Scoprono 64 monete d’oro da €260.000 mentre fanno giardinaggio

Ilena D’Errico

28 Settembre 2025 - 18:57

Questa coppia ha scoperto 64 monete d’oro antiche dal valore di 260.000 euro solo facendo giardinaggio a casa propria. Ecco cos’è successo e a chi vanno i soldi.

Scoprono 64 monete d’oro da €260.000 mentre fanno giardinaggio

Una coppia ha scoperto 64 monete d’oro dal valore di 260.000 euro facendo giardinaggio, trovando inaspettatamente un tesoro sepolto più di 500 anni prima. Chi l’avrebbe mai detto che fare giardinaggio potesse essere così redditizio? Per chi fa il giardiniere di mestiere la professione può senza dubbio essere molto remunerativa, ma mai a questi livelli, tantomeno per chi cura il verde semplicemente come hobby e per tenere il giardino di casa in ordine. Grazie alla fortuita scoperta, però, questi ritrovatori possono guadagnare cifre da capogiro, forse anche di più del valore stimato per le monete, in quanto saranno vendute all’asta. Scopriamo di più su questa storia che sta facendo sognare migliaia di persone.

Trovano monete per 260.000 euro nel giardino di casa

Quando accadono questi ritrovamenti sensazionali di solito la fortuna non è tutto, anche se il caso ha spesso un ruolo cruciale in eventi simili. Spesso i protagonisti sono persone in qualche modo avvantaggiate, magari cercatori d’oro amatoriali, acquirenti di oggetti antichi e così via. Nulla di simile, però, per i coniugi che hanno trovato le monete in giardino. Una semplice coppia inglese di mezza età che si stava occupando di diserbare il proprio terreno a Milford-on-Sea, nell’Hampshire (Regno Unito). Qui, in un’area argillosa, ha rinvenuto ben 64 monete d’oro, a cui se ne sono aggiunte altre 6 con le ricerche archeologiche avvenute in seguito.

I due trovatori hanno immediatamente informato le autorità visto l’aspetto antico e prezioso delle monete, scoprendo così di aver messo le mani su un autentico tesoro. Tutte le monete risalgono al periodo dei Tudor o addirittura prima, con alcuni pezzi del regno di Enrico VI (tra il 1422 e il 1461). La moneta più recente è invece stata coniata nel 1537, sotto il regno di Enrico VIII. Tra i pezzi più pregiati si trovano inoltre delle monete con le iniziali di due delle mogli di Enrico VIII. Nel dettaglio, alcune monete hanno le iniziali di Caterina d’Aragona, niente meno che la prima moglie del monarca, anche se il matrimonio fu annullato dopo 18 anni. Altre monete, invece, riportano le iniziali di Jane Seymour, la terza moglie del re, morta dando alla luce Edoardo VI.

Si può solo immaginare l’emozione nel ritrovare un simile pezzo di storia nel proprio giardino, soprattutto dopo che gli esperti del British Museum hanno confermato l’autenticità e l’ottimo stato di conservazione. Come siano finite sotterrate resta un mistero, ma gli storici hanno formulato qualche ipotesi. Potrebbe averle sepolte un ecclesiastico, visto che il priorato di Christchurch è abbastanza vicino al luogo del ritrovamento, per evitare che finissero nelle mani dei commissari del re durante la dissoluzione dei monasteri. Altrimenti, potrebbero essere appartenute a un mercante. È comunque certo che il proprietario fosse davvero molto ricco anche per l’epoca, avendo sepolto un gruzzoletto più che sufficiente per l’acquisto di una casa (circa 26 sterline secondo gli esperti).

Che succede ora alle monete?

Oggi quel tesoro vale invece almeno 230.000 sterline, circa 260.000 euro, che spettano interamente alla fortunata coppia. Come riportato dai media locali, nel Regno Unito il ricavato sarebbe da dividere fra scopritori e proprietari del fondo, ma in questo caso coincidono, perciò la coppia può dirsi ancora più fortunata. Dopo il ritrovamento nel 2020 si sono finalmente concluse le ricerche e gli esami, quindi le monete saranno battute all’asta David Guest Numismatics di Zurigo il 5 novembre 2025.

La vicenda fa sorridere anche perché in molti altri Paesi si sarebbe conclusa diversamente. La legge italiana, per esempio, prevede l’obbligo di allertare le autorità in caso di ritrovamento di tesori di particolare interesse storico entro 24 ore. I beni sono considerati proprietà dello Stato, che deve riconoscere al trovatore e al proprietario del fondo in egual misura una ricompensa, non superiore a un quarto del valore del tesoro. In realtà, anche il Treasure Act britannico del 1996, che disciplina proprio i ritrovamenti di eccezionale carattere storico e similari, impone di allertare le autorità entro 14 giorni. I beni spettano poi alla Corona, che deve però riconoscere al trovatore (a determinate condizioni) e al proprietario il valore determinato dall’apposita commissione, vendendo poi l’artefatto a un museo. In caso di mancata vendita il tesoro torna al trovatore, a meno che non voglia tenerlo la Corona. Non conosciamo con esattezza l’iter che ha portato le monete dei Tudor a Zurigo, ma i due sposi hanno sicuramente ottenuto un premio pari al valore stimato.

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