Tagli al personale in queste grandi aziende europee, migliaia licenziati

Violetta Silvestri

26 Maggio 2025 - 15:18

Crisi economica e dazi USA oscurano il futuro di molte grandi aziende europee, che stanno preparando tagli e licenziamenti per migliaia di lavoratori. Ecco in quali imprese.

Tagli al personale in queste grandi aziende europee, migliaia licenziati

Crescita in rallentamento, tensioni geopolitiche e incertezza sui dazi USA: questo è il mix che sta gettando un’ombra sui piani futuri di molte grandi aziende europee, spingendole di fatto a licenziare o tagliare il personale.

In una sintesi elaborata da Reuters tramite l’analisi di documenti normativi e di siti e dichiarazioni ufficiali aziendali spiccano diversi progetti di licenziamenti o riduzione della forza lavoro in imprese cruciali per l’economia europea.

Si tratta di migliaia di posti di lavoro a rischio annunciati o ipotizzati dall’inizio del 2025. Le difficili condizioni economiche che vedono la crescita europea ancora troppo debole e discontinua, aggravate dall’altalena delle minacce tariffarie di Trump e da una domanda persistentemente fragile per molti beni hanno costretto le aziende di tutta Europa a congelare le assunzioni o a programmare tagli drastici alla forza lavoro. Ecco alcune grandi aziende coinvolte.

Queste grandi aziende licenziano migliaia di lavoratori

Dalle auto ai beni di lusso fino alle banche e ai rivenditori retail di fama internazionale, sono diversi i settori coinvolti in questa ondata di licenziamenti in Europa.

Settore auto

Stellantis ha concordato con i sindacati di attuare fino a 200 uscite volontarie presso il suo stabilimento di Termoli, nell’Italia centrale, ha dichiarato l’8 maggio. Il 7 maggio il sindacato Fiom-Cgil ha affermato che Stellantis taglierà anche fino a 500 posti di lavoro tramite uscite volontarie presso il suo stabilimento di assemblaggio di Melfi, nel sud Italia, che impiega circa 5.000 persone. Il 3 aprile aveva segnalato che avrebbe licenziato temporaneamente 900 lavoratori in cinque stabilimenti statunitensi in risposta all’annuncio dei dazi dell’amministrazione Trump.

Il produttore svedese di camion Volvo prevede di licenziare fino a 800 dipendenti in tre stabilimenti negli Stati Uniti nei prossimi tre mesi. La divisione Volvo auto taglierà 3.000 posti di lavoro, per lo più impiegatizi, nell’ambito di una ristrutturazione annunciata ad aprile, mentre è alle prese con costi elevati, un rallentamento della domanda di veicoli elettrici e l’incertezza sui dazi commerciali, ha dichiarato il 26 maggio. Il 7 maggio, Volvo Cars ha annunciato che avrebbe tagliato il 5% della forza lavoro presso il suo stabilimento statunitense di Charleston, nella Carolina del Sud, a causa delle mutevoli condizioni di mercato e dell’evoluzione delle politiche commerciali.

Banche

La banca tedesca Commerzbank ha annunciato il 14 maggio di aver concordato con il consiglio aziendale i termini per il taglio di circa 3.900 posti di lavoro entro il 2028, nell’ambito di una strategia volta a raggiungere obiettivi di profitto più ambiziosi.

Il colosso bancario HSBC intende ridurre 348 posti di lavoro in Francia attraverso un piano di licenziamenti volontari, pari a circa il 10% della sua forza lavoro nel Paese.

UBS, la più grande banca svizzera, ha informato i sindacati in Italia il 1° aprile del piano di tagliare 180 posti di lavoro nel Paese, circa un terzo della sua forza lavoro italiana, secondo quanto emerge da documenti esaminati da Reuters.

Vendita al dettaglio

Auchan, gruppo francese di supermercati, taglierà 710 posti di lavoro e chiuderà 25 punti vendita in Spagna nel tentativo di adattarsi alle mutevoli abitudini degli acquirenti, ha dichiarato l’8 maggio.

Il marchio di lusso britannico Burberry ridurrà di 1.700 unità la sua forza lavoro, circa un quinto dei suoi impiegati globali, per tagliare i costi e rilanciare le sue performance.

LVMH, secondo il Financial Times, ha previsto che la divisione vini e liquori del gruppo del lusso Moet Hennessy taglierà il suo personale di circa 1.200 dipendenti.

Industria e ingegneria

Il produttore di chip franco-italiano STMicroelectronics ha dichiarato il 30 aprile che taglierà circa 1.000 posti di lavoro in Francia, più di un terzo dei 2.800 licenziamenti previsti nel suo programma di riduzione dei costi.

Il produttore belga di prodotti chimici SYENSQO sta accelerando le misure di ristrutturazione, che includono il taglio di circa 200 posti di lavoro, a causa dell’incertezza della domanda provocata dalle turbolenze economiche globali, ha affermato il 15 maggio.

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