Simulazione di un attacco nucleare: la Corea del Nord avverte Stati Uniti dei rischi

Giorgia Bonamoneta

3 Settembre 2023 - 11:16

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La Corea del Nord si prende il titolo di protettrice della pace e mostra i muscoli. In una simulazione con testate nucleari come ai nemici cosa accadrebbe. Ecco cos’è successo.

Simulazione di un attacco nucleare: la Corea del Nord avverte Stati Uniti dei rischi

La Corea del Nord diventa paladina della pace e della stabilità globale o almeno così dice. Nella mattinata di domenica 3 settembre il Paese ha confermato di aver simulato un attacco missilistico di tipo nucleare con lo scopo di avvertire i nemici, antagonisti impliciti (ma neanche troppo) Stati Uniti e Corea del Sud, del pericolo di una guerra nucleare. La simulazione è avvenuta nelle prime ore di sabato (verso le 04:00 del mattino), quando il Paese ha lanciato missili da crociera, alcuni dotati di finte testate nucleari, verso il mare del Sud.

A raccontare la vicenda, il giorno seguente, è stata l’agenzia di stampa nazionale, la Kcna. Questa ha descritto l’esercitazione come una “simulazione di un attacco nucleare tattico”. Lo scopo era quello di “avvertire i nemici dell’effettivo pericolo di una guerra nucleare”.

L’agenzia di stampa, per descrivere la necessità di questa simulazione, usa termini accusatori nei confronti di Stati Uniti e Corea del Sud, descrivendo le esercitazioni militari congiunte tra i due Paesi come conseguenza di un’isteria nei fronti della situazione globale.

Esercitazione nucleare: testate finte, missili veri

La simulazione della Corea del Nord è stata condotta all’alba di sabato 2 settembre (la Corea del Sud è riuscita a immortalare i missili in volo), ma la notizia è giunta ai media locali, e in seguito internazionali solo domenica mattina. Dal resoconto della simulazione si sa che mattinata sono stati sparati due missili da crociera strategici a lungo raggio con finte testate nucleari. La simulazione è stata organizzata in risposta all’esercitazione militare tra Stati Uniti e Corea del Sud.

L’ok è arrivato dalla Commissione militare nordcoreana con un ordine scritto di esecuzione, che a detta di Kcna sottolineava l’importanza dell’esercitazione nordcoreana in risposta alle esercitazioni USA e della Repubblica di Corea.

Com’è andata la simulazione? Il resoconto secondo Kcna

L’agenzia di stampa nordcoreana, che risponde direttamente al regime di Kim Jong-un, ha dichiarato che l’esercitazione svolta dalla sottounità missilistica è stata un successo. La missione richiedeva:

Una simulazione di attacco nucleare, assicurandosi che i missili volassero lungo la traccia di volo del modello ’8’ simulando la distanza di 1.500 chilometri (circa 1 miglio) rispettivamente per 7,672-7,681 secondi e che le testate esplodessero a un’altitudine preimpostata di 150 metri sopra l’isola bersaglio.

La simulazione serve a raccontare e a mettere in guardia i nemici, intesi come Stati Uniti e Corea del Sud, sulla forza nucleare della Corea del Nord. Secondo quanto riportato da Kcna la simulazione aveva lo scopo di scoraggiare una guerra nucleare e preservare pace e stabilità.

Simulazione come risposta a esercitazione Stati Uniti e Corea del Sud

La simulazione di attacco nucleare da parte della Corea del Nord arriva in risposta alle esercitazioni militari congiunte tra Stati Uniti e Corea del Sud. Queste esercitazioni sono viste come provocazioni tanto dalla Corea del Nord, quanto dalla Cina. Provocazioni anche in merito alle dichiarazioni, perché secondo i comandanti delle due forze militari di Stati Uniti e Corea del Sud le esercitazioni avrebbero dimostrato qual è “l’alleanza militare più forte del mondo”.

Per la Corea del Nord queste esercitazioni, che nello specifico simulavano un contrattacco a delle forze di invasione, rappresentano l’incoscienza e la natura pericolosa dell’isteria degli Stati Uniti (definiti traditori) e i criminali della Repubblica di Corea (Corea del Sud). Atteggiamenti che, secondo la Corea del Nord, non hanno precedenti nella storia.

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