Twitter non è più sicuro? Ecco cosa deve sapere chi lo usa con frequenza

Ilena D’Errico

13 Novembre 2022 - 17:52

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Chi usa con frequenza Twitter deve sapere che potrebbe non essere più sicuro come prima; la situazione potrebbe peggiorare in assenza d’interventi.

Twitter non è più sicuro? Ecco cosa deve sapere chi lo usa con frequenza

Chi utilizza con frequenza Twitter dovrebbe conoscere i recenti cambiamenti che hanno intaccato il social network, i quali potrebbero perfino renderlo meno sicuro. Oltre alle numerose novità introdotte, infatti, sono molti i fattori che lasciano presagire un probabile calo di qualità della sicurezza, visto l’ammontare considerevole di dati a cui ha accesso la piattaforma.

Questo rinnovo della piattaforma è la diretta conseguenza della nuova gestione di Elon Musk, che ha immediatamente preso il controllo su tutti gli aspetti gestionali, scegliendo di applicare la personale strategia imprenditoriale senza indugi o remore di alcun genere, il tutto finalizzato al miglioramento della piattaforma e dei suoi utili.

Tra i provvedimenti che più hanno fatto discutere c’è proprio il licenziamento lampo di una grande fetta di dipendenti, causa collaterale di svariate problematiche, in particolare in relazione alla tutela della privacy e al controllo delle frodi. La situazione potrebbe nel complesso portare a una diminuzione della sicurezza del social network, proprio come era temuto da numerosi utenti riguardo al nuovo meccanismo delle spunte blu.

Twitter sarà meno sicuro? La protezione dati e il pericolo di frodi

Austin Berglas, riconosciuto esperto di cybersicurezza, ha espresso una notevole preoccupazione per la situazione che si è venuta a creare in seguito alla massiccia riduzione del personale, dovuta a licenziamenti e dimissioni. Secondo la sua opinione professionale questo fattore rende Twitter particolarmente vunerabile, fornendo un’occasione appetibile a chi ha intenzione di approfittarsene.

Berglas, che è stato funzionario di sicurezza informatica presso l’Fbi e ora presta consulenza per Bluevoyant, sostiene che le eventuali minacce potrebbero essere provenire dalla criminalità organizzata e dai truffatori, ma anche da governi esteri ostili che potrebbero sfruttare la situazione a proprio favore.

Sull’argomento si è espresso anche Ian Brown, un capo ingegnere senior di Twitter. Brown ha effettuato le sue dichiarazioni senza alcuna reticenza, proprio con l’intenzione di renderle facilmente accessibili, oltre che comprensibili, al pubblico.

La paura di Brown riguarda le conseguenze di avere una squadra di sicurezza non completa, fattore dovuto alla mancanza di personale. Oltre ai rischi strettamente connessi alla sicurezza, esiste infatti il pericolo concreto che si verifichino malfunzionamenti imprevisti e perfino la perdita del controllo degli account da parte degli utenti.

Il parere degli esperti è stato ampiamente confermato anche dalla svariate analisi in corso sulla piattaforma di Twitter. A tal proposito, Proofpoint, società che si occupa delle frodi online, ha confermato il pericolo. Le analisi hanno infatti riportato un considerevole aumento di utenti fraudolenti che operano su Twitter.

Twitter e la tutela della privacy

Con un enorme clamore mediatico, la situazione non è passata inosservata nemmeno ai legislatori e alla Federal trade commission. Quest’ultima ha infatti da tempo un accordo comune con la piattaforma, con oggetto la garanzia della protezione della privacy.

Così la piattaforma sta subendo un consistente aumento dei controlli legali, in ragione del tasso elevato di dati personali che il social tratta. Oltre alle password e e agli indirizzi e-mail degli utenti, infatti, Twitter archivia anche dati interni alle piattaforme di posta elettronica.

Questa problematica è dovuta principalmente alla mancanza di una crittografia end-to-end, invece adottata da molte piattaforme analoghe per proteggere i dati degli utilizzatori. In ogni caso, a prescindere dalle motivazioni sottostanti, il problema acquisisce un’importanza incredibile in questo momento così delicato.

A generare la diffidenza degli utenti, comunque, è stato anche il nuovo sistema delle spunte blu. Queste ultime, infatti, accompagnano la piattaforma da un lungo tempo e hanno rappresentato finora la prova di affidabilità per eccellenza. Così, ora che per acquisire le spunte blu è sufficiente pagare un abbonamento, è venuta a mancare la fiducia degli utenti, i quali hanno protestato proprio attraverso la creazione falsi account satirici verificati.

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