Stipendi reali, taglio del 2,1% nel 2022: ecco perché guadagneremo di meno

Alessandro Nuzzo

18/10/2022

18/10/2022 - 21:34

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Le previsioni della federazione europea dei sindacati mostrano come gli effetti della guerra in Ucraina si stanno ripercuotendo anche sul potere d’acquisto dei lavoratori.

Stipendi reali, taglio del 2,1% nel 2022: ecco perché guadagneremo di meno

La guerra in Ucraina ha dato il via ad una crisi che sta finendo per ripercuotersi su diversi attori della vita economica. Tra questi figurano le famiglie europee che stanno facendo i conti con un’inflazione record, rincari del costo dell’energia e di conseguenza potere d’acquisto dei loro stipendi inferiore rispetto allo scorso anno.

Ad analizzare gli stipendi reali dei cittadini europei ci ha pensato la federazione europea dei sindacati. L’Etuc ha preso in considerazione 13 stati europei, Italia compresa, prevedendo entro fine anno salari reali in calo in tutti i paesi. Ad aumentare saranno invece i profitti per le imprese. Vediamo la previsione per il nostro paese.

Salari reali giù del 2,1% nel 2022 in Italia

La federazione europea dei sindacati ha stilato una previsione sui salari e i profitti reali che ci saranno in 13 nazioni europee nel 2022. E se per le imprese i profitti saranno in positivo, a preoccupare saranno i salari dei lavoratori dipendenti. Per salari reali si intende la retribuzione nominale a cui si sottrae l’effetto dell’inflazione. In Europa i salari reali subiranno un -2,5%, mentre i profitti si attesteranno sull’1%.

Analizzando più nel dettaglio le singole nazioni, in Italia i salari reali scenderanno del 2,1% mentre i profitti reali delle società saranno aumentati dello 0,8%. Nelle altre nazioni le cose non andranno molto meglio, anzi. I cali più forti delle buste paga si registreranno in Repubblica Ceca (-9,2%), Croazia (-3,1%), Spagna e Svezia (-3%). Al contrario in nazioni come Romania, Portogallo e Polonia gli utili aziendali cresceranno più di tutte le altre nazioni. In Romania si segnerà un +6,5%, in Portogallo un + 6,4% mentre in Croazia un + 6,3%.

La federazione chiede aumenti salariali

La federazione europea dei sindacati, alla luce di questi numeri, ha chiesto interventi urgenti da parte dei Governi. In particolare ha chiesto un aumento dei salari per i lavoratori che così potranno far fronte all’aumento del costo della vita. Da inserire anche un tetto al prezzo dei costi energetici, una tassa sugli utili in eccesso e restrizioni al pagamenti dei dividendi.

"Queste cifre mostrano chiaramente come i lavoratori dipendenti siano le prime vittime dell’aumento di una inflazione al traino di imprese che stanno facendo utili sulle strozzature negli approvvigionamenti a causa della pandemia e della guerra in Ucraina" - le parole della segretaria generale dell’Etuc, Esther Lynch.

Esther ha dichiarato come non sia concepibile che ci siano persone che non sono in grado nemmeno di permettersi beni di prima necessità come il cibo, mentre le società hanno approfittato di questa crisi per aumentare le remunerazioni degli azionisti.

"Le aziende devono condividere i profitti in modo equo con i lavoratori che li creano e i governi dovrebbero introdurre una tassa straordinaria sui profitti in eccesso per finanziare il sostegno di coloro che sono più colpiti dal costo della vita" - la sua soluzione.

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