Quanto guadagna un consulente finanziario in Italia? Ecco la retribuzione media e le aspettative di stipendio per chi svolge questa professione.
Nel mondo della finanza, la figura del consulente finanziario riveste un ruolo chiave per guidare i clienti verso scelte di investimento consapevoli. Nata nel 2007, in risposta alle norme della direttiva MiFID europea, si tratta di un professionista dotato di conoscenze tecniche e pratiche che gli permettono di svolgere consulenze in diversi ambiti della finanza e degli investimenti.
Sempre più realtà, dalla nascita del consulente finanziario, sono in cerca di questa figura. E sempre più persone desiderano svolgere questa professione, sia come liberi professionisti, sia come lavoratore dipendente. Capace di offrire più stabilità rispetto a molti altri lavori, a interessare è anche lo stipendio, il quale può variare notevolmente in base a diversi fattori. Quanto guadagna, quindi, un consulente finanziario? Ecco i dati aggiornati sulla retribuzione e non solo.
Quanto guadagna un consulente finanziario in Italia? Lo stipendio medio
Lo stipendio di un consulente finanziario in Italia può variare notevolmente a seconda di diverse componenti.
Secondo diverse fonti, la retribuzione media si aggira intorno ai 55.000€ lordi all’anno. Questo si traduce in uno stipendio netto di circa 2.600€ al mese, una cifra considerevole nel contesto italiano.
Tuttavia, è importante notare che esiste una significativa variabilità in questi dati. L’Anasf (Associazione Nazionale Consulenti Finanziari) riporta che la maggior parte dei consulenti percepisce tra i 25.000€ e i 90.000€ all’anno. Questa ampia forbice riflette la diversità di ruoli e livelli di esperienza nel settore.
Proprio l’esperienza ha un impatto significativo sulla retribuzione di un consulente finanziario. Ecco come si evolve lo stipendio nel corso della carriera:
- consulenti junior (fino a 5 anni di esperienza): 38.000€ - 50.000€ annui
- consulenti con 5-10 anni di esperienza: 50.000€ - 80.000€ annui
- consulenti senior (oltre 10 anni di esperienza): 80.000€ - 100.000€ annui o più
È interessante notare, quindi, che un consulente senior può guadagnare il doppio rispetto a un junior. Inoltre, i bonus possono aumentare notevolmente questi importi, oscillando tra il 30% e il 50% della retribuzione base.
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Fattori che influenzano lo stipendio di un consulente finanziario
Ci sono diversi elementi che impattano sullo stipendio di un consulente finanziario. Non a caso, infatti, l’ampia forbice retributiva rispecchia un compenso flessibile e che può essere influenzato da fattori più o meno legati alle performance del lavoro svolto.
- Esperienza e anzianità: l’esperienza ha un impatto notevole sulla retribuzione di un consulente finanziario. Secondo la ricerca semestrale del Centro Studi & Ricerche Anasf, la maggior parte dei consulenti sotto i 30 anni ha ricavi fino a 15.000 euro. Questi aumentano gradualmente con l’età, stabilizzandosi tra i 25.000 e i 90.000 euro a partire dai 41 anni. L’anzianità può incidere fino al 90% sul guadagno di un consulente a fine carriera, al 54% per un senior e al 7% per chi è a metà carriera.
- Tipo di clientela servita: il numero di clienti e le masse gestite sono variabili cruciali che influenzano i ricavi dei consulenti finanziari. Un portafoglio clienti più ampio e con maggiori disponibilità finanziarie può portare a guadagni più elevati. Inoltre, la tipologia degli investimenti gestiti può avere un impatto significativo sulla remunerazione.
- Dimensioni dell’istituto finanziario in cui si opera: il peso e la reputazione dell’istituto finanziario per cui lavora il consulente possono influenzare la retribuzione. Istituti più grandi potrebbero offrire strutture di compenso più competitive e opportunità di gestire portafogli più consistenti.
- Performance e risultati ottenuti: in breve, più profitti si generano e più si guadagna. La performance del consulente e i risultati ottenuti hanno un impatto diretto sulla retribuzione, soprattutto per quanto riguarda la componente variabile. Molti istituti finanziari utilizzano sistemi di remunerazione basati su obiettivi commerciali e incentivi. Questi possono includere bonus che vanno dal 30% al 50% della retribuzione base, con alcuni private banker che possono ricevere bonus dal 50% al 100% della retribuzione fissa.
È importante notare che la struttura della remunerazione può variare significativamente tra consulenti dipendenti di banche e consulenti indipendenti. I consulenti indipendenti, ad esempio, basano il loro compenso esclusivamente su parcelle pagate direttamente dai clienti, che possono essere calcolate in diversi modi, come una percentuale sul patrimonio gestito o una tariffa oraria.
Componenti dello stipendio di un consulente finanziario
La retribuzione di un consulente finanziario in Italia è composta da diverse componenti che variano in base al tipo di contratto e all’istituzione finanziaria per cui lavora. Queste componenti possono essere suddivise in tre categorie principali: stipendio base, bonus e commissioni e, infine, benefit e incentivi.
Stipendio base
Lo stipendio base rappresenta la componente più stabile della retribuzione di un consulente finanziario. Per i consulenti impiegati presso banche o istituzioni finanziarie, questa componente viene erogata direttamente dall’istituto. Tuttavia, è importante notare che non tutti i consulenti finanziari percepiscono uno stipendio base fisso. Alcuni, specialmente quelli che lavorano come agenti autonomi, basano la loro retribuzione principalmente su commissioni e bonus.
Bonus e commissioni
Le commissioni costituiscono una parte significativa della retribuzione di molti consulenti finanziari. Queste possono essere di diverse tipologie:
- commissioni sul patrimonio gestito: il consulente riceve una percentuale basata sul valore del portafoglio che gestisce. Ad esempio, con una commissione dell’1% su un patrimonio di un milione di euro, il consulente guadagnerebbe 10.000 euro all’anno;
- commissioni sulle performance: queste sono legate al superamento di determinati indici di riferimento;
- commissioni sui prodotti: il consulente riceve una quota proporzionata all’entità dell’investimento quando un cliente acquista specifici prodotti finanziari.
I bonus, invece, sono spesso legati al raggiungimento di obiettivi commerciali, come l’incremento annuale della raccolta netta o il superamento di determinati benchmark sui prodotti.
Benefit e incentivi
Oltre allo stipendio base e alle commissioni, i consulenti finanziari possono beneficiare di vari incentivi e benefit. Questi possono includere:
- piani di incentivazione a lungo termine;
- entry bonus, riconosciuti ai nuovi consulenti reclutati, limitati a un massimo di 12 mesi dalla data di sottoscrizione del contratto di agenzia;
- sistemi di incentivazione annuali, basati su una misurazione complessiva della performance sia a livello individuale che a livello di banca.
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