Soldi in prestito da amici e parenti, le 6 regole da conoscere assolutamente

Patrizia Del Pidio

10 Ottobre 2023 - 15:47

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Quando si ricevono soldi in prestito da amici o parenti è bene sapere che anche il prestito informale segue delle regole ed è soggetto a procedimenti legali. Chiariamo alcuni aspetti fondamentali.

Soldi in prestito da amici e parenti, le 6 regole da conoscere assolutamente

Ingenuamente si può pensare che ricevere soldi in prestito da amici o parenti non rappresenti un contratto. Si può presumere che, essendo un prestito informale, non ci siano effetti giuridici tra le parti e che l’Agenzia delle Entrate non possa procedere ad accertamenti fiscali. Purtroppo questo è l’errore che commettono tutti coloro che ricevono soldi in prestito da amici o parenti.

Proprio per questo quando si ricevono soldi in prestito è bene informarsi prima per evitare, in seguito, problemi legali. In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su alcuni aspetti che troppo spesso non si prendono in considerazione quando di riceve un prestito da un familiare o da un amico per capire come tutelarsi e come mettersi in regola su ogni posizione.

Il prestito può essere scritto ma anche no

Con la consegna del denaro il prestito si perfeziona. Non c’è bisogno, quindi, che ci sia un atto scritto a prevederlo. Lo scambio di denaro può essere effettuato anche con un accordo a voce senza che questo faccia venire meno tutte le conseguenza che un prestito presume.

Se si desidera, per maggiore sicurezza, procedere con un atto scritto, questo può essere fatto anche solo con una scrittura privata. Nell’atto scritto, tra l’altro si può specificare l’importo prestato, gli interessi previsti e il termine entro il quale le somme vanno restituite. Questa scrittura privata non necessita di registrazione per essere valida.
In ogni caso, anche senza scrittura privata il prestito è perfezionato nel momento che chi cede il denaro lo passa a chi lo riceve.

Il prestito può essere fatto passare per una donazione?

Se non c’è un contratto scritto, ma solo un accordo verbale, chi riceve la somma potrebbe anche affermare che lo scambio di denaro era frutto di una donazione e che, quindi, non è necessaria la restituzione. La Cassazione a tal proposito, però , ha chiarito che è il debitore a dover dimostrare che si trattava di una donazione. In mancanza di una prova in tal senso, lo scambio di denaro si configura come prestito e proprio per questo le somme vanno restituite.

Prestito gratuito o gravato da interessi?

Se il prestito è erogata da amici o parenti si dà per scontato che non vogliano indietro, oltre alle somme prestate, anche gli interessi maturati. In mancanza di una prova che dimostri che siano stati presi accordi affinché il prestito fosse gratuito, va considerato sempre come fruttifero e, quindi, chi lo riceve deve corrispondere anche gli interessi.

Se nell’atto scritto non sono stati specificati gli interessi da corrispondere saranno applicati quelli legali del momento. Se si tratta di un prestito gratuito, quindi, è sempre bene procurarsi una prova scritta della cosa, in caso di mancanza di prove, infatti, il prestito è sempre considerato fruttifero.

Cosa accade se il prestito non è restituito?

Se il prestito non viene restituito nei termini concordati all’erogazione, chi ha ceduto il denaro può pretendere i cosiddetti interessi moratori, una sorta di penale per i pagamenti oltre i termini. I termini degli interessi moratori, però devono sempre essere indicati in un contratto scritto in caso contrario non si potrà applicare alcuna penale.

Accertamenti fiscali sul prestito ricevuto

Se il prestito è di importo inferiore a 5.000 euro (limite attuale per gli scambi in contante) può essere concesso anche in contanti. In caso contrario le somme dovranno essere trasferite sul conto corrente di chi riceve il prestito.

Se la movimentazione bancaria è di un certo peso, può generare un accertamento fiscale perché ogni accredito che si riceve sul conto corrente si presume sia reddito imponibile e va tassato. Per evitare che l’Agenzia delle Entrate tassi il prestito bisogna fare molta attenzione e fornire le necessarie prove che si tratti di un prestito (in questo caso la prova scritta sarebbe l’ideale). Per ovviare al problema, però, si può anche fare in modo di specificare nella causale dell’assegno o del versamento che si tratta di un prestito.

In quanto tempo va restituito il prestito

Si torna al discorso iniziale del contratto scritto: se in esso sono stati stabiliti dei termini chi riceve le somme è tenuto a rispettare questi termini. Ma se non sono state fissate date per la restituzione questa deve avvenire non appena chi ha effettuato il prestito ne chiede la restituzione.

Se il debitore è impossibilitato a restituire l’intera somma immediatamente può rivolgersi al giudice che fisserà dei termini ragionevoli anche sulla base degli importi e delle circostanze.

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