Sterlina crolla: il report sulla stabilità finanziaria in 6 punti - BoE

C. G.

27/06/2017

La sterlina crolla davanti al report sulla stabilità finanziaria del Regno Unito. Che cosa è emerso dal documento pubblicato dalla Bank of England? La spiegazione in 6 punti.

Sterlina crolla: il report sulla stabilità finanziaria in 6 punti - BoE

La BoE ha pubblicato il report sulla stabilità finanziaria del Regno Unito, influendo sull’andamento di giornata della sterlina inglese.

Il primo aspetto di spicco all’intero del report sulla stabilità finanziaria redatto dalla Bank of England ha riguardato i nuovi requisiti di capitale richiesti dalla BoE alle altre banche del sistema, necessari a proteggersi da nuove crisi finanziarie. La sterlina è crollata dopo la pubblicazione del report mentre il cambio EUR/GBP è schizzato su quota 0,883 (aggiornamento ore 12:40).

Esattamente come previsto dalla maggior parte degli analisti, la BoE ha alzato il CCyB, ossia il buffer aggiuntivo eventuale, il tasso di riserva frazionaria, il che imporrà alle banche di mettere da parte lo 0,5% dei loro asset in capitale per far fronte a crisi finanziarie. In virtù delle odierne pronunce della BoE sul report sulla stabilità finanziaria, le banche britanniche dovranno “risparmiare” altri 11 miliardi di extra capitale per coprire le perdite potenziali in caso di indebolimento dell’economia.

A novembre, ha affermato la BoE nel report sulla stabilità finanziaria, il buffer passerà probabilmente all’1%. La scelta rappresenta una totale inversione di tendenza rispetto a quanto deciso dopo la Brexit. Come ha reagito la sterlina al report sulla stabilità finanziaria del Regno Unito e quali i tratti salienti della conferenza di Mark Carney?

Sterlina: la reazione al report BoE

Non appena la Bank of England ha pubblicato il report sulla stabilità finanziaria del Regno Unito, la sterlina inglese è crollata contro la moneta unica. Nel momento in cui si scrive, infatti, il cambio EUR/GBP sta viaggiando con mezzo punto percentuale di rialzo e sta scambiando su quota 0,8833. A pesare sul cross, però, sono state anche e soprattutto le parole di Mario Draghi che hanno rafforzato la moneta unica a discapito del pound.

(Euro-sterlina dopo il report sulla stabilità della BoE)

BoE: il report sulla stabilità finanziaria in 6 punti

Di seguito i 6 punti centrali del report sulla stabilità finanziaria del Regno Unito pubblicato dalla Bank of England.

  1. Aumento del buffer aggiuntivo eventuale dallo 0,0% allo 0,5%;
  2. valutazione circa la necessità di maggior resilienza sul credito al consumo;
  3. rafforzamento delle misure di prevenzione dell’indebitamento eccessivo da parte dei consumatori e delle famiglie;
  4. pianificato aumento del leverage ratio dal 3,0% al 3,25 per cento delle esposizioni escluse le bancarie centrali;
  5. definizione di un piano di emergenza per mitigare i rischi alla stabilità finanziaria derivanti dal processo Brexit;
  6. rafforzamento del programma sulla cyber-resilienza.

BoE aumenta requisiti di capitale

Secondo Carney, obbligare le banche a risparmiare più capitale, tramite l’aumento del buffer eventuale dallo 0,0% allo 0,5%, proteggerà gli stessi istituti da future perdite derivanti da crisi finanziarie. In conformità con la propria politica il FPC prevede di aumentare il tasso dallo 0,5% all’1% nella prossima riunione di novembre.

Come già accennato in precedenza, e in virtù delle odierne pronunce della BoE relative al report sulla stabilità, le banche britanniche dovranno mettere da parte altri 11 miliardi di extra capitale ma nel caso in cui la situazione economica andrà a deteriorarsi, le banche dovranno tenersi pronte a tagliare ancora come già fatto nel giugno del 2016 dopo la Brexit.

BoE sul credito al consumo

I due maggiori rischi per l’economia, ha tuonato Mark Carney in conferenza, sono rappresentati dalla Brexit e dal credito al consumo: su di essi si concentrerà l’occhio vigile della Bank of England.

Commentando il report sulla stabilità finanziaria del Regno Unito, il governatore della BoE ha fatto notare come i debiti sulle carte di credito e i prestiti personali siano aumentati a dismisura rispetto ai redditi delle famiglie negli ultimi 12 mesi.

Le famiglie sono state incoraggiate a chiedere prestiti dai tassi sulle carte di credito e da mutui a livelli esageratamente bassi. Il problema è che le difficoltà inizieranno a rendersi imponenti quando i tassi di interesse torneranno a salire.

Gli istituti di credito saranno sempre più esposti ai rischi derivanti dall’impennata del credito al consumo per questo la Bank of England ha previsto l’introduzione di misure più restrittive in materia di concessione di prestiti da parte delle banche.

Gli stress test saranno portati avanti proprio per monitorare la delicata situazione e per prevenire un eccesso di indebitamento da parte dei consumatori. Per la BoE il quadro delineato dal report sulla stabilità finanziaria è piuttosto chiaro: il credito al consumo e la Brexit saranno i pericoli principali per l’economia, parola di Mark Carney.

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