Titoli di Stato, tutti i BTP e i BOT in arrivo a luglio

Laura Naka Antonelli

2 Luglio 2025 - 15:35

Il calendario delle emissioni di BTP e BOT per il mese di luglio. Novità in arrivo dopo presentazione piano trimestrale del MEF?

Titoli di Stato, tutti i BTP e i BOT in arrivo a luglio

Nuovi BTP, BOT e altri Titoli di Stato italiani in arrivo nel mese di luglio.

Le novità di luglio, che avranno per oggetto i collocamenti da parte del Tesoro di BTP, BOT, BTP Short Term e BTP indicizzati all’inflazione BTP€i, sono presenti nel calendario delle emissioni dell’intero anno 2025.

Aste BTP, BOT, BTP Short e BTP€i a luglio 2025

Di seguito il calendario delle emissioni di BTP, BOT, BTP Short e BTP€i che il Tesoro lancerà in questo mese di luglio 2025.

  • Giovedì, 10 luglio 2025: Asta BOT.
  • Venerdì, 11 luglio 2025: Asta Medio-Lungo.
  • Giovedì, 24 luglio 2025: Asta BTP Short - BTP€i.
  • Martedì, 29 luglio 2025: Asta BOT.
  • Mercoledì, 30 luglio 2025: Asta medio-lungo.
Le emissioni di Titoli di Stato italiani previste per il mese di luglio Le emissioni di Titoli di Stato italiani previste per il mese di luglio Il calendario delle emissioni di BOT, BTP e altri Titoli di Stato attese per il mese di luglio 2025 (Fonte MEF).

Aste BOT luglio 2025

Le emissioni dei Titoli di Stato italiani partiranno ufficialmente giovedì 10 luglio, con l’asta che avrà per oggetto i BOT, buoni ordinari del Tesoro.

La comunicazione al mercato arriverà dal MEF in data 7 luglio, mentre la presentazione delle domande da parte del pubblico è attesa per il 9 luglio.

La data di regolamento è stata fissata al 14 luglio.

Per quanto riguarda l’altra asta di BOT, in calendario giovedì 29 luglio, la comunicazione al mercato arriverà dal MEF in data 24 luglio mentre la data di presentazione delle domande da parte del pubblico è stata fissata al 28 luglio.

La data del regolamento è stata stabilita al 31 luglio.

I BOT, o anche Buoni Ordinari del Tesoro sono titoli a breve termine, con durata non superiore a 1 anno, privi di cedole.

Il rendimento è dato dallo scarto di emissione, (ovvero dalla differenza tra il valore nominale e il prezzo pagato).

Nel corso del 2024 le emissioni di BOT sono risultate pari a circa 171 miliardi di euro.

In linea con quanto previsto dalle Linee Guida di gestione del debito pubblico per il 2025, il documento sulle aste dei Titoli di Stato che il MEF ha pubblicato alla fine del 2024, i BOT con scadenza a 12 mesi e quelli con scadenza a 6 mesi saranno offerti nel corso di questo anno, così come è stato così finora, ogni mese, rispettivamente nelle aste di metà e fine mese.

Nell’ultima asta di BOT del mese scorso, che risale allo scorso 26 giugno, il MEF ha collocato 3 miliardi di euro di Buoni Ordinari del Tesoro.

Per la precisione, a essere stati emessi sono stati 1,5 miliardi di euro del BOT 12 mesi, codice ISIN IT0005617367, con vita residua a tre mesi, data di scadenza al 14 ottobre 2025.

La domanda è salita fino a quota 2,544 miliardi, portando il rapporto bid to cover a quota 1,70. Il rendimento medio ponderato del BOT è stato pari all’1,943%.

Il Tesoro ha collocato anche 1,5 miliardi di euro di BOT 6 mesi, codice ISIN IT0005652554 a fronte di una domanda pari a 2,46 miliardi, e dunque a un rapporto di copertura pari a 1,64 e di un rendimento medio ponderato all’1,950%.

