Se avessi investito così €50.000 a giugno, oggi avresti già €56.836

Claudia Cervi

24 Novembre 2025 - 12:40

Rendimento del 13,7% in meno di sei mesi. Ecco come dividendi e andamento di Piazza Affari possono diventare la combinazione perfetta per un’asset allocation davvero efficace.

Se avessi investito così €50.000 a giugno, oggi avresti già €56.836

Dividendi, ecco la sorpresa. Il 24 novembre diventa una delle giornate chiave dell’anno per chi investe a Piazza Affari, perché racconta in modo immediato quanto il mercato italiano stia cambiando. Chi a giugno aveva investito 50.000 euro sui titoli giusti oggi si ritrova con 56.836 euro, un risultato ottenuto grazie alla combinazione di dividendi ricchi e di un listino trainato soprattutto dalle banche.

Gli istituti italiani arrivano da un triennio di margini record, una spinta che ha permesso di generare capitale con una continuità che non si vedeva da anni. E quando i bilanci sono solidi, la cedola diventa il primo segnale della forza di un’azienda.

Per chi investe, questo conta più della semplice crescita del prezzo: significa puntare su società in grado di distribuire flussi reali e costanti, quelli che in questo caso hanno prodotto un rendimento complessivo del 13,7% in meno di sei mesi. Un dato che racconta molto più di qualsiasi commento sulla resilienza del mercato italiano ed è confermato dalla promozione a Baa2 da parte di Moody’s.

Quanto incasso oggi di dividendi se ho investito 50.000 euro a giugno

Per capire l’impatto reale della giornata del 24 novembre basta guardare al portafoglio di chi, sei mesi fa, aveva deciso di puntare 50.000 euro su un mix di titoli da dividendo del Ftse Mib, soprattutto bancari ed energetici.

Oggi, solo di cedole, quell’investitore incasserebbe poco più di 1.428 euro, frutto degli acconti distribuiti da Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banco BPM, BPER, Mediobanca, Poste Italiane ed Eni.

È una cifra che arriva in maniera molto concreta: parliamo di pagamenti immediati, che saranno accreditati in conto il 26 novembre, che si sommano alla rivalutazione dei titoli registrata negli ultimi mesi grazie alla stagione di bilanci solidi e al clima di maggiore fiducia sul mercato italiano.

Per capire nel dettaglio quanto rende oggi questa strategia basta guardare alla composizione del portafoglio: allocare 50.000 euro su questi 12 titoli significa aver destinato circa 4.160 euro a ciascuna posizione. E da qui nasce il flusso di dividendi riportato nella tabella:

TitoloDividendo novembre €N. Azioni posseduteDividendo complessivo €
ENI 0,26 300 78
Intesa Sanpaolo 0,186 860 159,96
Banco BPM 0,46 423 194,58
BPER Banca 0,10 550 55
Banca Mediolanum 0,60 295 177
Banca Ifis 1,2 190 228
Mediobanca 0,59 215 120,4
Poste Italiane 0,40 222 139,86
Recordati 0,63 76 47,88
Tenaris 0,2511 269 67,5459
Terna 0,1192 466 55,5472
UniCredit 1,4282 73 104,2586

Perché 50.000€ investiti a giugno oggi valgono 56.836€

Il risultato finale non è frutto della sola cedola, ma dell’effetto combinato tra dividendi e rivalutazione del capitale. Guardando ai numeri, infatti, emerge con chiarezza che la maggior parte dei titoli in portafoglio ha messo a segno una crescita significativa del prezzo rispetto a giugno.

Fanno eccezione soltanto Mediobanca e Recordati, che hanno registrato una leggera contrazione, mentre tutte le altre posizioni mostrano un saldo positivo.

La performance media del portafoglio, pari al 10,81%, un valore tutt’altro che banale se si considera il contesto di rallentamento dei tassi e di ritorno selettivo della liquidità sui mercati europei. A trainare il risultato sono stati tre titoli in particolare, diventati i veri motori della crescita: Banca Mediolanum, Banco BPM e BPER Banca, che da soli hanno generato incrementi di valore rispettivamente del 27,12%, 23,37% e 33,84%.

Accanto a loro, anche big come Eni, Intesa Sanpaolo, Banca Ifis, Poste Italiane, Tenaris, Terna e Unicredit hanno contribuito a consolidare il rendimento complessivo, con rialzi compresi tra lo 0,5% e il 14%.

TitoloN. Azioni possedutePrezzo giugno €Prezzo attuale €Performance
Banca Mediolanum 295 14,12 17,95 27,1%
Banco BPM 423 9,848 12,15 23,4%
BPER Banca 550 7,58 10,145 33,8%
ENI 300 13,85 15,774 13,9%
Intesa Sanpaolo 860 4,845 5,504 13,6%
Banca Ifis 190 22 23,88 8,5%
Mediobanca 215 19,35 17,03 -12,0%
Poste Italiane 222 18,765 20,58 9,7%
Recordati 76 55 50,25 -8,6%
Tenaris 269 15,5 17,08 10,2%
Terna 466 8,94 8,988 0,5%
UniCredit 73 57 62,5 9,6%

Il portafoglio costruito con 50.000 euro a giugno oggi vale circa 55.409 euro, ai quali si aggiungono 1.428 euro di dividendi staccati oggi. Se l’investitore decidesse di chiudere ora tutte le posizioni, il guadagno complessivo sarebbe di 6.837 euro (lordo), una dimostrazione concreta della forza combinata tra rivalutazione dei titoli e flusso cedolare.

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