Sondaggi politici referendum 2016: il No è avanti, ma dopo Trump e la Brexit conviene fidarsi?

Simone Micocci

09/11/2016

Sondaggi sul referendum costituzionale, intenzioni di voto sul Sì e il No: conviene fidarsi? Dopo la Brexit e le elezioni USA 2016, anche Matteo Renzi torna a sperare per il risultato del referendum.

Sondaggi politici referendum 2016: il No è avanti, ma dopo Trump e la Brexit conviene fidarsi?

Sondaggi referendum 2016: la maggior parte degli aventi diritto hanno dichiarato che voteranno No al prossimo referendum sulla riforma costituzionale.

Eppure, dopo i risultati delle elezioni USA che hanno decretato Donald Trump come nuovo presidente, c’è chi comincia a dubitare della credibilità dei sondaggi politici.

Infatti, dopo quanto successo con la Brexit, anche i sondaggi politici USA hanno dimostrato di aver sbagliato. La maggior parte delle rilevazioni, infatti, davano Hillary Clinton in vantaggio ma alla fine è andata diversamente.

A quanto pare l’attacco che Trump alla vigilia del voto ha rivolto ai sondaggi politici non era completamente insensato. Il nuovo Presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che, secondo lui, la maggior parte dei sondaggi politici sono “truccati” perché molte volte le persone non vengono neppure intervistate.

Sarà così anche per i sondaggi politici sul referendum costituzionale? Nonostante il No sia in vantaggio sarà il Sì a vincere? Per scoprirlo facciamo una panoramica sui risultati dei sondaggi sul referendum costituzionale analizzando le intenzioni di voto degli italiani sul sì e il No al referendum del 4 dicembre 2016.

Sondaggi politici sul referendum costituzionale: dicono la verità?

Continua il testa a testa tra il e il No, come rilevato dai sondaggi politici sul referendum del 4 dicembre 2016. In questi giorni c’è molto interesse sui sondaggi per il referendum costituzionale ed è per questo che diversi istituti di statistica stanno analizzando le intenzioni di voto degli italiani così da capire le probabilità di vittoria del Sì e del No.

L’interesse per i sondaggi sul referendum è persino aumentato in questi giorni, dopo che Matteo Renzi nel corso della Leopolda 2016 ha confermato che nel caso vincesse il No potrebbe dimettersi. Dal risultato del referendum costituzionale in programma il 4 dicembre, quindi, non dipendono solamente le sorti del Parlamento, ma anche quelle politiche del nostro Paese poiché in caso di vittoria del No ci potrebbero essere delle elezioni anticipate.

Chi è in vantaggio tra il Sì e il No? Tutti i sondaggi sul referendum sono concordi nel decretare il No come potenziale vincitore. Infatti, se si votasse oggi la maggioranza degli italiani sceglierebbe di bocciare il testo della riforma costituzionale.

Il vantaggio comunque non è irrecuperabile e tutto dipenderà da cosa sceglieranno di fare gli indecisi, ovvero coloro che ad oggi non sanno ancora se votare per il Sì o per il No.

Inoltre bisogna considerare che nei sondaggi sul referendum potrebbero esserci dei margini di errore, come dimostrato dalle elezioni americane e dalla Brexit, quindi la partita è ancora tutta da giocare.

Dopo aver fatto le dovute premesse, vediamo una panoramica dei sondaggi sul referendum condotti da diversi istituti di statistica, come Demopolis, Index, Winpool e Blogmeter.

Sondaggi referendum 2016: intenzioni di voto secondo Demopolis

Fino a qualche settimana fa nei sondaggi Demopolis il Sì era davanti al No. In questi giorni però anche Demopolis si è allineato agli altri sondaggi, certificando il vantaggio del No. Nel dettaglio, il No risulta al 50,5%, mentre il Sì è sceso al 49,5%.

Uno scarto minimo che ci fa capire come il risultato del referendum non è ancora scontato.

Sondaggi referendum 2016: intenzioni di voto secondo Index

Lo scorso 3 novembre 2016, Index ha condotto dei sondaggi sul referendum costituzionale rilevando le intenzioni di voto degli italiani sul Sì e il No. Anche qui il fronte di coloro che bocciano la riforma è più ampio, poiché il No si attesta al 51,8%, mentre il Sì è fermo al 48,2%.

Il numero degli indecisi, secondo Index, è al 19%.

Sondaggi politici referendum 2016: intenzioni di voto secondo Winpoll e Tecné

Anche l’Istituto Winpoll ha certificato il vantaggio del No nei confronti del Sì. Infatti, tra chi ha già deciso per cosa votare il prossimo 4 dicembre, il 52,5% ha dichiarato che opterà per il No, mentre solo il 47,5% è favorevole alla riforma del Parlamento.

Per Tecnè, invece, in un sondaggio sul referendum datato 1°novembre 2016, il vantaggio del No nei confronti del Sì è più ampio. Se si votasse oggi il No otterrebbe il 52,9% dei voti, il Sì il 47,1%.

Sondaggi politici referendum 2016: intenzioni di voto secondo Emg

Emg, Istituto di Statistica che ogni lunedì pubblica dei sondaggi sul referendum durante l’edizione serale del Tg La7 ha rilevato una percentuale ancora molto alta di indecisi, pari al 26,9%. Gli astenuti, invece, dovrebbero essere circa il 40% degli aventi diritto.

Anche qui il No è davanti, ma nelle ultime settimane il Sì ha parzialmente recuperato il suo svantaggio. Nel dettaglio, quando manca circa un mese alla data del referendum, il No è al 38,3%, mentre il Sì è al 34,8%.

Sondaggi politici referendum 2016: intenzioni di voto secondo Blogmeter

Blogmeter è una società di social media intelligence che ha esaminato tutti i messaggi che parlano di referendum tra quelli pubblicati in rete dagli utenti. In totale, nel periodo che va dal 24 settembre al 2 novembre, sono stati postati più di un milione e mezzo di messaggi da 373mila utenti.

Tra gli utenti che in rete parlano di referendum, il 63,7% è contrario alla riforma, mentre solo il 34% ha manifestato una propensione per il Sì.

In realtà questo si potrebbe spiegare con il fatto che chi voterà No sta conducendo una campagna elettorale molto intensa sui social con l’obiettivo di convincere il maggior numero di elettori. La maggioranza di coloro che voteranno Sì, invece, sembra essere più moderata e meno incline a pubblicare un proprio pensiero sui social network.

Sondaggi politici referendum 2016: le rilevazioni di Forexinfo.it

Come abbiamo appena visto, i sondaggi politici sul referendum danno il No in netto vantaggio sul Sì. Ma sarà veramente così oppure tutti i sondaggi sono truccati come dichiarato dal nuovo Presidente degli Stati Uniti?

Non possiamo dirlo, ma potrebbe anche essere che i sondaggi non ci “dicano tutto”. Ad esempio, anche noi di Forexinfo.it nelle scorse settimane abbiamo lanciato un sondaggio sul referendum e il risultato è totalmente diverso da quelli visti fino adesso.

Clicca qui partecipare al nostro sondaggio sul referendum costituzionale

Il sondaggio è ancora aperto, quindi se non lo avete già fatto vi consigliamo di votare. Al momento abbiamo raccolto circa 14mila voti e il risultato è sorprendente: infatti, il Sì è al 48%, seguito dal Sì con il 46%. Il 5% dei nostri lettori, invece, non sa ancora se voterà Sì o No il prossimo 4 dicembre 2016, mentre solo l’1% si asterrà dal voto.

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