Asta BTP Medio-Lungo luglio 2025

Stando a quanto preannunciato dal MEF nel calendario delle emissioni di Titoli di Stato italiani previste per l’intero 2025, le aste dei Titoli di Stato a medio-lungo di luglio sono state fissate per le date di venerdì 11 luglio e di mercoledì 30 luglio 2025.

Le aste a medio-lungo hanno per oggetto le emissioni dei BTP, Buoni del Tesoro Poliennali, Titoli di Stato a medio-lungo termine, con una cedola fissa pagata semestralmente.

Nel 2024, il MEF ha lanciato emissioni di Titoli a medio-lungo termine per un totale poco inferiore ai 377 miliardi di euro, di cui 16 in concambio.

Di conseguenza, le emissioni al netto dei concambi sono state pari a 361 miliardi di euro.

Per il 2025 il Tesoro, considerando i prestiti del pacchetto NGEU e dell’attività di gestione delle disponibilità di cassa, prevede emissioni lorde complessive di Titoli a medio lungo termine tra i 330 ed i 350 miliardi di euro, dunque in calo rispetto a quelle del 2024.

In generale, nel corso di questo anno, alla metà del mese verranno emessi i BTP a 3 e 7 anni e, a seconda delle condizioni, il Tesoro offrirà anche uno o più BTP a lungo termine sulle scadenze a 15, 20, 30 o 50 anni.

Nelle aste di fine mese, invece, sarà la volta dei BTP a 5 e 10 anni insieme ai CCTeu, questi ultimi non previsti per il mese di luglio.

Il punto del Tesoro su emissioni Titoli di Stato a medio-lungo termine

Con la pubblicazione lo scorso 24 giugno del programma trimestrale di emissioni di Titoli di Stato italiani relativo al terzo trimestre del 2025, il Tesoro ha annunciato di avere effettuato, alla fine del mese di maggio di quest’anno, “ emissioni di titoli di Stato a medio-lungo termine per un importo nominale complessivo pari a circa 172 miliardi di euro, attraverso una attività di funding che, oltre a coprire il fabbisogno del settore statale, ha consentito di rifinanziare titoli di Stato a medio-lungo termine in scadenza per un importo complessivo pari a circa 120 miliardi di euro ”.

Sempre alla fine di maggio, lo stato di avanzamento del programma di emissione per il 2025 si è attestato al 50%, e al 65% se si includono le emissioni effettuate e quelle già annunciate che regolano nel mese di giugno.

Il Tesoro ha reso noto anche che la vita media del debito al 31 maggio è stata pari a 7,05 anni e che il costo medio all’emissione fino a fine maggio 2025 è stato pari al 2,91%.

Il MEF ha tuttavia avvertito che, guardando a tutto il 2025, la spesa per interessi passivi in termini di cassa è prevista in ulteriore aumento (+8%), in quanto, “vista l’elevata vita media del debito che diluisce nel tempo l’impatto di cambiamenti nella stance di politica monetaria, nell’anno in corso gli effetti degli aumenti dei tassi tra il 2022 e il 2023 (da parte della BCE) prevalgono su quelli, di segno opposto, della successiva fase di graduale normalizzazione della politica monetaria attuata a partire da giugno 2024 ”.

Da segnalare che il piano trimestrale di emissioni di Titoli di Stato appena reso noto dal MEF prevede il lancio di nuovi BTP nell’arco del terzo trimestre del 2025, appena iniziato.

Le indicazioni sui BTP e sui rendimenti arrivate con le ultime aste

L’ultima asta di medio-lungo termine è stata indetta dal MEF lo scorso 27 giugno 2025.

Offerti diversi Titoli di Stato: emesso per 1,5 miliardi di euro un BTP 5 Anni codice ISIN IT0005654642 con scadenza al 01/10/2030, a fronte di una domanda salita fino a 2,695 miliardi circa, un rapporto di copertura pari a 1,80 e un rendimento lordo al 2,74%, in lieve rialzo rispetto all’asta analoga precedente, del 29 maggio scorso.

