Per TIM EBITDA e ricavi totali in crescita, la parola passa al CEO Pietro Labriola, che si dice ottimista. Le frasi su Poste e sul governo.
Focus sulle azioni TIM-Telecom Italia, all’indomani della pubblicazione dei conti relativi al primo semestre del 2025, che hanno messo in evidenza un EBITDA di Gruppo in crescita del 5,5% su base annua, a 2,1 miliardi di euro, e ricavi totali per un valore di 6,6 miliardi di euro, in rialzo del 2,7% su base annua (+1,6% nel domestico a 4,5 miliardi di euro, +4,8% in Brasile a 2,1 miliardi di euro).
Oggi, a riassumere i conti della compagnia di tlc, è stato il CEO Pietro Labriola, che non ha nascosto l’ottimismo nei confronti delle potenzialità di crescita dell’azienda, rilasciando anche commenti sull’accordo commerciale che TIM ha intenzione di siglare con il primo azionista Poste Italiane.
Labriola ha anche affrontato la questione del rimborso del canone concessorio da parte dello Stato, rendendo noto che Telecom Italia ha ricevuto un anticipo “grazie a un accordo con due banche”.
Non sono mancate dichiarazioni sulla speranza di giungere a un accordo con il governo Meloni.
“Noi siamo qui, abbiamo fatto quanto possibile e siamo abbastanza sicuri di stare dalla parte giusta. Se non succede nulla, allora aspetteremo la sentenza finale su cui riponiamo grandi speranze ”, ha detto il numero uno del gruppo, facendo riferimento al canone concessorio di circa 1 miliardo che l’azienda si aspetta di ricevere dallo Stato, dopo che lo scorso 3 aprile 2024 la Corte d’Appello di Roma ha condannato la Presidenza del Consiglio a versare a favore del gruppo 528,7 milioni di euro, oltre alla rivalutazione e agli interessi, portando la cifra finale a 1 miliardo di euro circa. E dopo anche, tuttavia, l’arrivo di quella notizia che ha fatto slittare la restituzione della somma.
“Siamo estremanente ottimisti sulla tassa di concessione”, ha detto Labriola nella conference call indetta per commentare i conti di TIM.
Telecom Italia, Labriola guarda con fiducia al futuro e non esclude miglioramenti
Riguardo a quanto è emerso dai risultati di bilancio, l’amministratore delegato del gruppo Pietro Labriola ha fatto notare che TIM ha riportato nel secondo trimestre del 2025 “una solida performance finanziaria sia in Italia che in Brasile ”, aggiungendo che “ ora siamo esattamente dove avevamo pianificato di essere e saldamente sulla strada per raggiungere gli obiettivi annuali”.
Il CEO ha rimarcato che l’azienda ha confermato la guidance per l’anno fiscale, non escludendo l’arrivo di sorprese.
Labriola si è detto infatti fiducioso nella capacità di Telecom Italia di fare meglio, facendo capire praticamente che la priorità ora è recuperare la fiducia del mercato:
“Siamo ottimisti sul fatto che i nostri risultati potrebbero essere migliori, ma non vogliamo lanciare una guidance su questo perchè non vogliamo fare errori durante il percorso ”. Motivo, per l’appunto: “vogliamo recuperare la fiducia del mercato”.
Ancora Labriola: “ non stiamo correndo i 100 metri, stiamo correndo una maratona e vogliamo nel 2027 portare la società al punto in cui abbiamo dichiarato sarà nel nostro piano ”.
Detto questo, “considerando i risultati e le tendenze operative, c’è sicuramente spazio per ulteriori miglioramenti soprattutto per l’equity free cash flow ”.
Il recuperoa Piazza Affari è evidente: oltre al trend positivo delle azioni Telecom Italia - scambiate sul Ftse Mib di Piazza Affari - della giornata di oggi, occhio alla performance che i titoli hanno riportato dall’inizio del 2025, ovvero YTD: il balzo è stato di oltre +69%.
Su base annua, le azioni hanno corso inoltre di quasi +92%, riconquistando indubbiamente la fiducia di diversi analisti.
Labriola commenta i conti di TIM. Le frasi su Poste Italiane
Tornando ai conti, il CEO di TIM Pietro Labriola ha sottolineato che, in generale, i risultati di bilancio annunciati sono stati “in linea con le previsioni, mentre l’EBITDA after lease è leggermente inferiore al previsto”.
Allo stesso tempo, sempre l’EBITDA “ è perfettamente in linea con il piano ”. Piano che prevede “una accelerazione dell’EBITDA a livello domestico nella seconda metà dell’anno e in particolare nel quarto trimestre”, grazie a “diversi fattori positivi che entreranno progressivamente in gioco” e che faranno sì che la maggior parte della crescita sia “ concentrata nel quarto trimestre ”.
