Presentato il Disegno di legge che velocizza i tempi dello sfratto per morosità. Ecco le novità introdotte a tutela dei proprietari.
Sfratto per morosità, procedure velocizzate e più facili per aiutare i proprietari degli immobili a liberarsi degli inquilini morosi.
Continua il contrasto all’emergenza abitativa, l’obiettivo del Governo è liberare immobili adibiti agli affitti brevi in modo che siano disponibili per gli affitti lunghi e, oltre a incentivare tale destinazione attraverso l’aumento della tassazione sulle locazioni brevi nella Legge di Bilancio 2026, si punta a intervenire sulle paure dei proprietari e una delle principali e non riuscire a liberarsi dell’inquilino che non paga l’affitto.
Ecco cosa prevede il Disegno di legge che semplifica e velocizza le procedure dello sfratto per morosità.
Sfratto per morosità, istituita un’autorità ad hoc
Ogni proprietario nel cedere in locazione un immobile ha il timore che a un certo punto l’affittuario possa smettere di pagare l’affitto e a quel punto iniziare le procedure di sfratto per morosità può essere davvero un’avventura dura.
La risposta? Rendere le procedure più agevoli in modo che il proprietario possa avere maggiori tutele e affitti per lunghi periodi.
Il Disegno di legge depositato in Senato, a prima firma del senatore FdI Paolo Marcheschi, punta a sveltire notevolmente le procedure di sfratto per morosità, sollevando dalla questione il tribunale ordinario e istituendo un’Autorità amministrativa ad hoc destinata a occuparsi solo degli sfratti. Questo implica una notevole riduzione dei tempi morti. L’Autorità dovrebbe essere un ente pubblico amministrativo che fa capo direttamente al Ministero della Giustizia.
Procedura sfratto per morosità, tempi brevi per liberarsi degli inquilini morosi
Come sarà il nuovo sfratto per morosità? In base al Disegno di legge liberarsi degli inquilini morosi per i proprietari sarà molto più semplice e veloce. Potranno, infatti, rivolgersi direttamente all’Autorità che provvederà a concedere all’inquilino moroso 15 giorni per saldare il debito pari a 2 rate.
In caso di mancato adempimento nei termini, entro 7 giorni sarà disposto lo sgombero. Una volta disposto lo sgombero, l’Ufficiale giudiziario avrà 30 giorni di tempo per l’esecuzione dell’ordine di sgombero.
Questo termine potrà essere prorogato fino a un massimo di 90 giorni.
Ne consegue che l’intera procedura ha una durata dai 2 ai 4 mesi.
Nel DdL le situazioni di particolare fragilità trovano comunque tutelate perché si prevede che siano concessi aiuti e rinvii i nuclei con Isee fino a 12.000 euro. Rinvii previsti anche per chi dimostra che il mancato pagamento è dovuto a causa di forza maggiore come:
- licenziamento per crisi aziendale;
- malattia grave;
- separazione.
Il rinvio può, inoltre, essere disposto in presenza di minori, anziani, disabili. In questi casi è necessario allertare i Servizi Sociali.
In caso di morosità per forza maggiore o in situazioni di fragilità a pagarne le conseguenze non è il proprietario, ma il Fondo nazionale per l’emergenza abitativa.
Polemiche e critiche al Disegno di legge
In seguito alla presentazione del Disegno di legge non sono mancate polemiche, in primo luogo da parte dell’Unione degli inquilini che ritiene la proposta «l’ennesimo attacco ai diritti delle persone in precarietà abitativa».
Sul fronte dell’opposizione insorge Ilaria Salis che etichetta la proposta come una deriva pericolosa.
Si è detto che il progetto è depositato come Disegno di legge al Senato, procedura che potrebbe portare i tempi ad allungarsi visto che il Parlamento è concentrato sulla Legge di Bilancio 2026, ma non si esclude che il DdL possa trasformarsi in un decreto legge. In questo caso la procedura sarebbe immediatamente attiva sebbene resti il nodo dell’istituzione dell’Autorità.
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