Superbonus 110% e cessione del credito a ostacoli: cosa fare adesso prima che cambino le regole

Rosaria Imparato

02/02/2022

02/12/2022 - 15:01

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Superbonus 110% e cessione del credito, cosa fare prima che cambino le regole dal 7 febbraio 2022? Vediamo gli scenari possibili, considerando che la piattaforma delle Entrate è ancora ferma.

Superbonus 110% e cessione del credito a ostacoli: cosa fare adesso prima che cambino le regole

Superbonus 110% e cessione del credito: le novità del decreto Sostegni ter cambiano le regole a partire dal 7 febbraio. Cosa fare adesso, quali sono gli scenari possibili?

Il decreto Sostegni ter interviene sulla normativa che regola la cessione del credito, ponendo il limite di una cessione sola. L’agevolazione per cui cambia tutto è senza dubbio il superbonus 110%, reso particolarmente conveniente proprio dal meccanismo della cessione (pressoché infinita) del credito o dello sconto in fattura.

Proprio questo meccanismo ha però dato inizio a un giro di truffe e riciclaggio per milioni di euro in crediti d’imposta, primi fra tutti per i bonus edilizi. Il nuovo limite entra in vigore dal 7 febbraio: vediamo quali sono gli scenari possibili che i contribuenti che hanno iniziato lavori di ristrutturazione o riqualificazione energetica si trovano a fronteggiare.

Superbonus 110% e cessione del credito: cosa fare adesso prima che cambino le regole

Con la pubblicazione del decreto Sostegni ter in Gazzetta Ufficiale ci sarà una vera e propria rivoluzione delle regole della cessione del credito. In sintesi, dal 7 febbraio sarà possibile cedere il proprio credito soltanto una volta. Inoltre, questo limite fa scattare la nullità dei contratti che prevedono una cessione successiva a quella realizzata direttamente dal beneficiario della detrazione o a quella effettuata dal fornitore che ha fatto lo sconto in fattura.

Gli unici crediti che possono essere ceduti un’altra volta sono quelli ceduti prima dell’entrata in vigore del decreto, e che quindi possono essere ceduti ancora dopo il 7 febbraio. Dal punto di vista pratico, ci si potrebbe trovare davanti a quattro scenari possibili:

  • l’impresa fa lo sconto in fattura, perché può cedere il credito a sua volta (come prima e unica cessione);
  • l’impresa acquisisce il credito e lo usa, ma è un’opzione valida soprattutto per le società molto grandi;
  • i condomini portano il credito in detrazione, ma serve pagare le spese in anticipo;
  • i condomini scelgono la cessione del credito nei confronti delle banche.

Superbonus 110% e bonus casa: cessione del credito a ostacoli

La data spartiacque per le nuove regole è il 7 febbraio, ma c’è un’altra situazione da considerare per avere chiaro il contesto: ad oggi, la cessione del credito per i bonus edilizi è bloccata. La piattaforma dell’Agenzia delle Entrate verrà aggiornata, come comunicato dall’Amministrazione finanziaria stessa, nel pomeriggio del 4 febbraio.

L’aggiornamento è necessario per recepire le novità introdotte dalla legge di Bilancio 2022. Dal 4 febbraio, quindi, i cittadini potranno nuovamente riprendere a inviare le comunicazioni all’Agenzia delle Entrate per la cessione del creduto e lo sconto in fattura esercitate per gli interventi di importo non superiore a 10mila euro e per i lavori in edilizia libera, senza necessità del visto di conformità. Per il bonus facciate e il superbonus 110%, invece, l’obbligo rimane.

Questo significa però che a gennaio le comunicazioni del credito sono state bloccate, e che potranno riprendere dal 4 febbraio (ipotesi ottimistica, più probabilmente dal 5 febbraio), mentre dal 7 entrano in vigore le nuove regole.

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