Come ricaricare correttamente lo smartphone

Pasquale Conte

25 Ottobre 2025 - 16:42

Sai come ricaricare correttamente lo smartphone? Ecco alcuni trucchi e consigli da seguire per non danneggiare la batteria e allungare l’autonomia.

Come ricaricare correttamente lo smartphone

Caricare lo smartphone, almeno all’apparenza, è un’azione semplice: basta prendere il caricabatterie, collegarlo a una presa di corrente e poi inserire il cavo USB nell’ingresso del telefono. In realtà, dietro questi veloci passaggi c’è un mondo da conoscere.

Nonostante le grandi aziende tech abbiano implementato sistemi per la salvaguardia della batteria e per poter prolungare l’autonomia del dispositivo, esistono alcuni consigli utili e soluzioni da applicare per un risultato migliore.

Non li conosci tutti? Noti che il tuo telefono inizia a dare problemi? Ecco allora una guida su come ricaricare correttamente la batteria del tuo smartphone.

Scegli il giusto caricabatterie

Per prima cosa, è sempre importante utilizzare il giusto caricabatterie per la ricarica del telefono. Di base, quando si acquista un nuovo dispositivo, nella confezione è presente un cavo USB per lo scambio dei dati. Da qualche anno, le aziende hanno deciso di rimuovere l’alimentatore dalla scatola, ma quasi sicuramente ne hai già uno in casa.

Assicurati di utilizzare accessori originali, così che il flusso di energia elettrica sia bilanciato e controllato in ogni momento. Si evitano così surriscaldamenti o sovraccarichi che potrebbero portare, soprattutto nel lungo termine, a danni permanenti per le specifiche interne dello smartphone.

Qualora il caricatore originale dovesse rompersi e cerchi un modo per risparmiare, ci sono tante aziende di terze parti che propongono i loro caricatori a prezzi più convenienti. In ogni caso, cercane sempre uno di qualità e con lo stesso amperaggio previsto dalla batteria, accertandoti quindi che sia compatibili.

Optare per il solo risparmio, magari acquistando un caricatore che costa 10 euro, può tradursi in spese assai più pesanti di riparazione già dopo qualche mese di utilizzo.

Mantieni la giusta percentuale

Questa è una regola che negli anni è diventata fondamentale da rispettare, soprattutto per via dei materiali utilizzati nella realizzazione delle batterie. Scordati un telefono al 100% di autonomia o al di sotto del 20%: la percentuale ideale è tra il 20 e l’80%.

Come rivelato più volte da esperti del settore e dalle aziende stesse, le ricariche parziali sono il più delle volte preferibili rispetto a un ciclo completo dallo 0 al 100%.

Questo perché il telefono viene sottoposto a uno sforzo minore, in quanto non c’è né un sotto né un sovraccarico della cella interna dello smartphone.

Ottimizza le impostazioni

Come anticipato nei capitoli precedenti, le aziende produttrici di smartphone hanno lavorato negli anni a sistemi interni per preservare e salvaguardare l’autonomia dei dispositivi lanciati sul mercato.

Sia Android sia iOS dispongono oggi di funzioni integrate che dovresti pensare di attivare subito per gestire la ricarica in modo ottimale ed evitare così danni nel breve e nel lungo termine.

Da Android, ti consigliamo di andare in Impostazioni, scorrere fino alla sezione dedicata alla batteria e poi attivare “Ricarica Adattiva”. Si tratta di uno strumento utile per rallentare la ricarica oltre l’80%, così che non ci siano scarichi eccessivi di energia.

Da iPhone, invece, l’impostazione che ti serve è la “Ricarica della batteria ottimizzata”. Anche in questo caso, la puoi attivare andando in Impostazioni > Batteria e poi individuando la voce apposita.

Evita la ricarica notturna

Quante volte ti è capitato di arrivare la sera con il telefono quasi completamente scarico e di attaccarlo al caricatore prima di andare a letto, per lasciarlo tutta la notte sotto carica e staccarlo la mattina al 100%? Questo è uno degli errori più comuni e, al tempo stesso, più gravi.

Soprattutto se hai un telefono più datato, sottoponi la batteria a una pressione che provoca danni ingenti già dopo qualche settimana. Questo perché, una volta raggiunto il 100% di autonomia, lo smartphone continua a ricaricarsi e sottopone a sforzi la cella.

I dispositivi più recenti hanno funzioni interne che bloccano lo scambio di energia elettrica una volta raggiunto l’80 o il 100%. Ma in ogni caso, è un’alternativa preferibile ricaricarlo anche per brevi sessioni durante il giorno.

Evita il surriscaldamento

Il surriscaldamento dei dispositivi è una delle cause principali di malfunzionamento. E in questo senso, la ricarica della batteria può rappresentare il movente maggiore di un innalzamento improvviso ed eccessivo della temperatura.

Cosa fare quindi? Il calore è uno dei principali nemici della batteria, ecco perché dovresti collegare il cellulare a una presa solo in ambienti freschi (tra i 15 e i 25 gradi), evitando la luce diretta del sole.

Per aiutarti, puoi pensare di togliere la cover protettiva. In questo modo, garantisci una miglior dissipazione del calore.

Non usare il telefono in carica

Direttamente collegato al capitolo precedente, non usare il telefono durante la ricarica è un altro modo per evitare un innalzamento eccessivo della temperatura.

In particolare per attività intense come i giochi, il telefono si trova a consumare quantità ingenti di autonomia e a ricevere al tempo stesso energia dal caricabatteria. Questo flusso continuo di scambio provoca immediatamente un aumento della temperatura, con possibile degrado della cella.

Attacca prima il caricabatterie

Il cavo va collegato prima al caricabatterie o al telefono? Questa è una delle domande che gli utenti si pongono più spesso, e la risposta è in realtà più ovvia di quanto ci si possa immaginare.

Per evitare picchi di tensione, infatti, il suggerimento è di inserire prima il cavo nel caricabatterie e poi nella porta del telefono. In questo modo, all’inserimento della presa si evita un carico sopra il limite di energia.

Questo ovviamente non provoca problemi immediati al dispositivo, ma se diventa un’abitudine giornaliera potrebbe contribuire all’usura della batteria.

Fai ricariche frequenti

Un falso mito da sfatare è quello secondo cui ricariche brevi e frequenti possano provocare danni al telefono. In realtà non è così, ma anzi è preferibile come opzione rispetto al ciclo completo dallo 0 al 100%.

Se devi uscire di casa e sai già che ti servirà lo smartphone tutto il giorno, o anche solo se sei in ufficio e la batteria ti sta abbandonando prima di un importante meeting, puoi pensare di collegare lo smartphone alla corrente per qualche minuto.

Grazie ai più recenti standard introdotti dalle grandi aziende e alle impostazioni interne dei software, le ricariche veloci non provocano danni alla batteria, ma anzi contribuiscono a prolungarne la durata senza intaccare l’integrità della cella stessa.

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