Svelato il segreto di Putin, ecco quali leader europei saranno al suo fianco

Alessandro Nuzzo

7 Maggio 2025 - 22:47

Venerdì a Mosca si celebra l’80° anniversario della fine della seconda guerra mondiale con una grande parata a cui parteciperanno decine di leader mondiali.

Svelato il segreto di Putin, ecco quali leader europei saranno al suo fianco

Venerdì 9 maggio è una data di grande importanza per il popolo russo, poiché segna l’80º anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, una ricorrenza conosciuta come il Giorno della Vittoria. Fu infatti il 9 maggio 1945 quando l’esercito tedesco si arrese all’Armata Rossa, segnando la fine del conflitto sul fronte orientale.

Per commemorare questo importante anniversario, il presidente russo Vladimir Putin ha organizzato una grande parata sulla Piazza Rossa di Mosca, alla quale parteciperanno 29 leader di Paesi esteri, tra cui alcuni stretti alleati della Russia e altri provenienti dall’Europa. Molti di questi leader hanno accettato l’invito principalmente per onorare la ricorrenza storica, piuttosto che per simpatizzare con la leadership russa.

Nonostante la solennità della celebrazione, l’atmosfera rimane tesa. Il presidente Putin ha espresso preoccupazione per possibili provocazioni da parte dell’Ucraina e ha chiesto al proprio esercito di osservare un cessate il fuoco in questi giorni, nella speranza che anche l’esercito ucraino faccia lo stesso. Tuttavia, la notte scorsa, Mosca è stata bersaglio di decine di droni lanciati dall’esercito ucraino, costringendo alla chiusura temporanea di quattro aeroporti della capitale.

Chi sono i 29 leader che parteciperanno alla parata di venerdì a Mosca

Secondo quanto dichiarato dal consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, sono 29 i leader stranieri attesi alla parata. La lista include capi di Stato di numerose ex repubbliche sovietiche, tradizionali alleati della Russia in Asia centrale, e leader di Paesi europei che hanno deciso di partecipare nonostante le pressioni dell’Unione Europea per declinare l’invito.

L’elenco comprende Abkhazia, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Brasile, Burkina Faso, Cina, Congo, Cuba, Egitto, Guinea Equatoriale, Etiopia, Guinea-Bissau, Kazakistan, Kirghizistan, Laos, Mongolia, Myanmar, Ossezia del Sud, Palestina, Serbia, Slovacchia, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Venezuela, Vietnam e Zimbabwe. Nella lista compaiono anche repubbliche non riconosciute a livello internazionale, come l’Ossezia del Sud e l’Abkhazia, regioni separatiste filorusse della Georgia.

Tra i leader più influenti figurano Lula da Silva per il Brasile, Xi Jinping per la Cina, considerato il principale alleato di Putin, e Aleksandr Lukašėnka per la Bielorussia. Il presidente cinese Xi Jinping è arrivato a Mosca oggi pomeriggio e incontrerà Putin domani, giovedì, per discutere di diversi temi, tra cui la guerra in Ucraina e le relazioni bilaterali tra Russia e Cina.

Il Cremlino ha annunciato che, oltre ai soldati russi, alla parata parteciperanno anche membri delle forze armate di 13 paesi, tra cui Cina, Egitto, Vietnam e Myanmar.

Tra i leader europei presenti ci saranno il presidente serbo Aleksandar Vučić e il primo ministro slovacco Robert Fico, che ha deciso di partecipare nonostante l’invito dell’Unione Europea a declinare. «Io vado e basta. Capisco che è in corso una guerra, ma non confonderò il presente con quanto accaduto tra il 1941 e il 1945», ha dichiarato Fico.

Da parte sua, Kiev considera la partecipazione di forze straniere e leader alla parata come una forma di sostegno implicito alle azioni aggressive della Russia in Ucraina. Le polemiche non riguardano solo la presenza dei leader, ma anche il significato simbolico della parata in un momento storico segnato dal conflitto tra Russia e Ucraina.

Mentre il mondo osserva con attenzione lo svolgersi dell’evento sulla Piazza Rossa, resta da vedere se questo anniversario rappresenterà un momento di celebrazione condivisa o l’ennesima occasione di divisione tra Mosca e l’Occidente.

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