Emessi anche BTP 5 anni, codice ISIN IT0005637399 con scadenza al 1° luglio 2030, per un ammontare di 1,5 miliardi e un importo massimo richiesto superiore a 2,678 miliardi, rendimento lordo al 2,68% e rapporto di copertura pari a 1,79.

Il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) ha collocato inoltre anche, sempre in data 27 giugno, BTP a 10 anni, codice ISIN IT0005648149, con scadenza al 1° ottobre 2035, per un valore di 3,5 miliardi di euro. Forte ancora una volta la domanda, che ha superato i 5,287 miliardi, facendo sì che il rapporto di copertura si attestasse a quota 1,51.

Il rendimento lordo assegnato è stato pari al 3,48%, in calo di ben 9 punti base rispetto ai risultati dell’asta analoga del 29 maggio scorso.

Infine, emessi dal Tesoro CCTeu a 7 anni, codice ISIN IT0005652828, con scadenza al 15 aprile 2034, per un ammontare di 2 miliardi di euro, un importo richiesto di 3.126 miliardi, rapporto di copertura a 1,56 e rendimento lordo al 3,16%, in flessione in questo caso di 12 punti base rispetto al collocamento analogo precedente.

Asta BTP Short - BTP€i luglio 2025

Tornando ai Titoli di Stato che il Tesoro si appresta ad emettere a luglio, ancora prima della seconda asta avente per oggetto i BTP di medio e lungo termine, il 24 luglio 2025 sarà il turno dei BTP Short e dei BTP€i.

I BTP Short Term, va ricordato, sono Titoli di Stato con cedole fisse semestrali e durata compresa tra 18 e 36 mesi, mentre il BTP€i è un BTP indicizzato all’inflazione europea, ovvero un Titolo di Stato che fornisce all’investitore una protezione contro l’aumento del livello dei prezzi.

Come spiega il Tesoro, nel caso dei BTP€i, sia il capitale rimborsato a scadenza sia le cedole pagate semestralmente sono rivalutati sulla base dell’inflazione dell’area euro, misurata dall’Eurostat attraverso l’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo (IAPC) con esclusione del tabacco, a differenza invece del BTP Italia, che è un Titolo di Stato indicizzato all’inflazione italiana.

Questi Buoni del Tesoro Poliennale indicizzati all’inflazione europea (Btp€i) possono avere diverse scadenze, per la precisione a 5, 10, 15 e 30 anni e offrono una remunerazione a favore dell’investitore caratterizzata dalla corresponsione di cedole variabili posticipate, semestrali, indicizzate all’indice armonizzato dei prezzi al consumo Eurostat (escluso il tabacco) ed eventuale scarto d’emissione più rivalutazione del capitale a scadenza.

I BTP€i vengono emessi attraverso un’asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa, e vincolo sul limite massimo da poter offrire. Il rimborso avviene in una unica soluzione a scadenza, con il capitale rimborsato rivalutato in base al coefficiente di indicizzazione relativo al giorno di scadenza, che non può essere inferiore al valore nominale del titolo.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha già reso noto che, nel corso del 2025, continuerà ad offrire con regolarità i BTP Short Term nel ciclo d’asta ordinario di fine mese, insieme ai BTP indicizzati, precisando che si assisterà tuttavia a una diminuzione graduale del peso dei BTP Short Term sul totale delle emissioni, con una conseguente ridistribuzione dei volumi sulle scadenze di medio termine.

Da segnalare che, nell’ultimo collocamento dello scorso 25 giugno di queste due categorie di Titoli di Stato italiani, il MEF ha collocato 6 miliardi di BTP, a 2 e a 5 anni.

Per la precisione, il Tesoro ha emesso 3 miliardi di BTP Short Term, con scadenza al 26 agosto 2027, con richieste ammontate a 4,468 miliardi e un rendimento a 2,12%.

A essere stati collocati anche i BTP€i a 5 anni, con scadenza al 15 agosto 2031, per 3 miliardi, a fronte di un importo richiesto di 4,371 miliardi e di un rendimento dell’1,21%.

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