Terza guerra mondiale, la Corea del Nord minaccia di colpire gli USA: cosa farà la Russia?

Simone Micocci

27 Luglio 2017 - 08:55

La Corea del Nord torna a minacciare gli Stati Uniti: “Siamo pronti a colpire”. Nel frattempo crescono i rapporti commerciali con la Russia; è il preludio ad un’alleanza militare?

Terza guerra mondiale, la Corea del Nord minaccia di colpire gli USA: cosa farà la Russia?

Terza Guerra Mondiale, continua ad essere rovente l’asse tra Stati Uniti e Corea del Nord, con il regime di Pyongyang che nelle prossime ore sarebbe pronto ad effettuare un nuovo test missilistico.

Ne sono convinti negli Stati Uniti, dove si ipotizza che tra mercoledì e giovedì verrà lanciato un missile ICBM, in occasione del 64° anniversario della firma sull’armistizio che ha messo fine alla guerra in Corea.

I vertici USA si dicono pronti a cambiare regime in Corea del Nord se necessario, mentre un portavoce di Kim Jong-un ha risposto minacciando l’utilizzo dell’arsenale nucleare in loro possesso.

Come se non bastasse a rendere ancora più complicata la situazione c’è lo spettro di un’alleanza tra Russia e Corea del Nord, confermata dall’aumento delle esportazioni tra i due Paesi. Un’alleanza che potrebbe creare non pochi problemi a Trump e agli Stati Uniti, i quali dovranno trovare una soluzione per risolvere il “problema Corea del Nord” senza mettere a rischio il rapporto con Putin.

La situazione è delicata e anche se l’ipotesi di una Terza Guerra Mondiale oggi piuttosto remota c’è molta preoccupazione per quello che potrebbe accadere se gli Stati Uniti dovessero scegliere di intervenire militarmente per rovesciare il regime Kim Jong-un.

Stati Uniti pronti ad intervenire in Corea del Nord

Oggi è il 64° anniversario dell’armistizio con il quale è stata conclusa la guerra in Corea e, secondo alcune indiscrezioni riportate da Fox News, sembra che Kim Jong-un voglia approfittare di questa ricorrenza per lanciare un nuovo missile ICBM.

Si tratterebbe dell’ennesimo affronto agli USA e per il Governo Trump potrebbe essere arrivata l’ora di intervenire militarmente per fermare i test nucleari. A tal proposito il direttore della CIA Mike Pompeo ha dichiarato:

“Quello che possiamo fare è separare la capacità nucleare e chi potrebbe avere l’intenzione di usarla”.

Parole che sembrano alludere ad un cambio di regime “forzato” dagli USA, con Kim Jong-un che verrebbe sostituito da una figura contraria allo sviluppo del nucleare.

Queste dichiarazioni però non sono passate inascoltate in Corea, tant’è che un portavoce del dittatore ha dichiarato:

“Se gli Stati Uniti dovessero mostrare anche il minimo segno di un tentativo di rimuovere la nostra leadership suprema colpiremo senza pietà al cuore degli Stati Uniti con la nostra potente arma nucleare, affinata e rafforzata”.

Un attacco diretto agli USA; questa sarebbe la risposta di Pyongyang ad un intervento militare statunitense nel proprio territorio.

Ad oggi in realtà non sembra che la Corea del Nord disponga di missili balistici intercontinentali con una portata tale da colpire gli Stati Uniti; nell’ultimo test del 14 maggio, ad esempio, è stato lanciato un missile Musudan in grado di coprire una distanza di circa 4.500 chilometri, capace di raggiungere al massimo l’isola di Guamche (territorio statunitense) che si trova nel Pacifico.

E se consideriamo che la distanza tra Usa e Corea del Nord è superiore ai 10mila chilometri, neppure i temuti missili Taepodong-2 (che si vocifera siano a disposizione del regime di Kim Jong-un) potrebbero arrivare a colpire il “cuore degli Stati Uniti”.

Non per questo però la minaccia del regime di Pyongyang deve essere sottovalutata dagli Stati Uniti, i quali devono fare i conti anche con una possibile alleanza segreta tra Russia e Corea del Nord.

La Corea del Nord ha un alleato: è forse la Russia?

Mentre la Cina osserva defilata l’evoluzione del rapporto conflittuale tra USA e Corea del Nord, quest’ultimi sembrano avere un alleato strategico che potrebbe giocare in loro favore.

A quanto pare si tratta proprio di Putin, come confermato dai buoni rapporti commerciali che ci sono tra Corea del Nord e Russia. Solamente nei primi mesi del 2017, infatti, le esportazioni russe in Corea del Nord sono raddoppiate, specialmente per l’energia.

Il 90% totale delle esportazioni riguarda carbone e altre tipologie di carburante, mentre nel frattempo in Russia vengono impiegati più di 50mila lavoratori nordcoreani nella produzione di legname e costruzioni.

Dietro all’alleanza commerciale tra i due Paesi sembra si nasconda una strategia ben precisa di Putin; come riferito da alcuni esperti, la Russia vorrebbe giocare questa carta per ottenere dei vantaggi dagli Stati Uniti in merito alle questioni ucraina e siriana.

Harry Kazianis - direttore di studi di difesa al Center for the National Interest - ha definito questa alleanza commerciale come “l’occasione perfetta per mettere i bastoni fra le ruote all’amministrazione Trump”, vedremo dove porterà questa situazione che sul piano internazionale si fa sempre più difficile.

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