Testo Unico IVA, ecco le novità approvate dal Consiglio dei Ministri

Nadia Pascale

15 Luglio 2025 - 13:45

Approvato lo schema di decreto legislativo per il Testo Unico IVA per il riordino della materia. Ecco tutte le novità introdotte nel Consiglio dei Ministri del 14 luglio 2025.

Testo Unico IVA, ecco le novità approvate dal Consiglio dei Ministri

Prosegue il percorso della riforma fiscale e nel Consiglio dei Ministri del 14 luglio 2025 è stato approvato il Testo Unico Iva. Molte le novità legate al riordino della disciplina IVA.
In ottemperanza delle Legge di delega 111 del 2023 per la riforma fiscale che sottolinea la necessità del riordino delle norme tributarie, non si poteva prescindere dal riordino della disciplina IVA in conformità dei principi dell’Ue.

L’obiettivo dell’Unione Europea è avere disposizioni IVA uniformi all’interno dei Paesi membri, il Testo Unico IVA adottato il 14 luglio 2025 ha proprio tale obiettivo e si occupa del riordino della materia.

Vediamo le principali novità del Testo Unico IVA adottato dal Consiglio dei Ministri il 14 luglio 2025.

Il nuovo Testo Unico IVA, le norme coinvolte

Il nuovo Testo Unico in materia IVA si compone di 171 articoli e costituiscono un riordino del DPR 633 del 1972 (disciplina IVA nazionale), del decreto legge n. 331 del 1993 che disciplina le operazioni intra-unionali e il decreto legislativo 127 del 2015 (fatturazione elettronica). Il tutto in attuazione della direttiva 2006/112/UE del Consiglio del 28 novembre 2006, relativa al Sistema comune dell’IVA.

Proprio la fusione tra i diversi testi porta a una nuova numerazione degli articoli. Il nuovo schema di decreto è suddiviso in:

  • soggetti passivi dell’imposta (Titolo III);
  • norme che regolano il presupposto oggettivo dell’imposta (Titolo IV);
  • luogo delle operazioni (Titolo V);
  • fatto generatore e l’esigibilità dell’imposta (Titolo VI);
  • base imponibile e aliquote (Titolo VII);
  • esenzioni e non imponibilità (Titolo IX);
  • rivalsa e detrazione (Titolo X);
  • volume d’affari (Titolo XI);
  • obblighi dei soggetti passivi (Titolo XII)
  • riscossione, incluse norme su liquidazione e i versamenti (Titolo XIII).

Quali sono le novità nel Testo Unico IVA?

Dal punto di vista pratico non dovrebbero esserci novità, infatti, si tratta di una mera trasposizione delle norme contenute negli atti visti, senza modificarne la formulazione, tranne nel caso in cui le modifiche siano necessarie per esigenze sistematiche, per armonizzare le varie discipline e per modifiche intervenute nel tempo.

Nel nuovo Testo Unico non sono comprese le norme inerenti accertamento e sanzioni, disciplinate dal Decreto Sanzioni che aveva comunque modificato il DPR 633.

Per quanto riguarda il luogo delle operazioni sono state recepite le novità inerenti territorialità per gli eventi trasmessi in streaming (articolo 19).
Nelle modifiche anche l’uscita dal sistema dello split payment delle società quotate in vigore dal 1° luglio.

Trovano spazio nel Testo Unico IVA le norme inerenti il regime di esenzione IVA per gli interventi di chirurgia estetica e il regime transfrontaliero di franchigia per i soggetti minori.

All’interno del Testo Unico sono trasfuse anche le norme inerenti la fatturazione elettronica che ormai è diventato il sistema ordinario per tutte le partite IVA per emissione, trasmissione e conservazione delle fatture.
Nella nuova disciplina viene meno la bolla di accompagnamento (o Documento di Trasporto) per l’esportazione, si sottolinea che “l’esportazione deve risultare dalla prova di uscita doganale”.

Tra le novità dello schema di decreto legislativo c’è anche l’uscita dal Testo Unico delle norme inerenti la LIPE (Liquidazione Periodica) le relative norme dovrebbero essere trasposte nel Testo Unico Adempimenti in cui dovrebbero confluire anche le norme sulla dichiarazione IVA.
Il nuovo Testo Unico IVA dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio 2026.

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