Su Poste Italiane, Labriola ha sottolineato che indicazioni su eventuali sinergie con il primo azionista arriveranno entro la fine dell’anno, forse già nel corso del terzo trimestre.
TIM è al lavoro, ha precisato il CEO del gruppo, proprio “per finalizzare i dettagli dell’accordo con Poste”, che “è un accordo commerciale che non ha nulla a che fare con il fatto che sono azionisti ”.
L’intesa, ha precisato il manager, è volta di fatto a “sviluppare la nostra piattaforma clienti e la strategia relativa”.
Tutto questo, con Poste Italiane che “è uno dei principali attori in Italia”, in vista di ulteriori sinergie che potranno arrivare con il “sì dell’Antitrust”.
Il commento di Equita sui risultati di bilancio di TIM-Telecom Italia
Tornando ai numeri di Telecom Italia, questi sono stati riassunti in un commento ad hoc firmato da Equita SIM, che ha parlato di “risultati leggermente meglio come service revenues domestiche, sostenute da ARPU fisso e mobile ”, sottolineando che la guidance sull’esercizio fiscale è stata confermata, “ con buona visibilità/upside su FCF ”, ovvero riguardo al Free cash-flow, flusso di cassa disponibile.
Equita ha definito i risultati del secondo trimestre, in particolare, di TIM, “ molto vicini alle attese ”, con:
- Ricavi da servizi domestici migliori delle previsioni (+2,3% vs. +1,1% previsto) principalmente grazie a consumer (+0,7% vs -0,7% exp.) e con enterprise +5,7% (+4,9% exp.) guidato da Cloud (+25% vs. +20% exp).
- Adj. EBITDA aL domestico +4,4% a €520 milioni, rispetto alla crescita attesa pari a +3,1% prevista dopo costi domestici (inclusi leases) a +0,8% (+1% atteso).
CAPEX domestici +9.5% a €241mn (1H flat), in linea con le attese. - NFP aL consolidato in miglioramento di €21 milioni da marzo a € -7,498 milioni (in linea) con EFCF aL positivo per € 77 milioni nel secondo trimestre (€ -121mn nel primo semestre 2025) incluso Sparkle.
A livello di KPI domestici, ha continuato Equita, in evidenza le performance seguenti:
- Linee fisse -62k a 7.049mn (-60k exp.).
- ARPU (Average Revenue Per User, ovvero ricavo medio per utente) fisso +5,6% a €32,4 ( meglio del +2,8% stimato), con churn stabile al 3,7%.
- Linee mobili -89k a 15.593mn (-90k exp.).
- ARPU Mobile +1,4% a €10,7 rispetto al +0.1% previsto (probabilmente il primo trimestre di ARPU mobile in crescita dall’ingresso di Iliad nel mercato) con churn rate (ovvero media dei clienti che hanno smesso di usufruire dei servizi del gruppo) in calo al 4,4% dal 4,7% del 1 primo trimestre e Mobile Number Portability confermata intorno allo zero.
La SIM ha infine rimarcato che Telecom Italia ha confermato le previsioni sull’anno 2025, ovvero:
- Adj. EBITDA aL domestico atteso in recupero nel quarto trimestre (guidance di intero anno +5/6%, 1H +4,2%) grazie a maggiore impatto da price hikes, efficienze costi, contratto di solidarietà sul costo del lavoro e stagionalità di Enterprise.
- EFCF (equity free cash flow) aL confermato a € 500 milioni ma con upside risk (risultato LTM = €586mn)
- Finalizzato €1 miliardo di factoring (pro-solvendo) garantito dal canone di concessione per ottimizzare il costo del debito.
Nessuna implicazione a conto economico, hanno concluso gli analisti di Equita, “in attesa della
decisione definitiva della Corte di Cassazione (pensiamo a settembre/ottobre)”, riguardo alla questione del canone concessorio.
Tra le novità, TIM ha annunciato “ l’ingresso di Piergiorgio Peluso al posto di Adrian Calaza come CFO (indiscrezione già trapelata), con una transizione graduale (Calaza rimarrà fino ai risultati del terzo trimestre e poi affiancherà Peluso fino a fine anno )”.
La SIM ha così concluso il commento:
“Nel complesso, apprezziamo la dinamica di service revenues domestiche e in particolare i KPIs su ARPU fisso e mobile che, insieme al controllo dei costi e del FCF, sostengono le guidance FY e le proiezioni 2026-27”.
Per le azioni Telecom Italia, Equita SIM ha una Visione Positiva, con target price sulle azioni pari a €0,42.
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