Forze Armate: si continua a discutere del rinnovo del contratto ma mancano le risorse. Polemiche per lo stipendio dei cappellani militari e della portavoce di Alfano.
Forze Armate, non ci sono fondi per il rinnovo dei contratti ma il Governo intanto spende 9milioni di euro per lo stipendio dei cappellani militari e circa 150mila euro l’anno per la portavoce di Alfano.
In questi giorni le Forze Armate sono costrette a leggere notizie discordanti sul rinnovo dei contratti e sull’aumento del proprio stipendio.
Infatti, nonostante dalla prima analisi della bozza della Legge di Stabilità 2017sembrava che per le Forze Armate quest’anno ci sarebbe stato un aumento di stipendio derivato dagli 80€ strutturali in busta paga, dal riordino delle carriere e soprattutto dal rinnovo dei contratti, dalle indiscrezioni che provengono dalle Commissioni parlamentari sembra che alla fine tutto resterà come prima.
Infatti, il Governo non ha a disposizione abbastanza risorse per procedere con il rinnovo contratti nel 2017 e probabilmente anche il riordino delle carriere verrà diviso in due fasi (e di conseguenza sarà completato solo per il 2018).
A tal proposito in queste ore sta suscitando molte polemiche la notizia che, anche per il 2017, lo Stato pagherà 9 milioni di euro per gli stipendi dei cappellani militari, ovvero i sacerdoti con le stellette.
Da diversi mesi in Commissione paritetica si sta discutendo della riforma dell’Ordinariato militare che permetterà allo Stato di ridurre le voci di spesa per lo stipendio dei cappellani militari. Tuttavia, leggendo le cifre inserite nella manovra finanziaria per il 2017, sembra che almeno per quest’anno non ci sarà nessuna riduzione né del personale né tanto meno dei costi.
Inoltre, in queste ore il personale delle Forze Armate si è scagliato contro la portavoce di Angelino Alfano. Infatti, sono emerse delle indiscrezioni su quanto guadagna la portavoce del Ministro Alfano; una cifra che equivale allo stipendio di 5 agenti di polizia.
Forze Armate, non ci sono fondi per il rinnovo: 9milioni di euro destinati ai cappellani
La commissione paritetica, che comprende rappresentanti del Governo, della Cei e della Santa Sede, sta lavorando su una riforma dell’Ordinariato militare. L’obiettivo è di far risparmiare quei fondi che ogni anno lo Stato stanzia per lo stipendio dei cappellani militari.
Come rivelato da Mons. Marcianò, Ordinario Militare per l’Italia, ci sarà una riduzione di circa 42 cappellani militari, poiché anche così “si riesce a garantire assistenza spirituale agli uomini e alle donne delle Forze Armate”.
Di questi 42 sacerdoti, 12 sono dirigenti e questo dovrebbe ridurre la spesa annuale per lo stipendio dei cappellani militari per più di un terzo.
Il problema è che ad oggi ancora non c’è stata questa riduzione tanto invocata sia dal Governo che dall’Ordinario Militare.
Come possiamo vedere dalla bozza della Legge di Stabilità 2017, infatti, anche quest’anno in busta paga ci sono 200 cappellani militari, di cui 9 sono dirigenti, 97 ufficiali e 94 hanno un trattamento economico superiore. Per un totale di 9 milioni e 500 mila euro stanziati nella Legge di Bilancio per garantire il loro stipendio.
Un po’ troppi, specialmente se consideriamo che il Governo sta faticando per trovare le risorse necessarie per procedere con il rinnovo dei contratti. E siamo sicuri che il personale delle Forze dell’Ordine preferisce l’aumento di stipendio alla “garanzia di un’assistenza spirituale”.
Forze Armate: non ci sono fondi per il rinnovo, ma la portavoce di Alfano guadagna 150mila euro
Nell’ultimo incontro con i sindacati il Ministro Alfano, rispondendo a chi ribadiva l’importanza di un rinnovo dei contratti, ha dichiarato: “la situazione economica attuale rende difficile esborsi da parte dello Stato”.
Certo bisogna riconoscere il momento di difficoltà che sta attraversando il Paese, ma perché questo discorso non vale quando si prende come riferimento lo stipendio dei parlamentari o peggio ancora quello dei loro portavoce? In queste ore infatti Danila Subranni, portavoce proprio del Ministro Alfano, è nell’occhio del ciclone dopo che sono state rese pubbliche le cifre del suo stipendio.
Nel dettaglio la Subranni guadagna uno stipendio complessivo di 150mila euro annui.
Sono gli stessi documenti del Viminali a darcene conferma. Infatti la Subranni ricopre sia l’incarico da portavoce del Ministro dell’Interno (120mila annui di stipendio) che da capo della segreteria di Alfano (30mila euro). Entrambi gli incarichi scadranno al termine del “mandato governativo”.
“Perché, quando ci sono da fare sacrifici, tagli, rinunce, a dare il buon esempio sono sempre i più poveri e i più tartassati?” Questa è la domanda che si è posto il sindacato che ha rivelato le cifre dello stipendio della Subranni, il Consap, ma probabilmente è la stessa cosa che si stanno chiedendo poliziotti, carabinieri e militari che anche per il 2017 non riceveranno l’aumento di stipendio tanto sperato.
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