Sterlina sotto i riflettori: a che punto siamo con la Brexit?

C. G.

7 Gennaio 2020 - 08:40

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Sterlina inglese sotto i riflettori ancora grazie alla Brexit. A che punto siamo?

Sterlina sotto i riflettori: a che punto siamo con la Brexit?

La sterlina inglese sotto la lente in quella che si rivelerà una nuova settimana campale per la Brexit e, più in generale, per il Regno Unito e l’Unione europea.

Nelle prossime ore infatti il Parlamento britannico tornerà ad esprimersi sul piano di divorzio pensato dal Primo Ministro Boris Johnson, che ha ottenuto una maggioranza più corposa in occasione delle ultime elezioni del 12 dicembre.

Più volte la sterlina inglese è finita sotto i riflettori a causa della Brexit e delle incertezze legate ai rapporti UK-UE. Anche in questo caso, nonostante l’esito del voto appaia ormai scontato, il mercato è tornato ad osservare con attenzione il cambio GBPUSD.

Sterlina inglese attende voto Brexit: cosa aspettarsi?

Il percorso di allontanamento del Regno Unito dall’Unione europea non è mai stato facile. Tutto è iniziato con il referendum del 23 giugno 2016 con il quale il popolo si è espresso in favore della Brexit.

La questione è passata poi nelle mani di Theresa May (ex PM) che ha ripetutamente cercato di far approvare il suo accordo di divorzio. Purtroppo però senza successo.

Da qui la scelta di rassegnare le dimissioni e di passare la palla a Boris Johnson, che comunque non ha certo incontrato minori difficoltà. L’impossibilità riscontrata dal nuovo PM di far approvare un accordo sulla Brexit ha portato alla convocazione di nuove elezioni politiche.

Il conservatore ne è uscito rafforzato cosa che ha giovato non poco alla sterlina inglese. Poco prima di Natale, l’intesa trovata da Johnson è stata approvata in via preliminare con 358 voti favorevoli e 234 contrari.

Il disegno di legge è così passato alla fase successiva del processo parlamentare, la cosiddetta committee stage durante la quale il testo verrà analizzato in dettaglio nei prossimi tre giorni prima di essere inviato alla Camera dei Lord.

Nella giornata di oggi, intanto, i parlamentari discuteranno del periodo di transizione di 11 mesi che scatterà dopo il 31 gennaio. Con esso il Regno Unito cesserà di essere un membro dell’UE, ma continuerà a seguire le norme europee contribuendo comunque al bilancio.

La sterlina inglese continuerà a seguire gli ultimi sviluppi sulla Brexit con attenzione. Ogni mossa verrà attentamente passata al setaccio dal cambio.

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