato negli anni scorsi ogni incarico operativo all’interno del gruppo, ha motivato la sua decisione con la volontà di intraprendere nuovi progetti, sia in Italia che all’estero. Nella nota ufficiale diffusa dal Gruppo, si legge:
Dopo oltre 16 anni di impegno attivo nel Gruppo, Daria Illy conclude con gratitudine la sua esperienza con il Gruppo per dedicarsi a nuove sfide professionali.
La fine del suo percorso in IllyCaffè lascerà spazio a nuovi progetti internazionali con un focus tra Italia, Emirati Arabi e Oman e un interesse particolare verso tematiche Esg.
Nel caso Illy, la scelta è stata gestita in modo ordinato e trasparente, con l’obiettivo di garantire stabilità e visione di lungo periodo, ma l’uscita si inserisce in un trend più ampio che coinvolge molte aziende familiari italiane, dove il ricambio generazionale e la gestione delle quote societarie rappresentano momenti cruciali per la continuità e la crescita.
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