Tirocinio o stage, come funziona: retribuzione, durata, orario di lavoro, ferie e permessi

Simone Micocci

11 Aprile 2022 - 22:04

Contratto di stage o tirocinio, come funziona? La guida completa su durata, orario di lavoro, diritto a ferie e permessi, e ultime novità introdotte dalla legge di Bilancio.

Tirocinio o stage, come funziona: retribuzione, durata, orario di lavoro, ferie e permessi

Il tirocinio, stando a quanto si legge all’interno della raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea del 10 marzo 2014, è quel periodo di “durata limitata, retribuito o no, con una componente di apprendimento e formazione, il cui obiettivo è l’acquisizione di un’esperienza pratica e professionale finalizzata a migliorare l’occupabilità e facilitare la transizione verso un’occupazione regolare”.

Vale lo stesso per lo stage, in quanto i due termini sono di fatto dei sinonimi: tirocinio, infatti, è il termine utilizzato in Italia, mentre stage è il termine francese con cui viene indicato lo stesso concetto, ossia quel periodo di formazione direttamente in azienda utile per acquisire le competenze utili allo svolgimento di una determinata professione e per migliorare le possibilità di occupabilità.

In Italia, dunque, non c’è alcuna differenza tra stage e tirocinio: in entrambi i casi - come da definizione data dal ministero del Lavoro - si tratta di quel periodo di orientamento e formazione svolto in un contesto lavorativo e volto all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. E - importante - non si configura come rapporto di lavoro.

Quanti tipi di tirocinio esistono in Italia

In particolare, per capire come funziona un tirocinio è bene distinguere tra le due tipologie oggi riconosciute dal nostro ordinamento, ossia:

  • tirocini curriculari: sono rivolti a coloro che stanno frequentando un corso d’istruzione o formazione, e sono finalizzati a integrare l’apprendimento con un’esperienza di lavoro. Promossi da scuole, università ed enti di formazione, e sono questi a disciplinarne le modalità;
  • tirocini extracurriculari: questi, invece, sono slegati da qualsiasi corso d’istruzione o formazione, anzi servono proprio per agevolare le scelte professionali dei giovani tramite un periodo di formazione in un ambiente produttivo. A differenza del tirocinio curriculare, questi vengono disciplinati dalle Regioni e dalle Province autonome, mentre a livello nazionale ne vengono definiti gli standard minimi comuni.

La differenza tra le due tipologie è anche di tipo retributivo: sono rari, infatti, i casi di tirocini curriculari retribuiti, mentre per quelli extracurriculari solitamente spetta un’indennità di partecipazione d’importo variabile da regione a regione.

C’è poi una terza categoria di stage, ossia i tirocini professionali - conosciuti anche come periodo di praticantato - utili per l’accesso alle professioni regolamentate, come può essere il tirocinio da avvocato o quello da commercialista.

Contratto di stage o tirocinio: come funziona?

Come accennato, lo stage non è un vero e proprio contratto di lavoro ma consiste in un percorso formativo finalizzato alla formazione e all’inserimento nel mondo del lavoro dello stagista.

Lo stage viene attivato in seguito a un accordo tra un ente promotore e l’ente ospitante. L’ente promotore può essere l’università, la scuola superiore pubblica o in convenzione, i centri per l’impiego, i centri di formazione professionale, i consulenti del lavoro, cooperative sociali. Per ente ospitante si intende invece l’ente che formerà lo stagista, e può essere sia un ente privato che un ente pubblico.

Per ogni stage viene quindi stilato un progetto formativo che conterrà anche le indicazioni relative alla durata dello stage, l’orario di lavoro, gli obiettivi e gli obblighi dello stagista.

Contratto di stage o tirocinio: retribuzione

Il contratto di stage, non essendo un vero e proprio contratto, non prevede una retribuzione a favore dello stagista. Tuttavia, è previsto che sia riconosciuta a favore dello stagista, nel caso del tirocinio extracurriculare, un’indennità di partecipazione che, secondo gli standard delle linee guida, non può essere inferiore ai 300 euro lordi mensili. Sono le singole regioni, o le province autonome, a fissare quanto spetta al tirocinante: ad oggi, l’importo massimo è quello riconosciuto nel Lazio, per un’indennità che non può essere inferiore ad 800 euro.

