Trump costringe Novo Nordisk ad abbassare i prezzi dei farmaci anti obesità. Azioni in calo del 3%

Giorgia Paccione

7 Novembre 2025 - 15:45

L’accordo con la Casa Bianca taglia i prezzi dei trattamenti GLP-1, spingendo in basso i titoli della casa danese. Prospettive di crescita nel lungo periodo, nonostante il calo.

Trump costringe Novo Nordisk ad abbassare i prezzi dei farmaci anti obesità. Azioni in calo del 3%

Le azioni di Novo Nordisk hanno perso fino al 3% alla Borsa di Copenaghen dopo l’annuncio di un accordo con l’amministrazione Trump per ridurre in modo significativo i prezzi dei farmaci anti obesità. L’intesa, che coinvolge anche Eli Lilly, riguarda i popolari trattamenti GLP-1 come Wegovy e Zepbound e prevede una riduzione del costo mensile per i programmi sanitari statunitensi e per i pazienti privati a pagamento, portandolo a un intervallo compreso tra 149 e 350 dollari, contro gli attuali 500-1.000 dollari.

In cambio, i due colossi farmaceutici otterranno una sospensione triennale dei dazi doganali, una mossa che la Casa Bianca ha presentato come parte del piano “TrumpRx”, volto a ridurre il costo dei medicinali negli Stati Uniti e ad ampliare l’accesso alle cure per milioni di pazienti.

Novo Nordisk: scossa ai ricavi, ma fiducia nel lungo periodo

Gli analisti vedono nell’accordo una fase di rallentamento temporaneo per i ricavi delle due società, ma anche prospettive di crescita nel medio-lungo termine grazie all’espansione della base di utenti. Gli esperti hanno definito i tagli “una sfida immediata aggravata dalla concorrenza crescente”, ma potenzialmente in grado di “stimolare i volumi nel tempo”.

Novo Nordisk, che con Wegovy aveva dominato il mercato dal 2021, si trova ora a fronteggiare una competizione più serrata con Eli Lilly e con una serie di versioni “compounded” dei farmaci GLP-1 prodotte da laboratori indipendenti. Dopo un picco che l’aveva resa la società più capitalizzata d’Europa, il titolo ha perso circa il 70% del valore rispetto ai massimi del 2024, complice anche la difficoltà nel soddisfare la domanda a causa di problemi di produzione e distribuzione.

La società danese ha ammesso che il nuovo schema tariffario avrà un impatto negativo a bassa singola cifra sulla crescita delle vendite globali nel 2026, ma si attende un forte incremento dei volumi soprattutto nei programmi pubblici americani, dove la copertura Medicare potrebbe estendersi a una platea molto più ampia.

Corsa alle pillole anti obesità e nuova revisione FDA

L’intesa con Washington include anche una clausola che fissa a 149 dollari al mese il prezzo iniziale dei nuovi farmaci orali contro l’obesità, attualmente in fase di revisione regolatoria. Questi trattamenti potranno essere distribuiti tramite il portale federale TrumpRx una volta ottenuta l’autorizzazione della Food and Drug Administration (FDA).

La FDA ha confermato che i progetti di Novo e Lilly rientrano in un percorso di revisione accelerata, parte di un nuovo programma per velocizzare l’approvazione dei farmaci innovativi destinati a patologie diffuse come l’obesità. Novo Nordisk attende la decisione entro la fine dell’anno, mentre Eli Lilly non ha ancora presentato la domanda per il suo composto Orforglipron.

Secondo gli analisti, questa accelerazione “potrebbe ridurre il vantaggio competitivo di Novo”, ma nel complesso il mercato dei trattamenti anti obesità resta destinato a espandersi rapidamente, sostenuto da una domanda in continua crescita e da un crescente sostegno politico.

Nel lungo periodo, l’accordo con la Casa Bianca potrebbe dunque trasformarsi da minaccia a opportunità strategica, aprendo una nuova fase di crescita per Novo Nordisk, chiamata a bilanciare margini più sottili con un potenziale di mercato in forte espansione e un ruolo centrale nel mercato globale all’obesità.

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