Scuole chiuse tutto l’anno: per la Azzolina “è una possibilità”, ecco perché

Antonio Cosenza

20/03/2020

15/07/2022 - 10:44

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Coronavirus: e se le scuole riaprissero solamente a settembre? Per la Azzolina “è possibile”, tutto dipenderà dell’evoluzione dei contagi in Italia.

Scuole chiuse tutto l’anno: per la Azzolina “è una possibilità”, ecco perché

L’anno scolastico 2019-2020, almeno per quel che riguarda le lezioni in aula, potrebbe essere ormai concluso. Una possibilità che il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, non se la sente di escludere.

Il momento è difficile per il Paese, l’emergenza Coronavirus si sta diffondendo in vari Paesi mettendo a rischio la sostenibilità, specialmente nelle zone del Nord Italia, del sistema sanitario italiano.

Una situazione che avrà conseguenze anche sulla riapertura delle scuole; sembra ormai certo, infatti, che i cancelli non riapriranno il prossimo 6 aprile - come da programma - in quanto la situazione al momento non consente di riprendere regolarmente le lezioni senza mettere a rischio la salute di migliaia di famiglie. Il Governo sta pensando ad una proroga ad oltranza, con la riapertura delle scuole che scatterebbe solo nel caso in cui si avrà la certezza che “personale e studenti potranno rientrare in assoluta sicurezza”.

Nella giornata di ieri sono circolate diverse indiscrezioni riguardo alla ripresa delle lezioni in aula in data 6 maggio, con le scuole quindi che resterebbero aperte per appena un mese (nella maggior parte delle Regioni l’ultimo giorno di scuola è previsto per il 10 giugno).

Ma che senso avrebbe ripartire per appena un mese di lezioni, mettendo comunque a rischio la salute dei cittadini? Una domanda a cui ha risposto lo stesso Ministro dell’Istruzione nel corso di un’intervista per Radio Rai 1, con la quale non ha escluso che l’anno scolastico possa anche dirsi concluso.

Scuole chiuse, quando riaprono? Parla il Ministro dell’Istruzione

Ad oggi l’unica certezza è quella per cui scuole e università non riapriranno regolarmente il 6 aprile 2020, come inizialmente previsto dal Decreto della Presidenza del Consiglio.

I numeri di questi giorni riguardanti la diffusione del Coronavirus obbligano alla massima prudenza, come tra l’altro dimostra l’esperienza cinese dove solo progressivamente si sta tornando alla normalità (dopo mesi di serrata).

Per capire come bisognerà muoversi bisogna attendere almeno le prossime due o tre settimane, quando si spera il numero dei contagi cominceranno progressivamente a calare fino ad attestarsi definitivamente sui “casi zero”. La stessa Ministro dell’Istruzione ha dichiarato - durante un intervento per Radio Rai 1 - che MIUR e Governo stanno pensando a “tutti gli scenari possibili”.

E tra questi scenari c’è anche quello della ripresa delle lezioni direttamente a settembre, con l’anno scolastico 2019-2020 che verrebbe concluso con la didattica a distanza.

A confermarlo è la Azzolina, la quale ha dichiarato:

“Considerando la fine dell’anno scolastico programmata intorno al 10 giugno, avrebbe poco senso tornare sui banchi nella seconda metà di maggio”.

Quindi o riaprire le scuole prima di maggio sarà possibile, oppure tanto vale aspettare il prossimo settembre per riprendere regolarmente tra i banchi di scuola.

D’altronde scuole aperte significa ritornare agli affollamenti di genitori fuori le scuole, studenti sopra i mezzi pubblici e assembramenti nelle Università. Tutte situazioni che potrebbero far riprendere i contagi qualora il virus fosse ancora “nell’aria”. Ed è per questo che il Ministero dell’Istruzione in questi giorni sta potenziando lo strumento della didattica a distanza, con la possibilità che questo possa essere utilizzato per completare regolarmente l’anno scolastico.

Scuole chiuse: anno scolastico non a rischio

In ogni caso, ha garantito la Azzolina, “la regolarità dell’anno scolastico non è a rischio, in quanto gli studenti non possono pagare per questa situazione”. Resta da capire come procedere con gli Esami di Maturità che da programma dovrebbe avere inizio il 17 giugno.

Questa data non dovrebbe essere a rischio anche se tutto dipenderà dall’evolversi dei contagi. Perché se l’emergenza non dovesse rientrare a breve, allora non è neppure da escludere uno slittamento ad inizio settembre.

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