I tamponi sono inutili secondo un noto virologo: ecco perché

Martino Grassi

6 Ottobre 2020 - 17:50

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La sola esecuzione dei tamponi sarebbe completamente inutile secondo un virologo se a questa non viene affiancata anche l’utilizzo della mascherina e il rispetto del distanziamento sociale.

I tamponi sono inutili secondo un noto virologo: ecco perché

Secondo Vittorio Sambri, un noto virologo e docente Alma Mater e direttore della Microbiologia di Pievesestina i soli tamponi sarebbero completamente inutili se a questi non viene affiancato anche l’utilizzo della mascherina e il rispetto del distanziamento sociale. Secondo il professore infatti l’esecuzione dei test non serve a niente se le persone non seguono i giusti comportamenti per limitare la diffusione del virus, come ha spigato nel corso di un’intervista per La Repubblica.

Nei prossimi giorni, continua il professore, saranno sperimentati anche i tamponi rapidi in grado di dare un responso in tempi molto brevi, anche Bill Gates infatti aveva affermato che dover aspettare 24 ore per il risultato era oltraggioso, ma a questi sarà necessario aggiungere dei “comportamenti adeguati” come l’utilizzo delle mascherine che è “prima che una questione di ordinanze, è un obbligo morale, una responsabilità etica”.

I tamponi sono inutili secondo Sambri

La capacità di diagnosticare il coronavirus sarebbe quindi una scelta del tutto inutile se prima non si cerca di limitare la diffusione del virus, spiega il professore, che commenta anche la situazione epidemica in Emilia Romagna:

“Direi che siamo andati molto bene, e forse stiamo ancora andando bene, se escludiamo i focolai abbastanza grossi che abbiamo avuto a Bologna per gli studenti Erasmus. I contagi sono soprattutto in ambito familiare e in occasioni di eventi come le feste”.

Intanto, a Bologna, così come in tutto il resto d’Italia è tornato l’obbligo di indossare i presidi di protezione in tutti gli spazi aperti H24. Questo decisione sembra piacere molto a Sambri che parlando dell’ordinanza regionale in Emilia Romagna ha precisato che “se non vogliamo tornare a un blocco della mobilità, bisogna che le regioni si rendano conto che l’obbligo di indossare la mascherina deve essere rispettato”.

Il virologo precisa inoltre che i dispositivi di prevenzione ed in particolar modo le mascherine sono “una questione etica. Possiamo fare anche un miliardo di tamponi ma se ciascuno di noi non si comporta in maniera corretta gli sforzi sono vani. E non parliamo di uno sforzo che richiede chissà quale impegno o disturbo della nostra libertà personale: quando andiamo in giro dobbiamo stare lontani dagli altri e indossare la mascherina”. Il medico infatti ricorda che la pandemia ancora non può dirsi conclusa, come dimostrano i numeri delle nuove infezioni, e per questo ancora le persone non possono sentirsi libere di “fare quello che si vuole”.

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