Telefono, scattano i rincari automatici: ecco per chi aumentano le tariffe e di quanto

Stefano Rizzuti

25 Gennaio 2023 - 17:50

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Tariffe telefoniche più alte per l’adeguamento all’inflazione: ecco da quando scatteranno i rincari automatici, di quanto saranno e per chi.

Telefono, scattano i rincari automatici: ecco per chi aumentano le tariffe e di quanto

Le tariffe telefoniche sono destinate ad aumentare. Per milioni di utenti in Italia potrebbero arrivare rincari automatici, indicizzati all’inflazione. E per questo, secondo quanto ritengono le compagnie, non ci sarebbe possibilità di recesso perché la motivazione è legata all’aumento generale di prezzi.

A riportarlo è il Sole 24 Ore, spiegando come siano state Tim e Wind Tre le prime ad annunciare questo meccanismo. Come prevedibile, le associazioni dei consumatori hanno subito annunciato battaglia. Negli scorsi giorni hanno inviato una lettera al governo, all’Agcom e all’Antitrust, per chiedere di intervenire subito.

I consumatori chiedono di evitare che venga applicato questo meccanismo, ritenuto limitante per la scelta degli utenti che non possono disdire il contratto senza sostenere costi. Questo perché, a giudizio delle società telefoniche, sarebbe una modifica contrattuale unilaterale che non dà adito alla possibilità di interrompere il contratto senza penali.

Gli aumenti delle tariffe telefoniche

Le prime a decidere di applicare gli aumenti sono state Tim e Wind Tre. Per il momento non sembrano seguire la stessa strada Vodafone e Iliad. Ci saranno modifiche sulle condizioni dei contratti, sia quelli nuovi che quelli in essere. Cosa succederà? I rincari dovrebbero partire dal 2024, quando sarà possibile modificare “in qualsiasi momento le tariffe applicate ai loro servizi, adeguandoli al tasso annuale di inflazione Istat”, secondo quanto denunciano le associazioni dei consumatori.

Sui siti di Tim e Wind Tre vengono riportate le modifiche, in alcuni casi riguardanti le tariffe per la telefonia fissa (Tim) e in altri anche per quella mobile (Wind Tre). Nel caso della Tim si parla di un canone incrementato, annualmente, “in misura percentuale pari all’indice di inflazione rilevato dall’Istat, non tenendo conto di eventuali valori negativi dello stesso, maggiorato di un coefficiente pari a 3,5 punti percentuali”. In totale non si potrà superare il 10% di aumento. Per evitare questi aumenti si può recedere il contratto entro il 31 marzo 2023.

Per Wind Tre si parla, per i nuovi contratti, della data di gennaio 2024 e si sottolinea che, “in caso di variazione annua positiva dell’indice nazionale dei prezzi al consumo Foi rilevata da Istat nel mese di ottobre dell’anno precedente”, sarà possibile aumentare il prezzo mensiledi un importo percentuale pari alla variazione di tale indice o comunque pari almeno al 5% ove tale variazione fosse inferiore a detta percentuale”.

Telefono, quando scattano gli aumenti delle tariffe

Gli aumenti scatteranno, per entrambi gli operatori, a partire dall’aprile del 2024, attendendo così il dato definitivo sull’inflazione del 2023. Le compagnie telefoniche sembrano voler compensare il calo delle tariffe che tra il 2020 e il 2021 ha portato una discesa del 2,7%, contro una media europea in rialzo dello 0,6%.

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