Spesometro 2017: tutte le istruzioni su scadenza, dati da comunicare e sanzioni per il nuovo adempimento introdotto con il D.L. 193/2016.
Spesometro 2017: arrivano finalmente notizie certe in merito alla scadenza del nuovo adempimento introdotto con il D.L. 193/2016. Con l’approvazione e la conversione del Milleproroghe diventa ufficiale, per il 2017, l’invio semestrale.
A seguito delle ulteriori modifiche allo spesometro 2017 proponiamo di seguito una guida aggiornata a istruzioni, dati da comunicare e alle scadenze previste.
Il nuovo adempimento in materia di Iva è stato al centro dell’attenzione di commercialisti e Governo negli ultimi mesi: lo spesometro 2017, introdotto come adempimento trimestrale, sarà inizialmente semestrale. Con un emendamento al Milleproroghe 2017 è stato infatti previsto che lo ci saranno esclusivamente due scadenze, salvo poi il ritorno a regime delle comunicazioni Iva trimestrali a partire dal 2018.
In merito alle scadenze e alle ultime istruzioni è quindi ufficiale che soltanto per il primo anno le nuove comunicazioni Iva relative alle fatture emesse e ricevute saranno a cadenza semestrale e pertanto la prima scadenza da ricordare è quella del 18 settembre 2017.
In caso di mancato o invio incompleto dei dati da comunicare dello spesometro 2017 è prevista l’applicazione di sanzioni proporzionali alla misura dell’inadempienza.
Di seguito tutte le istruzioni necessarie per il corretto invio dello spesometro 2017, ovvero il dettagli di dati da comunicare, le scadenze e le sanzioni.
Spesometro 2017: tutte le istruzioni su dati da comunicare, scadenza e sanzioni
Sullo spesometro 2017 sembra esser stata fatta finalmente chiarezza: per il momento le istruzioni parlano di un nuovo adempimento Iva a cadenza semestrale, con un invio per il 2017 e uno per il 2018. Diversa sarà invece la situazione a partire dal 2018, quando entrerà a pieno regime lo spesometro trimestrale, con ben quattro invii nel corso dell’anno.
Appurato che lo spesometro 2017 sarà semestrale è bene tenere a mente quelle che sono le istruzioni in merito a dati da comunicare e sanzioni in caso di inadempienza. Ricordiamo che accanto allo spesometro 2017 si inseriscono anche le nuove scadenze delle liquidazioni Iva trimestali per le quali non sono state disposte deroghe: sono previsti già dal 2017 quattro invii all’anno.
Spesometro 2017: scadenze
Per quanto riguarda lo spesometro semestrale, prima di analizzare le istruzioni relative ai dati da comunicare, è bene fare un piccolo resoconto delle scadenze, che per il 2017 saranno così articolate:
- 18 settembre 2017, Spesometro 2017 I semestre 2017;
- 28 febbraio 2018, Spesometro 2017 II semestre 2107.
Oltre al nuovo adempimento, ricordiamo che lo spesometro 2017 annuale - periodo d’imposta 2016 - dovrà essere inviato sempre secondo le canoniche scadenze previste negli anni passati ovvero:
- 10 aprile per i contribuenti IVA mensili;
- 20 aprile per i contribuenti IVA trimestrali.
Le scadenze dello spesometro trimestrale che prenderà invece avvio dal 1° gennaio 2018 saranno le seguenti:
| Trimestre | Scadenza |
| 1° | 31 maggio |
| 2° | 16 settembre |
| 3° | 30 novembre |
| 4° | 28 febbraio anno successivo |
Nel caso di mancato invio dei dati da comunicare entro le scadenze sopra indicate, il D.L. 193/2016 prevede l’applicazione di sanzioni, notevolmente alleggerite rispetto a quanto previsto all’origine dal D.L. 193/2016.
Andiamo per gradi e vediamo prima le istruzioni in merito ai dati da comunicare con lo spesometro 2017 e, successivamente, le sanzioni applicate in caso di mancato adempimento.
Spesometro 2017: dati da comunicare
Tra le istruzioni fondamentali dello spesometro 2017 è importante analizzare quelli che sono i dati da comunicare.
I dati minimi che dovranno essere trasmessi con lo spesometro 2017 sono i seguenti, riferiti ad ogni singola operazione:
- dati identificativi dei soggetti dell’operazione;
- data e numero della fattura;
- base imponibile;
- aliquota applicata;
- imposta;
- tipologia dell’operazione.
I dati dovranno essere trasmessi telematicamente entro l’ultimo giorno del 2° mese successivo ad ogni trimestre e in relazione all’ultimo trimestre, la trasmissione va effettuata entro l’ultimo giorno del mese di febbraio. Ricordiamo ancora una volta che lo spesometro per il 2017 sarà invece semestrale.
Spesometro 2017: sanzioni
Per chi non rispetterà l’obbligo di invio delle nuove comunicazioni Iva semestrali - trimestrali è prevista l’applicazione di sanzioni, notevolmente alleggerite dagli emendamenti presentati in Commissione alla Camera dal deputato Paolo Petrini del Partito Democratico.
Si tratta, nel dettaglio, delle seguenti sanzioni:
- per l’omessa/errata trasmissione dei dati delle fatture emesse e ricevute è prevista una sanzione di 2 euro per ogni fattura, con un massimo di 1.000 euro per ciascun trimestre;
- per l’omessa, incompleta o infedele comunicazione delle liquidazioni periodiche la sanzione va da 500 a 2.000 euro.
Non sono obbligati alla comunicazione sulle liquidazioni periodiche Iva i soggetti passivi non obbligati allo spesometro annuale o alle liquidazioni periodiche, ovvero i contribuenti titolari di partita iva che si trovano nel regime dei contribuenti minimi e forfettari.
Proprio in questi giorni l’Agenzia delle Entrate ha specificato che l’obbligo dello spesometro 2017 riguarda anche gli enti locali, relativamente alle fatture emesse e delle note di variazione che non sono state trasmesse tramite fatturazione elettronica tramite il Sistema di Interscambio.
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