Si possono portare a casa gli avanzi del ristorante?

Ilena D’Errico

26 Agosto 2023 - 23:54

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Si possono portare a casa gli avanzi del ristorante? Ecco cosa stabilisce la legge in proposito e quali sono i limiti di cui tenere conto.

Si possono portare a casa gli avanzi del ristorante?

In diversi paesi le doggy bag sono una vera e propria abitudine, originariamente destinata agli animali domestici ma ad oggi utilizzata per lo più dalle persone. Un vero e proprio antidoto allo spreco alimentare, ma anche allo spreco di soldi. Eppure, in Italia la pratica di portar via gli avanzi dal ristorante è ancora bistrattata, da alcuni perfino giudicata come volgare, tanto che la questione è stata affrontata anche nelle aule di tribunale.

Di fatto, è capitato che alcuni ristoratori protestassero contro questa richiesta oppure che addebitassero un costo aggiuntivo. Ma quindi si possono portare a casa gli avanzi del ristorante? Ecco cosa afferma la legge.

Si possono portare a casa gli avanzi del ristorante?

In linea di principio, nessuna norma vieta ai clienti di portare a casa gli avanzi non consumati al ristorante, fintanto che si tratta di pietanze già pagate. La regola è piuttosto intuitiva e non necessita di spiegazioni, ma solo finché non viene leso alcun diritto dei ristoratori.

È doveroso citare la sentenza n. 29942/2014 della Corte di Cassazione, che conferma la possibilità di portare a casa gli avanzi del ristorante in quanto pagati e anzi impedisce ai ristoratori di vietare questa possibilità. La Corte ha infatti considerato irragionevole e inutile un divieto in merito, dal momento in cui non c’è obbligo per il cliente di consumare il cibo pagato. Parimenti, non è importante chi mangerà gli avanzi, poiché questo aspetto è irrilevante per il contratto di ristorazione. Ovviamente, i clienti sono tenuti a rispettare le regole del ristorante, ma non può essere loro negata la doggy bag.

Nello specifico è importante considerare correttamente i prezzi, considerando che per il pasto consumato all’interno del locale saranno addebitati anche i costi relativi al servizio – il coperto – anche nel caso in cui parte di questo fosse poi portata a casa. Non si può, dunque, considerare il prezzo della pietanza secondo il listino proposto per le consumazioni d’asporto, in quanto è stato concluso un diverso contratto che il ristoratore ha atteso.

Riguardo al sovrapprezzo, poi, c’è da considerare il motivo per cui viene applicato dal ristoratore, anche se si tratta di una tendenza decisamente minoritaria. Per esempio, può essere giusto richiedere il pagamento del contenitore necessario a portare via gli avanzi oppure per retribuire eventuali servizi aggiuntivi che esulano da quelli già corrisposti.

Nel costo complessivo del conto, infatti, è considerato anche lo sparecchiamento della tavola e lo smaltimento dei rifiuti, mentre la sistemazione delle pietanze all’interno del contenitore, con eventuali accortezze richieste dal cliente, può comportare ulteriore lavoro. Di regola, viene raramente richiesto un pagamento aggiuntivo che, quando presente, non supera i pochi euro. In ogni caso, però, se il prezzo è comunicato al cliente non c’è nulla di errato in proposito.

Per quanto riguarda la legge, peraltro, è possibile anche portare il proprio contenitore da casa per conservare eventuali avanzi del pasto, purché siano sempre rispettati i vari prezzi imposti dall’esercizio commerciale e le norme igieniche. La regola è dunque che si possono portare via gli avanzi dal ristorante purché siano stati pagati, nella misura e nel modo corretti.

Si solleva poi una questione differente per quanto riguarda i servizi all you can eat, buffet a consumazione pressoché illimitata con un prezzo fisso. Proprio per la convenienza di questo servizio, la maggior parte dei ristoranti che lo propone impone il pagamento di una penale per gli avanzi lasciati nel piatto e contrastare lo spreco alimentare.

Ebbene, anche in questo caso è possibile portare gli avanzi a casa, evitando sia la penale che lo spreco alimentare ed economico. Si fa però riferimento agli avanzi rimasti nel piatto o in ogni caso alle pietanze già servite e non al contenuto del buffet. In altre parole, non è possibile riempire i propri contenitori con i cibi del buffet, in quanto si oltrepassa il servizio pagato. Il prezzo è infatti relativo al consumo medio di una persona. Lo stesso esempio si applica in genere a qualsiasi tipo di buffet, a meno che il ristoratore consenta diversamente.

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