Super detrazione fino 17.500 le mamme che lavorano, la nuova misura

Patrizia Del Pidio

7 Luglio 2025 - 10:58

In arrivo una super detrazione per le mamme che lavorano e che hanno da 1 a 4 figli. Come funziona la nuova misura e quando potrebbe vedere luce?

Super detrazione fino 17.500 le mamme che lavorano, la nuova misura

Super detrazione per le mamme che lavorano, non legata alle spese, ma solo al numero dei figli. Per il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è diventata quasi un’ossessione aumentare la natalità in Italia. I pochi nati, infatti, sono un problema non solo per i conti pubblici, ma anche per la sostenibilità delle pensioni.

Proprio per questo motivo anche quest’anno Giorgetti torna alla carica proponendo interventi a favore delle mamme da inserire nella prossima Legge di Bilancio. Anche se le coperture sono poche e i margini molto stretti (da ricordare che l’Italia ha l’obiettivo primario di contenimento della spesa pubblica). Nonostante tutto, però, le intenzioni del Ministro sono quelle di provare non solo a rallentare la curva delle nascite, ma a invertirne l’andamento.

Nuove detrazioni, ipotesi

L’idea avanzata da Giancarlo Giorgetti è quella di introdurre detrazioni che possano influenzare non solo le nascite, ma anche l’offerta del lavoro femminile. L’ipotesi è quella di prevedere un sistema che sostituisce le detrazioni individuali con uno che tenga conto anche della composizione del nucleo familiare. Si tratterebbe di una sorta di prosecuzione di quanto già previsto dal quoziente familiare che, però, andrebbe a superare i limiti di quanto previsto per le detrazioni di quest’anno.

A partire dal 2025, infatti, i contribuenti con reddito a partire da 75.000 euro hanno diritto a detrazioni che variano in base al numero dei figli. I parametri sui quali si basa il nuovo calcolo delle detrazioni sono due e nello specifico:

  • il reddito complessivo del contribuente;
  • il numero dei figli fiscalmente a carico.

In questo caso, anche se la misura era stata annunciata come una sorta di premialità per chi ha più figli, in realtà si è trattato di una riduzione progressiva delle detrazioni spettanti per gli oneri sostenuti per chi ha redditi più alti e meno figli. Non è, quindi, una maggior tutela per le famiglie numerose, ma un taglio delle detrazioni spettanti per quelli meno numerosi.

Quello che va sottolineato, quindi, è che la novità introdotta nel 2025 non porta qualche contribuente ad avere una detrazione maggiore di quella spettante: solo chi ha il reddito entro i 75.000 euro, infatti, potrà godere delle reali detrazioni spettanti sugli oneri sostenuti, tutti gli altri avranno un tetto massimo alle spese detraibili basato su redditi e figli.

La super detrazione per le mamme

L’idea avanzata quest’anno, invece, è diversa e prevede una ridistribuzione delle detrazioni che oggi sono riconosciute a uomini e single alle mamme. Una sorta di super detrazione per le mamme che lavorano di 2.500 euro per il primo figlio, che salirebbe a 7.500 per il secondo figlio, per un totale di 10.000 euro tra primo e secondo figlio, e a 12.500 euro per il terzo figlio (a cui sommare anche le detrazioni per i primi due) e a 17.500 euro per il quarto figlio (da sommare a quelle per i figli precedenti).

Questa detrazione ha comunque dei limiti, in quanto spetterebbe solo alle madri e non anche ai padri. In caso di incapienza fiscale della mamma la stessa potrebbe essere ceduta al papà. La nuova misura, se introdotta, dovrebbe sommarsi anche ad altri interventi che possano garantire il lavoro femminile come l’accesso agli asili nido e alle scuole materne e il rafforzamento dei bonus dedicati alla maternità.

La via di attuazione di questa possibile rivoluzione per le lavoratrici madri, inoltre, dovrebbe passare anche per la decisione da prendere a riguardo delle misure temporanee attivate per le mamme (bonus mamme in busta paga per esempio).

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