Sport in zona rossa: cosa si può fare (e quando serve la mascherina)

Antonio Cosenza

13 Marzo 2021 - 09:24

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Mezza Italia passa in zona rossa: ma sono salve le attività sportive e motorie, purché nel rispetto di determinate regole.

Sport in zona rossa: cosa si può fare (e quando serve la mascherina)

Quali sport si possono praticare in zona rossa?

Da lunedì 15 marzo nella maggior parte dell’Italia gli spostamenti saranno limitati: sono dodici, infatti, le Regioni (comprese le Province autonome) in zona rossa, dove tutti gli spostamenti, anche quelli all’interno del Comune, sono vietati se non sussiste alcun motivo di necessità.

Il passaggio in zona rossa incide anche sull’attività motoria e sportiva: si restringe ulteriormente, infatti, l’elenco degli sport che si possono praticare. A tal proposito, ecco un approfondimento su quali sport sono autorizzati quando la Regione è in zona rossa e quali regole bisogna osservare per non rischiare una sanzione: ci sono casi, infatti, in cui è persino obbligatorio indossare la mascherina.

Attività motoria nella zona rossa: cosa si può fare e regole da rispettare

È consentito praticare attività motoria in zona rossa. Ma cosa si intende per attività motoria? È il sito del Ministero della Salute a darci la risposta: nel dettaglio, questo fa riferimento alla descrizione data dall’OMS, secondo cui per “attività fisica” è da intendere “qualunque movimento determinato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un dispendio energetico superiore a quello delle condizioni di riposo”. In questa definizione rientrano sì le attività sportive - delle quali parleremo di seguito - ma anche dei semplici movimenti come camminare, andare in bicicletta (a ritmo blando, una semplice “passeggiata”) e ballare.

L’espressione “attività motoria” è sinonimo di attività fisica, mentre con il termine esercizio fisico è da intendere l’attività fisica in forma “strutturata, pianificata ed eseguita regolarmente”.

Una semplice camminata, quindi, rientra nell’attività motoria, come pure una pedalata in bicicletta (che comunque in determinate circostanze rappresenta attività sportiva, come vedremo di seguito).

Ebbene, tutte le attività motorie sono consentite nella zona rossa, ma solo nel rispetto di due importanti regole:

  • l’attività motoria deve essere svolta all’aperto e in prossimità della propria abitazione. Non c’è più, quindi, il limite dei 200 metri, sta al buon senso della persona non allontanarsi troppo da casa;
  • per lo svolgimento dell’attività motoria è obbligatorio l’utilizzo della mascherina.

Sport nella zona rossa: quali si possono svolgere

Come prima cosa è importante fare la distinzione tra attività sportiva e motoria. La differenza più evidente consiste nel fatto che il connotato principale dell’attività motoria è quello “ludico, sociale e aggregativo”, mentre dell’attività sportiva è quello di tipo “preventivo, di mantenimento e curativo”.

Lo sport comprende “tutte quelle situazioni competitive strutturate e sottoposte a regole ben precise”. Rappresenta “un gioco istituzionalizzato, codificato in modo tale da essere riconosciuto e riconoscibile da tutti per regole e meccanismi, ai quali si fa riferimento per la sua pratica in contesti ufficiali e non ufficiali”.

Ebbene, la zona rossa consente l’attività sportiva solamente quando viene svolta all’aperto e individualmente. Stop, quindi, ad uno degli sport che più si è diffuso durante la pandemia: il padel, mentre possono andare avanti le discipline degli sport equestri. L’equitazione, infatti, è stata individuata come “sport individuale”, quindi si può regolarmente praticare nel rispetto delle regole sul distanziamento sociale.

Si possono praticare, quindi, tutti gli sport individuali: si può fare jogging all’aperto e anche una pedalata in bici è da considerare attività sportiva (e quindi non richiede l’utilizzo della mascherina) quando il ritmo è più sostenuto. Allo stesso tempo è consentito allenarsi a corpo libero, purché appunto in spazi aperti e individualmente.

Ricordiamo, inoltre, che nell’area rossa è consentito svolgere l’attività sportiva esclusivamente all’interno del proprio Comune, dalle 05:00 alle 22:00, mantenendo la distanza interpersonale di due metri. È comunque possibile, nello svolgimento dell’attività sportiva che comporti uno spostamento - come nel caso della corsa o della bicicletta - entrare in un altro Comune, ma solo se “tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza”.

Questo vale per tutti gli sport individuali, consentiti regolarmente anche in zona rossa: jogging e bicicletta i più diffusi, ma è così - ad esempio - anche per trekking, alpinismo, per gli sport acquatici (surf, kitesurf, vela) e il pattinaggio.

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