Testamento biologico: il Garante della privacy dà l’ok alla banca dati

Isabella Policarpio

07/06/2019

18/09/2019 - 11:02

condividi

Dal Garante della privacy arriva il via libera alla banca dati per il testamento biologico. Ecco come funzionano le DAT elaborate dal Ministero della salute.

Testamento biologico: il Garante della privacy dà l’ok alla banca dati

Testamento biologico, ok alla banca dati. Il Garante della privacy ha approvato lo schema di decreto che servirà a dare forma alla banca dati nazionale (DAT) per il biotestamento.

I dati saranno gestiti dal Ministero della salute e conservati per 10 anni, sempre dietro consenso della persona che si è avvalsa del testamento biologico. Ne faranno parte tutte le dichiarazioni, le copie di esse, le successive modifiche e la nomina/revoca di un fiduciario, anche senza che la persona sia iscritta al Servizio Sanitario Nazionale.

Le informazioni saranno trasmesse alle DAT dai Comuni, notai o Responsabili alle unità organizzative regionali, tramite modulo elettronico.

La legge sul testamento biologico è entrata in vigore il 31 gennaio 2018, ma ha avuto un brusco rallentamento proprio a causa della mancanza di una banca dati nazionale.

Dunque, si tratta di un grande passo avanti, anche perché consentirà ai medici di conoscere immediatamente le disposizioni dei pazienti.

Testamento biologico: sì alla banca dati dal Garante della privacy

Il Garante della privacy ha dato il via libera alla banca dati con le disposizioni per il testamento biologico. Con il suo parere positivo, dunque, è stato accettato il DAT (Disposizioni anticipate di trattamento), ovvero la banca dati nazionale elaborata dal Ministero della salute.

Le DAT consentono di stabilire in anticipo a quali trattamenti sanitari una persona vuole sottoporsi in caso di sopravvenuta incapacità di autodeterminazione, per esempio in seguito a lesioni gravissime.

Come ha spiegato il Garante della privacy, la banca dati nazionale sarà gestita dagli ufficiali di stato civile dei Comuni, dai notai e anche dal Responsabile dell’Unità organizzativa competente delle Regioni.

Unica richiesta avanzata dal Garante riguarda il miglioramento delle tutele in merito all’accesso alle DAT da parte del medico che in cura la persona cui appartiene il testamento biologico. Spetta la Ministero della salute individuare le modalità più opportune per fornire al medico o al fiduciario le informazioni necessarie, nel rispetto delle riservatezza.

Qui tutte le informazioni su: Come fare biotestamento.

DAT: come funziona la banca dati per il testamento biologico

Con le DAT, il Ministero della salute intende realizzare un polo unico nazione di dichiarazione di biotestamento. Questa banca dati permetterà ai medici un accesso tempestivo alle informazioni.

Nelle DAT saranno raccolte: le copie delle dichiarazioni volontarie, eventuali e successivi aggiornamenti, nomine e revoche dei fiduciari, anche di coloro che non sono iscritti al servizio sanitario nazionale.

I dati raccolti saranno conservati per un periodo di 10 anni, a partire dal decesso, e ad essi potranno accedere sia il medico che il fiduciario, qualora nominato.

Qui il FAC-SIMILE per redigere il testamento biologico.

Argomenti

Iscriviti a Money.it