Stevanato chiude il trimestre in crescita. Storia di un’azienda italiana leader globale nel settore farmaceutico

Violetta Silvestri

9 Maggio 2025 - 09:41

Stevanato Group è un’azienda italiana oggi leader globale nel settore farmaceutico: il racconto della sua crescita con i numeri della trimestrale e le parole dell’ad Franco Stevanato.

Stevanato chiude il trimestre in crescita. Storia di un’azienda italiana leader globale nel settore farmaceutico

Stevanato Group ha iniziato l’anno con uno slancio positivo e progetti importanti, a testimonianza della crescita e della solidità dell’azienda italiana - quotata a Wall Street - oggi leader globale nel settore farmaceutico.

Il gruppo ha archiviato il primo trimestre 2025 con un +9% del fatturato, trainato dalle soluzioni high value, che hanno rappresentato il 43% dei ricavi totali. Con entrate pari a 256,6 milioni di euro, profitti di 26,5 milioni e il margine di profitto lordo aumentato di 80 punti base al 27,2%, Stevanato ha evidenziato anche un balzo dell’11% del fatturato nel segmento Soluzioni Biofarmaceutiche e Diagnostiche. Un’ottima performance, come sottolineato dall’ad Franco Stevanato, “che ha guidato la crescita dei ricavi e l’espansione dei margini nel primo trimestre”.

Con una domanda vista forte su tutte le linee e l’impegno a “riportare il business a una crescita a due cifre, espandere i margini e creare valore per gli azionisti a lungo termine”, il gruppo ha confermato la guidance dei ricavi per l’anno fiscale 2025 compresa tra 1.160 milioni di euro e 1.190 euro milioni di euro, mentre sta aggiornando le sue linee guida per l’EBITDA rettificato e gli utili diluiti rettificati per azione per riflettere l’impatto atteso delle tariffe.

Alla luce di questi incoraggianti risultati e di una visione progettuale ottimista per il futuro, l’ad Franco Stevanato ha illustrato a Money.it quali sono principi e strategia che hanno guidato finora l’azienda.

Stevanato Group, così l’azienda italiana si è affermata nel mondo

Racconta con passione e serietà le linee guida della sua filosofia aziendale Franco Stevanato: il gruppo, dalla storia lunga oltre 70 anni, è cresciuto in Italia e nel mondo e si è consolidato fino a diventare una realtà innovativa e dal fatturato annuo di oltre un miliardo.

Sono chiare le linee guida e gli assi portanti della strategia aziendale: globalizzazione, investimenti in ricerca e sviluppo, acquisizioni mirate, centralità delle persone.

Stevanato oggi vanta una presenza diffusa nel mondo, in 9 Paesi, con 18 stabilimenti tra Europa, Asia, America, America Latina: “siccome il nostro mercato è globale, a specchio abbiamo costruito una supply chain che va a servire i clienti”, spiega Franco Stevanato.

Il grande motore della crescita del gruppo è stato - ed è tuttora - la ricerca e sviluppo: “noi siamo partiti che l’azienda faceva contenitori in vetro per uso farmaceutico, oggi Stevanato Group serve i sistemi più moderni di somministrazione del farmaco, dove il cuore è sempre il vetro, ma adesso abbiamo sviluppato anche siringhe, sistemi di somministrazione che si utilizzano per malattie croniche in un mercato che sta crescendo tantissimo”, ci tiene a precisare l’ad.

Con un cliente diventato globale e l’azienda che ha risposto alle sue esigenze globalizzandosi anch’essa, Stevanato ha puntato massicciamente su ricerca e sviluppo: “negli anni siamo riuscita anche reinvestire in ricerca e sviluppo il 4% del fatturato, evidenzia Stevanato. E ricorda, subito dopo, quanto anche la politica di acquisizioni mirate sia stata efficace nel costruire l’azienda di oggi. “Abbiamo acquisito competenze necessarie e comprato aziende specializzate nella produzione di plastica e di device ad alta specializzazione con stabilimenti in Germania e in California”.

E infine, ma non per rilevanza, ci sono le persone: la base di tutto, come sottolineato da Franco Stevanato.

“Negli anni abbiamo dato tantissima attenzione alle persone, abbiamo costruito un consiglio di amministrazione molto robusto, con esperti americani ed europei, abbiamo una leadership molto strutturata che va a raccogliere tutte le competenze che servono. Negli ultimi 4 anni abbiamo investito un miliardo e 200 milioni solo per finanziare la crescita organica”, spiega l’ad.

Un mix di strategie e valori che si è rivelato vincente, considerando la crescita di Stevanato Group. Investire ancora e puntare sulla crescita dell’organico rimangono obiettivi concreti anche per i prossimi anni. Lo stabilimento americano di Fishers, che sarà a regime nel 2028 e che dovrebbe generare 500 milioni di euro di fatturato e gli investimenti nei siti di Latina e Piombino Dese - dove è nata l’azienda - saranno motori importanti per i prossimi anni.

Franco Stevanato punta su una traiettoria di medio lungo periodo che porti a una crescita sempre in doppia cifra nei prossimi anni, con un 30% di EBITDA.

Stevanato e il contesto internazionale

Un contesto economico globale così complesso e in continuo mutamento come quello attuale, è inevitabile affrontare il tema dei dazi e della guerra commerciale.

La prima precisazione al riguardo di Franco Stevanato è che quello farmaceutico è un settore anticiclico, e quindi l’aspetto geopolitico impatta relativamente sul business. Tuttavia, il ciclone Trump con i suoi dazi è arrivato in modo così inatteso e dirompente che anche Stevanato Group si è attivata per analizzare il nuovo contesto.

L’atteggiamento è stato proattivo, spiega l’ad: “abbiamo creato una task force ad hoc per avviare un dialogo e un confronto costante con i clienti considerando che, ovviamente, abbiamo subito degli aumenti con i dazi introdotti”. La fortuna e il vantaggio di avere molti stabilimenti in Europa, America, Asia, consente però di “riprogrammare le nostre produzioni con una maggiore flessibilità, in modo da decidere come e dove approvvigionarsi per evitare le tariffe”.

Franco Stevanato è fiducioso sulla possibilità di gestire al meglio e con trasparenza questa fase di maggiore complessità internazionale.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO
Termina il 12/05/2025 Ti piace Papa Leone XIV?