L’UE lo rende obbligatorio, nuove regole per i telefoni cellulari tra qualche settimana

Ilena D’Errico

2 Giugno 2025 - 19:00

In arrivo nuovi obblighi per produrre e vendere smartphone, tablet e simili. Ecco cos’ha deciso l’Unione europea e quali novità ci sono per gli utenti.

L’UE lo rende obbligatorio, nuove regole per i telefoni cellulari tra qualche settimana

Tra qualche settimana arriveranno nuove regole per i telefoni cellulari imposte dall’Unione europea, che faranno felici molti consumatori. Il 20 giugno 2025, infatti, entra in vigore il regolamento UE 2023/1669 che rivoluzionerà la produzione di smartphone e tablet con un’impronta più sostenibile e attenta all’ambiente. Alcuni dei nuovi obblighi previsti dall’Ue, però, riguardano direttamente gli utenti e in particolare il loro portafoglio. In estrema sintesi, gli apparecchi dovranno avere una durata maggiore ed essere più semplici da riparare. In questo modo si promuove un mercato più ecologico, limitando gli sprechi nonché l’impatto ambientale legato alla produzione e allo smaltimento dei dispositivi. I consumatori potranno così beneficiare di telefoni cellulari più longevi e accedere più facilmente alla riparazione quando necessario, limitando le spese e venendo tutelati in maniera più efficace.

Cosa rende obbligatorio l’UE: le novità per i telefoni cellulari

Il regolamento UE 2023/1669 è dedicato alla produzione ecocompatibile dei telefoni cellulari e dei dispositivi analoghi, come i tablet. Come anticipato, entrerà in vigore il 20 giugno, quindi le aziende produttrici hanno ancora qualche settimana di tempo per mettersi in regola rispetto ai nuovi obblighi. Il primo obbligo introdotto è quello dell’etichetta energetica, che dovrà contraddistinguere tutti i prodotti venduti in Europa, cambiando radicalmente non soltanto la produzione ma anche il commercio di questi apparecchi.

L’etichetta energetica, che l’Ue ha introdotto molto tempo fa su altri prodotti (come gli elettrodomestici) serve a informare in maniera chiara, precisa e rapida i consumatori, orientando gli utenti verso scelte consapevoli. L’etichetta energetica di smartphone e tablet dovrà infatti essere esposta visibilmente nei punti di vendita, ma anche nelle pubblicità e dovrà contenere tutte le informazioni più importanti sulle caratteristiche del prodotto. In particolare, i produttori dovranno indicare (chiaramente in assoluta onestà):

  • riparabilità;
  • efficienza energetica;
  • aggiornamenti software disponibili;
  • durata della batteria (misurata rispetto ai cicli di ricarica);
  • resistenza ai danni;
  • codice Qr da inquadrare per accedere a tutte le informazioni supplementari e più specifiche del prodotto.

Si tratta di indicatori fondamentali per capire effettivamente quanto tempo sarà possibile utilizzare smartphone e tablet in maniera efficace, misurando anche con questo parametro la spesa da sostenere. L’efficienza energetica, nel dettaglio, sarà presentata in un modo già conosciuto ai consumatori per favorire la piena comprensione, ovvero una scala da A a G. La classificazione energetica del prodotto terrà conto di tutti i dettagli che influiscono sul dispendio energetico del dispositivo e sull’esperienza dell’utente, partendo ovviamente dalla capacità della batteria e dal tempo di utilizzo garantito per ogni ciclo di ricarica.

Meno riparazioni (e meno costose)

Nel complesso, i consumatori potranno avere un’idea piuttosto precisa della durata che possono aspettarsi dal nuovo dispositivo, visto che dovranno essere indicate anche delle stime sulla resistenza ai danni da caduta (i più comuni in assoluto) e pure sull’ingresso accidentale di polvere o acqua. Non solo, i produttori saranno obbligati in linea generale ad assicurare una migliore resistenza dei dispositivi e a ottimizzarne la riparabilità.

Molti componenti di ricambio, come batterie, fotocamere e coperture, dovranno infatti essere disponibili nel commercio per almeno 7 anni dalla fine della produzione. In questo modo si agevolano le riparazioni, aiutando i consumatori diminuendo al contempo i rifiuti elettronici. Tutte le informazioni indicate nell’etichetta energetica saranno inoltre sottoponibili a verifiche mirate da parte delle autorità competenti di ogni Stato membro, affinché la comunicazione con i consumatori sia davvero trasparente e sincera.

In sintesi, le riparazioni saranno necessarie soltanto in casi limitati e dopo molto tempo ma in maniera agevolata. A tal proposito, l’Ue ha fissato dei criteri precisi per garantire una durata ottimale dei dispositivi. Per quanto riguarda le batterie, che gli utenti sanno essere spesso un tasto dolente, dovrebbe essere garantita una capacità residua dell’80% dopo 800 cicli di ricarica.

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