Le trasformazioni digitali che stanno caratterizzando anche l’ambito valutario possono introdurre nuove tensioni e conflitti in un mondo già devastato da guerre cruente e devastazioni.
Il 2025 ci consegna un pianeta attraversato da fratture profonde: guerre regionali che si allargano, autocrazie che cercano di consolidare il potere sia internamente che nella geopolitica internazionale, tensioni tra blocchi che si dividono mercati e regole. In questo scenario instabile, cresce un’altra frontiera di competizione globale: la supremazia valutaria.
Ancora più inquietante è il fatto che a duellare non siano solo banche centrali e governi, ma anche attori privati con agende proprie. E’ sempre lui il principale protagonista “parallelo”, Donald Trump, con la sua stablecoin personale: un’iniziativa che intreccia politica, identità ideologica e finanza. Ma anche la sua famiglia si sta dando da fare: la World Liberty Financial USD (USD1) si colloca tra le prime 10 stablecoin per capitalizzazione (oltre 2,16 miliardi di USD). In un mondo diviso ed in guerra quali sono i rischi connessi a questa frenetica competizione?
Una doverosa puntualizzazione
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