Trieste, le reazioni di politica e istituzioni da Mattarella a Salvini

Mario D’Angelo

5 Ottobre 2019 - 00:06

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Due agenti di Polizia sono stati uccisi in Questura a Trieste. Le reazioni

Trieste, le reazioni di politica e istituzioni da Mattarella a Salvini

Due agenti di Polizia hanno perso la vita questo pomeriggio a Trieste, davanti alla stessa Questura. Le vittime sono l’agente scelto Pierluigi Rotta, 34 anni di Pozzuoli, e l’agente semplice Matteo Demenego, 31 anni di Velletri. I particolari della dinamica dell’omicidio sono ancora da accertare, ma è certo che un uomo, dominicano di 29 anni, ha sfilato la pistola dalla fondina di uno dei due agenti e ha sparato, uccidendo.

La politica italiana si è unita nel cordoglio verso le Forze dell’Ordine, manifestando però posizioni molto diverse.

Trieste, Mattarella: “Barbara uccisione”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scritto al capo della Polizia Franco Gabrielli, esprimendo “profonda tristezza”. Mattarella ha definito la tragedia una “barbara uccisione”, avvenuta mentre gli agenti “erano impegnati in una operazione di servizio”. Il Presidente ha quindi rinnovato “i sentimenti di considerazione e riconoscenza per il quotidiano impegno degli operatori della Polizia al servizio dei cittadini”.

Infine ha pregato Gabrielli “di far pervenire ai familiari degli agenti le espressioni della mia commossa partecipazione al loro dolore”.

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha detto che la morte dei due agenti “suscita grande dolor”e, e che la “tragedia ferisce lo Stato”.

Trieste, le reazioni della politica

Esponenti del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico, le due principali forze di governo, hanno espresso simili manifestazioni di cordoglio. Meno sobri i partiti di destra, che hanno subito evocato giustizia.

Matteo Salvini ha dedicato due post su Facebook e tre su Twitter alla vicenda, invocando “una preghiera per i due agenti uccisi”, “un abbraccio alle loro famiglie” e “per gli assassini nessuna pietà”.

Successivamente, il capo della Lega ed ex ministro dell’Interno ha ricordato ai suoi follower che “l’infame assassino [...] è uno straniero con disagio psichico”, ma che questa non è “un’attenuante”.

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha augurato ai due uomini (sebbene il killer sia soltanto uno) di finire i propri giorni in galera: “sia fatta giustizia, senza attenuanti e senza sconti”.

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