Tredicesima: l’85% in tasse e bollette. Ecco come sarà utilizzata la gratifica natalizia

Anna Maria D’Andrea

7 Dicembre 2016 - 20:45

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Tredicesima: l’85% dell’importo della gratifica natalizia servirà per pagare tasse e bollette. Ecco l’analisi di Federconsumatori e Adusbef.

Tredicesima: l’85% in tasse e bollette. Ecco come sarà utilizzata la gratifica natalizia

Tredicesima mensilità: quasi l’85% dell’importo erogato al lavoratore come gratifica natalizia servirà per pagare tasse, bollette e canoni. I cittadini italiani potranno godersi ben poco di quanto riconosciuto di diritto a Natale.

La tredicesima mensilità è diventata ormai da molti anni l’importo che risolleva i cittadini italiani da tasse e debiti e poco i consumi: l’importo aggiuntivo al quale hanno diritto i lavoratori e che viene erogato in concomitanza al periodo di Natale è utilizzato nella maggior parte dei casi per pagare spese alle quali non si riesce a far fronte con il normale stipendio mensile.

Non è certo una notizia che lascia gli italiani interdetti perché la modalità di utilizzo della tredicesima mensilità è ormai nota alla maggior parte degli italiani, alle prese con tasse, mutui da pagare e debiti contratti durante l’anno per affrontare le semplici spese quotidiane. L’Adusbef e la Federconsumatori hanno stimato che anche per il 2017 la tredicesima servirà principalmente per saldare debiti contratti durante l’anno.

Addio tredicesima, anche se erogata in busta paga senza spiacevoli sorprese. A tal proposito, per alcuni lavoratori sarà difficile poter godere della gratifica natalizia, anche se riconosciuta di diritto. Sono molte infatti le piccole e medie imprese italiane che hanno comunicato ai propri dipendenti che non potranno erogare entro Natale la tredicesima, proprio perché sommerse dalle tasse e in difficoltà economiche.

Insomma, il Natale non si preannuncia proprio dei migliori e a completare il quadro le scadenze fiscali del mese di dicembre il saldo Imu e Tasi 2016 entro il termine ultimo del 16 dicembre. Altro che regali di Natale e spese extra: ecco dove finiscono i soldi della Tredicesima mensilità.

Tredicesima: l’85% in tasse e bollette. Ecco come sarà utilizzata la gratifica natalizia

Tredicesima mensilità al sapore di tasse e bollette, anche per il 2017. La Federconsumatori e Adusbef hanno calcolato che l’85% dell’importo erogato come mensilità aggiuntiva per le vacanze di Natale finirà ad essere utilizzato per pagare tasse, bollette, mutui e debiti.

Complici dell’evaporarsi della Tredicesima mensilità anche le scadenze fiscali che costringono i contribuenti a pagare, tra il mese di novembre e dicembre, cifre importanti relative a imposte e tasse. A novembre i contribuenti sono stati chiamati a versare Iva, acconti Irpef, addizionali Irpef, Irap e Ires ed è fissato al mese di dicembre, e più nello specifico al 16 del mese, la scadenza relativa al pagamento del saldo Imu e Tasi 2016.

Quasi 35 miliardi di euro di tredicesime saranno utilizzate per i pagamenti che bisognerà effettuare entro il 31 dicembre; si tratta di una cifra aumentata di 1,5 punti percentuali rispetto al 2015. La tredicesima della quale i lavoratori e pensionati potranno godere per le proprie spese private sarà del 14,6% dell’ammontare complessivo della gratifica natalizia, in sostanza 14 euro e 60 centesimi per ogni 100 euro.

Quali saranno le tasse da pagare e quali le scadenze fiscali che faranno spendere l’85% della tredicesima agli italiani?

Tredicesima: l’85% in tasse e bollette. Ecco dove finiscono i nostri soldi

Il dato che Adusbef e Federconsumatori hanno calcolato in realtà stupisce poco gli italiani. Ormai è cosa nota che per il ceto medio le scadenze fiscali e gli appuntamenti con tasse e bollette finiscono per svuotare il portafogli e lasciare poco spazio a spese diverse da quelle obbligatorie.

La tredicesima sarà usata per l’85% dell’importo per pagare tasse e bollette. Nello specifico, le scadenze fiscali di dicembre che coinvolgeranno la maggior parte dei cittadini italiani riguardano il pagamento dell’Imu e della Tasi entro il 16 dicembre. Un appuntamento che bisognerà rispettare, per evitare di incorrere in sanzioni e interessi di mora ma che comporterà una spesa non indifferente.

Ma non si tratta delle uniche tasse che dovranno pagare gli italiani, anche utilizzando la tredicesima: Adusbef e Federconsumatori hanno calcolato il totale degli importi che bisognerà pagare entro il 31 dicembre 2016.

Su 34,9 miliardi di tredicesime è previsto che l’esborso per RC Auto assorbirà 5,1 miliardi (-1,9%); per rimborsare prestiti e/o ratei se ne andranno 4,3 miliardi (+2,4%); per pagare le rate di mutuo si spenderanno 3,8 miliardi (-2,6%); per il bollo auto/moto occorreranno 4,2 miliardi (+2,4%); le bollette assorbiranno 7,7 miliardi (+1,3%); l’Imu sulla seconda casa assorbirà 2,3 miliardi (+9,5%); la seconda rata della Tasi costerà 2,4 miliardi (+9,1%) rispetto al 2015. Il totale delle voci di uscita considerate ammonta a 29,8 miliardi, +1,7% rispetto al 2015.

Insomma, un Natale che non registrerà un aumento dei consumi, almeno non grazie agli importi della tredicesima mensilità.

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