Soldo, indagine della Procura di Parma: la società sarebbe stata utilizzata per delle truffe

Redazione

20/10/2022

02/12/2022 - 15:04

condividi

I vertici di Soldo Finance Service sarebbero indagati dalla Procura di Parma: per gli inquirenti la società non avrebbe svolto delle verifiche favorendo delle truffe online.

Soldo, indagine della Procura di Parma: la società sarebbe stata utilizzata per delle truffe

I vertici di Soldo Finance Service, un istituto di moneta elettronica e di emissione di carte di pagamento ricaricabili con sede in Irlanda, sarebbero indagati dalla Procura di Parma con l’ipotesi di ostacolo alle funzioni dell’autorità di vigilanza, abusiva emissione di moneta elettronica e abusiva attività di prestazione di servizi di pagamento.

Stando a quanto si apprende, il gip di Parma avrebbe disposto il sequestro preventivo dei conti correnti dell’azienda nel nostro Paese. In totale sarebbero cinque le persone iscritte nel registro degli indagati, tra cui i vertici di Soldo.

L’operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza, con le indagini che si sono concentrate su delle truffe condotte tramite delle carte ricaricabili, attivate proprio da Soldo. Da qui l’accusa di non aver svolto le adeguate verifiche.

Truffe online: le indagini

Come ha ricostruito la Procura di Parma, le indagini sono partite a seguito di diverse querele per truffa provenienti da diverse parti d’Italia: a insospettire gli inquirenti è stata la ricorrenza dei alcuni conti bancari, accesi presso la filiale di un istituto di credito di Parma, dove venivano effettuati i versamenti di denaro.

Sono stati fatti così gli esempi di alcune di queste presunte truffe: una autovettura acquistata per 15.400 euro e poi mai ritirata in quanto il venditore non è risultato essere più rintracciabile, oppure 150 euro per un misuratore glicemico anche in questo caso mai recapitato.

In totale sono circa una sessantina le denunce pervenute in Procura, ma al momento non sarebbero stati ancora identificati gli autori materiali delle truffe visto che in sede di registrazione online dei clienti non sarebbero stati verificati i dati anagrafici inseriti. Alcuni conti invece sarebbero stati aperti a nome di persone che in precedenza avrebbero denunciato il furto o lo smarrimento dei propri documenti.

Da qui le accuse a Soldo, con le truffe che secondo la Procura di Parma sarebbero state conseguenti alla mancanza di un’attività di adeguata verifica della clientela.

Argomenti

# Reato
# Truffa

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO