Truffa all’INPS: con questo trucco prendeva la pensione della madre deceduta

Rosaria Imparato

28 Agosto 2019 - 13:25

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La Guardia di Finanza ha scoperto una truffa di 80.000 euro ai danni dell’INPS, da parte di un residente ad Ascoli Piceno che riscuoteva la pensione della madre deceduta da 5 anni. Il trucco è stato quello di mantenere per anni le utenze luce e gas attive.

Truffa all’INPS: con questo trucco prendeva la pensione della madre deceduta

Truffa all’INPS ad Ascoli Piceno: la Guardia di Finanza ha scoperto che V.G., 74 anni, da 5 anni riscuoteva la pensione della madre deceduta nel dicembre del 2014.

Sono quasi 5 gli anni in cui l’uomo, pur non avendone titolo, ha beneficiato non di una, ma ben due pensioni: una di vecchiaia e l’altra di invalidità civile, quest’ultima a titolo di indennità di accompagnamento.

Il totale della somma intascata da V.G. ammonta a circa 80.000 euro.

Le indagini sono state svolte dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, che hanno scovato il trucco messo in atto per far “apparire” la madre ufficialmente ancora in vita.

L’uomo è stato denunciato per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e le somme indebitamente intascate sono state recuperate.

Truffa all’INPS: con questo trucco prendeva la pensione della madre deceduta

La Guardia di Finanza di Ascoli Piceno ha scoperto la truffa che il 74enne portava avanti da quasi 5 anni nel corso delle analisi volte ad individuare potenziali illeciti relativi alle uscite di bilancio dello Stato.

Le indagini si sono concentrate sulle posizioni di talune persone che, pur avendo avuto la residenza in provincia, dopo la loro dipartita erano state sepolte in località poste al di fuori del territorio piceno, così come spiegato dal comunicato delle Fiamme Gialle.

In questo modo è stata individuata l’anziana donna, deceduta all’età di 96 anni nel dicembre 2014 e sepolta in un cimitero del Lazio.

Si è così scoperto che la stessa era “ufficialmente” ancora in vita e, come rilevato presso l’Anagrafe Tributaria, ancora percepiva le pensioni riconosciutegli in precedenza: le ultime incassate pochi giorni prima della scoperta della Guardia di Finanza.

Il figlio 74enne, per non destare sospetti, aveva mantenuto inalterate le utenze domestiche intestate alla madre.

Truffa all’INPS ad Ascoli Piceno: le indagini della Guardia di Finanza

I militari del Gruppo di Ascoli Piceno, attraverso una serie di dati incrociati tra gli archivi del Corpo, dell’Agenzia delle Entrate, degli Uffici d’Anagrafe e dell’INPS, hanno ricostruito l’intera entità delle indebite percezioni, che ammontano a poco più di 1.600 euro mensili.

La Guardia di Finanza ha anche individuato l’Ufficio postale che provvedeva alle relative erogazioni, denunciando l’uomo alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno per il reato contemplato dall’art. 640-bis “Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche” del Codice penale.

Grazie all’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno, non solo è stata immediatamente interrotta l’erogazione delle pensioni, ma è anche stato recuperato l’intero importo, di circa 80.000 euro.

Tutto ciò è stato possibile grazie al decreto di sequestro preventivo subito emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Ascoli Piceno, che ha colpito il conto corrente gestito dal figlio, trovato ancora oggi cointestato con la madre.

L’intervento delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ascoli Piceno conferma la costante attenzione che il Corpo rivolge al contrasto delle frodi in settori dall’elevato disvalore sociale, così contribuendo a garantire la disponibilità di adeguate risorse finanziarie in favore degli aventi diritto.

L’operazione di servizio si inserisce anche nell’ambito del Protocollo d’intesa che la Guardia di Finanza, alla luce dell’attuale contesto, ha stipulato con l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale al fine di potenziare le azioni di prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni inerenti al comparto della previdenza e dell’assistenza, che possono determinare nocumento al sistema economico-produttivo, comportando sprechi, cattive gestioni ed indebiti arricchimenti, con riferimento alla spesa pubblica nazionale.

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