Sindaco d’Italia, chi è e cosa significa: le ragioni della proposta lanciata da Matteo Renzi

Giorgia Bonamoneta

17/08/2022

18/08/2022 - 12:27

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Matteo Renzi, nel programma del Terzo polo, propone l’elezione diretta del Sindaco d’Italia. Cos’è e cosa significa.

Sindaco d’Italia, chi è e cosa significa: le ragioni della proposta lanciata da Matteo Renzi

Il leader d’Italia Viva ha annunciato il programma elettorale del Terzo polo, al cui interno esiste una proposta per eleggere direttamente il “Sindaco d’Italia”. Secondo Matteo Renzi è giusto che i cittadini scelgano con l’elezione diretta del cosiddetto “Sindaco d’Italia” il presidente del Consiglio. Nella proposta presente sul sito di Italia Viva, accompagnata da una petizione che ha raggiunto e superato le 11mila firme, si legge che «l’Italia non può restare ancora ferma bloccata dei litigi quotidiani dei partiti», e «le sfide del futuro richiedono un Paese capace di decidere». Da qui la proposta di far eleggere direttamente dagli italiani il Sindaco d’Italia.

La proposta di un Sindaco d’Italia non è nuova e il leader di Italia Viva lo aveva proposto già in passato, definendolo «l’unico modo per uscire dalla melma del litigio quotidiano». Ancora prima l’espressione era utilizzata nei primi anni ’90 in una fase di profonda sfiducia verso le forze politiche. Fu anche accolta con un certo favore da parte dei cittadini.

Questo tipo di approccio di elezione diretta è lo stesso che oggi viene auspicato per il presidente della Repubblica. Cerchiamo quindi di capire chi è il cosiddetto Sindaco d’Italia, che ruolo avrebbe e perché è stato proposto da Renzi.

La proposta del Terzo polo: chi è e cosa significa eleggere il Sindaco d’Italia

Ma cosa significa Sindaco d’Italia? Secondo la proposta del Terzo polo, composto da Italia Viva e Azione, il presidente del Consiglio dovrebbe essere eletto con lo stesso meccanismo delle elezioni amministrative per il Sindaco. Da qui l’idea di definire le elezioni non come l’elezione di una coalizione o di un partito di maggioranza, ma l’elezione di un singolo politico che rappresenti appunto il cosiddetto “Sindaco d’Italia”.

Una volta eletto il Sindaco d’Italia questo svolgerebbe le funzioni del presidente del Consiglio, in teoria senza litigare con gli altri partiti e gestendo con maggior equilibrio il Governo. Al momento la proposta si accompagna a una serie di iniziative popolari come la detassazione e l’impegno verso il lavoro, i giovani e le pensioni, oltre che la giustizia.

Le ragioni della proposta lanciata da Matteo Renzi

Nel programma elettorale e nel testo della petizione si legge che l’Italia ha bisogno di bloccare i litigi quotidiani dei partiti. «I cittadini hanno votato per partiti che hanno visto i propri rappresentanti - tutti - allearsi con forze politiche radicalmente diverse» e questo, secondo Renzi, rischia di minare la credibilità delle istituzioni e la fiducia verso la politica.

«Con le regole di oggi, tuttavia, nessuno può governare da solo», si legge ancora. «Per questo chiediamo a tutti di firmare la petizione per eleggere direttamente il presidente del Consiglio dei ministri con una modifica costituzionale che ci auguriamo possa coinvolgere tutte le forze politiche».

Matteo Renzi, intervistato in merito, ha dichiarato che: «Il meccanismo per l’elezione del Sindaco a me piace perché è semplice e i cittadini già sanno come funziona: al primo giro si vota il candidato preferito, poi al ballottaggio si vota quello che dispiace di meno perché magari il tuo candidato non ce l’ha fatta a superare il primo turno». E «questa», ha sottolineato ancora Renzi, «è la democrazia che funziona».

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