Sondaggio nuovo governo: un plebiscito per il No alla fiducia

Alessandro Cipolla

9 Settembre 2019 - 09:17

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I risultati del nostro sondaggio sul dare o meno la fiducia al nuovo governo M5S-PD: per il 75,1% dei nostri lettori il Conte bis non deve avere il via libera da parte del Parlamento.

Sondaggio nuovo governo: un plebiscito per il No alla fiducia

Questa fiducia al governo Conte bisnon s’ha da dare”. Parafrasando la celebre frase del Manzoni, si può perfettamente sintetizzare quello che è stato il responso del nostro sondaggio sul nuovo esecutivo giallorosso, una indagine questa che non ha valore scientifico ma soltanto fortemente indicativo visti anche i quasi 25.000 lettori (24.961 per l’esattezza) che hanno partecipato.

Nel sondaggio il No alla fiducia ha fatto registrare una vittoria netta con il 75,1% dei voti, mentre il non è andato oltre il 24,1% con lo 0,5% dei partecipanti che invece ha scelto di non indicare nessuna preferenza.

Qui la nostra Infografica sul programma di governo del Conte bis

Una percentuale questa del No quasi bulgara, che arriva proprio mentre il governo Conte bis si appresta ad affrontare il doppio voto di fiducia prima alla Camera e poi al Senato per avere il definitivo via libera.

Se a Montecitorio Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Liberi e Uguali possono contare su una solida maggioranza, a Palazzo Madama invece il rischio di alcuni franchi tiratori pentastellati non fa di certo dormire sonni tranquilli al premier Giuseppe Conte.

Sondaggio nuovo governo: vince il No alla fiducia

Che questo nuovo governo M5S-PD-LeU sia nato sotto l’insegna delle polemiche è cosa nota, visto che si è trattato di una sorta di “ribaltone” provocato però dall’azzardo politico di Matteo Salvini che ha voluto rompere l’alleanza gialloverde, ma una vittoria così netta del No nel nostro sondaggio sul votare o meno la fiducia è un risultato che era difficilmente prevedibile.

  • alla fiducia - 24,4% (6.082 voti)
  • No alla fiducia - 75,1% (18.748 voti)
  • Non risponde - 0,5% (131 voti)
  • Totale voti : 24.961

Con ogni probabilità si sono espressi contro la fiducia all’esecutivo giallorosso non solo l’intero elettorato di centrodestra, ma anche buona parte di quello del Movimento 5 Stelle (nonostante il disco verde arrivato da Rousseau) e del centrosinistra.

Del resto non mancheranno le difficoltà che il Conte bis sarà chiamato ad affrontare anche nell’immediato. Naturalmente per prima cosa ci sarà la doppia fiducia che dovrà essere incassata in Parlamento.

Come detto, se alla Camera non dovrebbero esserci problemi al Senato invece i giallorossi sono appesi al voto delle Autonomie e parte del Gruppo Misto, anche se un parere contrario da parte dei senatori 5 Stelle contrari all’alleanza con il Partito Democratico potrebbe a prescindere rimettere tutto in discussione.

Superato lo scoglio della fiducia, ci sarà poi l’autentica montagna della legge di Bilancio che dovrà essere scalata. Inutile dire che il percorso sarà più che ripido, viste le clausole di salvaguardia da 23,1 miliardi che dovranno essere sterilizzate per evitare l’aumento dell’Iva, anche se da Palazzo Tesoro negli ultimi giorni sta iniziando a filtrare un certo ottimismo.

Lo spread in forte calo e il maggiore appeal di un governo giallorosso a Bruxelles rispetto a uno gialloverde, potrebbero garantire risparmi miliardari e flessibilità nella spesa così da permettere di non realizzare una manovra “lacrime e sangue”.

Visti però i tanti soldi che dovranno essere messi sul tavolo, specie se poi si vorrà intervenire anche nel mondo del lavoro (salario minimo e taglio del cuneo fiscale per i lavoratori), sarà comunque inevitabile una profonda revisione delle agevolazioni fiscali e una seria spending review.

Leggi anche Come troverà il governo i soldi per evitare l’aumento dell’Iva?

Il governo Conte bis sarà quindi chiamato a superare questo pericoloso pantano in cui è precipitato il nostro paese, vincendo anche quello che sembrerebbe essere lo scetticismo degli italiani in merito al nuovo esecutivo come sarebbe emerso in maniera chiara dall’esito del nostro sondaggio.

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