Dal punto di vista fiscale l’indennità di partecipazione viene assimilata al reddito da lavoro dipendente, ma non comporta la perdita dello stato di disoccupazione da parte dello stagista.

Contratto di stage: durata

Per quanto riguarda la durata dello stage, secondo le ultime disposizioni legislative questa dipende dal tipo di stage che viene attivato.

La durata delle diverse tipologie di stage previste dalla legge è la seguente:

  • massimo 6 mesi nel caso di tirocinio formativo e di orientamento;
  • non più di 12 mesi nel caso di tirocini d’inserimento e reinserimento al lavoro;
  • non più di 12 mesi i tirocini a favore dei soggetti svantaggiati: nel caso di tirocini a favore di disabili non più di 24 mesi.

Il limite massimo di durata dello stage può essere superato solo nel caso di sospensione del percorso formativo per maternità o malattia prolungata che determini l’assenza per metà o più di un terzo dello stage.

Orario di lavoro stage o tirocinio

È la documentazione allegata al contratto di stage a indicare qual è l’orario di lavoro che dovrà svolgere il tirocinante. La regola generale vuole che un tirocinante non possa comunque lavorare per meno di 20 ore, e per non più di 40 ore. Sono ammessi part-time, sia verticali che orizzontali.

Sempre per quanto riguarda l’orario di lavoro, viene stabilito che il tirocinante può lavorare solamente nella fascia oraria che va dalle 6:00 alle 24:00; è possibile impiegare lo stagista anche il sabato e la domenica, purché non superando le 40 ore settimanali e rispettando quanto stabilito dalla normativa in materia di riposo settimanale.

Contratto di stage o tirocinio: contributi, ferie e permessi

Lo stage, non essendo un vero e proprio lavoro, non prevede il versamento di contributi al fine del calcolo della pensione. Lo stagista non matura nemmeno permessi, ferie e non percepisce indennità.

Lo stage prevede tuttavia l’assicurazione obbligatoria dello stagista contro gli infortuni sul lavoro.

Tirocinio e stage: nuove regole con la Legge di bilancio 2022

Tirocinio e stage alcune volte si trasformano in uno strumento di sfruttamento del lavoratore. Per evitare che possano esserci ancora abusi, con la Legge di bilancio 2022 viene stabilito che entro 6 mesi bisognerà definire delle linee guida per il corretto svolgimento dei tirocini extra curriculari, sulla base dei seguenti criteri:

  • revisione della disciplina, secondo criteri che ne circoscrivano l’applicazione in favore di soggetti con difficoltà d’inclusione sociale;
  • individuazione degli elementi qualificanti, quali il riconoscimento di una congrua indennità di partecipazione, la fissazione di una durata massima comprensiva di eventuali rinnovi e limiti numerici di tirocini attivabili in relazione alle dimensioni d’impresa;
  • definizione di livelli essenziali della formazione che prevedano un bilancio delle competenze all’inizio del tirocinio e una certificazione delle competenze alla sua conclusione;
  • definizione di forme e modalità di contingentamento per vincolare l’attivazione di nuovi tirocini all’assunzione di una quota minima di tirocinanti al termine del periodo di tirocinio;
  • previsione di azioni e interventi volti a prevenire e contrastare l’uso distorto dell’istituto, anche attraverso la puntuale individuazione delle modalità con cui il tirocinante presta la propria attività.

E qualora dovessero esserci dei datori di lavoro che non si atterranno alle linee guida, per questi ci saranno delle sanzioni particolarmente severe, con una multa che va dai 1.000 ai 6.000 euro. E qualora il tirocinio dovesse essere svolto in modo fraudolento, per ogni tirocinante coinvolto, e per ogni giorno di tirocinio, si applica un’ulteriore sanzione di 50 euro.

E se il tirocinio in realtà viene avviato per nascondere un rapporto di lavoro subordinato, sarà facoltà dello stagista fare ricorso affinché questo venga riconosciuto come tale.

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