Un altro colosso cinese in crisi. L’utile netto di Lenovo crolla del 64%

Giorgia Paccione

22 Maggio 2025 - 10:46

Nonostante ricavi in crescita e investimenti nell’AI, il gigante dei PC Lenovo registra un tonfo dell’utile trimestrale, penalizzato da costi elevati e tensioni commerciali.

Un altro colosso cinese in crisi. L’utile netto di Lenovo crolla del 64%

Nel trimestre fiscale conclusosi il 31 marzo 2025, il gruppo cinese Lenovo ha visto l’utile netto crollare del 64% su base annua, attestandosi a soli 90 milioni di dollari, ben al di sotto delle attese degli analisti che stimavano un risultato vicino ai 225 milioni di dollari.

Il dato rappresenta un brusco stop dopo cinque trimestri consecutivi di crescita e arriva in un contesto di forti pressioni sui margini, dovute sia a fattori interni che esterni. A sorprendere è il contrasto con i ricavi, che nello stesso periodo sono aumentati del 23% a 16,98 miliardi di dollari, superando le previsioni di mercato e confermando la solidità della domanda globale di dispositivi e soluzioni tecnologiche Lenovo.

Lenovo incassa il colpo, tra pressioni sui margini e tensioni globali

Il crollo dell’utile netto di Lenovo è stato attribuito principalmente a una perdita non monetaria legata alla svalutazione di warrant, strumenti finanziari il cui valore è stato fortemente penalizzato dalle recenti turbolenze di mercato.

A questo si sono aggiunti costi più elevati per il rafforzamento delle catene di approvvigionamento, una mossa necessaria per proteggersi dalle interruzioni causate dalle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, che hanno portato a un aumento dei dazi sui prodotti tecnologici fabbricati nel gigante asiatico.

Secondo diversi analisti, parte della crescita dei ricavi nel segmento dei dispositivi intelligenti (PC, smartphone e tablet) sarebbe dovuta anche all’anticipo degli ordini da parte di clienti e fornitori, preoccupati dall’impatto dei nuovi dazi.

Nonostante le difficoltà, Lenovo ha continuato a investire in innovazione, destinando oltre 2,3 miliardi di dollari alla ricerca e sviluppo nell’ultimo anno, con un focus particolare sull’intelligenza artificiale e sulle infrastrutture cloud.

Il segmento delle infrastrutture ha registrato una crescita del 64%, mentre i servizi cloud per aziende sono saliti del 22%, segno che la strategia di diversificazione sta iniziando a dare i suoi frutti. Tuttavia, la redditività di queste nuove aree non è ancora sufficiente a compensare la volatilità dei mercati globali e la pressione sui margini tradizionali.

Risultati trimestrali vs. risultati annuali

Nonostante il tonfo dell’ultimo trimestre, i risultati annuali restano solidi: nell’anno fiscale appena concluso, Lenovo ha registrato ricavi per 69,1 miliardi di dollari (+21%) e un utile netto in crescita del 36%, il secondo miglior risultato della sua storia. Tuttavia, il crollo dell’utile trimestrale ha avuto un impatto immediato sul titolo in Borsa, che ha perso oltre il 2% a Hong Kong subito dopo la pubblicazione dei risultati.

Guardando al futuro, Lenovo punta con proprio sull’AI come motore di crescita. L’azienda ha già avviato il lancio globale dei suoi primi PC dotati di intelligenza artificiale e prevede che entro il 2027 questi dispositivi rappresenteranno fino all’80% delle sue spedizioni.

Nel frattempo, la quota di ricavi generata dalle attività non-PC ha raggiunto il 47%, confermando la trasformazione in atto verso un modello di business più diversificato e resiliente.

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