Sconto del 50% per i contributi di questi lavoratori, ecco come richiederlo

Simone Micocci

28 Aprile 2025 - 12:19

È arrivata la circolare Inps che riconosce lo sconto del 50% dei contributi per i lavoratori che avviano attività di lavoro autonomo nella gestione speciale Inps di artigiani e commercianti.

Sconto del 50% per i contributi di questi lavoratori, ecco come richiederlo

Ci sono importanti novità per chi vuole mettersi in proprio e vuole risparmiare, almeno nel primo periodo, sui costi di gestione dell’attività. Con la legge di Bilancio 2025, infatti, è stato introdotto un nuovo beneficio a vantaggio degli iscritti alle gestioni speciali Inps degli artigiani e degli esercenti attività commerciali, e proprio in queste ore l’Inps - con la circolare n. 83 del 2025 - ne ha fornito le istruzioni operative.

Una misura pensata per favorire l’accesso al lavoro autonomo, incentivare l’imprenditorialità giovanile e dare nuova linfa al tessuto produttivo italiano. L’obiettivo è chiaro: sostenere chi decide di mettersi in proprio, alleggerendo i costi previdenziali in una fase iniziale spesso complessa e impegnativa.

In particolare, si interviene sulla voce contributiva attraverso una riduzione del 50%. Lo sconto riguarda sia i contributi dovuti sul reddito minimale sia quelli relativi alla quota eccedente, e ha una durata di 36 mesi dalla data di iscrizione alla gestione. Ma è importante ricordare che questa riduzione non è cumulabile con altre agevolazioni contributive e che spetta solo a chi si iscrive per la prima volta alle gestioni speciali degli artigiani o dei commercianti nel corso del 2025.

Vediamo nel dettaglio chi può beneficiarne, come funziona il meccanismo di riduzione e quali sono le modalità operative per richiederlo.

I requisiti per lo sconto contributivo

Come anticipato, l’incentivo si rivolge a chi, nel corso del 2025, avvia una nuova attività d’impresa, sia in forma individuale sia societaria, e si iscrive per la prima volta alla gestione speciale Inps per artigiani ed esercenti attività commerciali. Sono inclusi anche i soci di società di persone o di capitali e i collaboratori familiari.

È fondamentale che l’iscrizione avvenga tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025, e che non ci siano precedenti iscrizioni a queste gestioni. Inoltre, anche chi avvia l’attività a fine anno, ad esempio il 20 dicembre, potrà accedere alla riduzione se perfeziona l’iscrizione al Registro imprese e all’Inps entro i termini di legge.

Il beneficio è riconosciuto anche nel caso di avvio di attività da parte di coadiutori e coadiuvanti familiari presso aziende già esistenti, purché si tratti della loro prima iscrizione.

Come funziona lo sconto

Lo sconto riguarda esclusivamente l’aliquota Ivs, mentre restano dovuti per intero il contributo di maternità e, per i soli commercianti, il contributo aggiuntivo per l’indennizzo in caso di cessazione dell’attività.

La riduzione si applica continuativamente per 36 mesi dalla prima iscrizione; lo sconto spetta quindi per un massimo di 3 anni. Ma è importante mantenere la continuità della copertura contributiva: eventuali interruzioni, infatti, comportano la perdita definitiva dell’agevolazione. Questo vale anche in caso di cambiamento di attività o di gestione (ad esempio passando da artigiani a commercianti) o di trasferimento della sede operativa.

Anche se si smette di versare i contributi senza riattivare subito un’altra posizione, il diritto alla riduzione si perde.

Come fare domanda per lo sconto

Al fine di beneficiare della riduzione contributiva è necessario presentare una specifica domanda attraverso il Portale delle agevolazioni dell’Inps (ex DiResCo). Il modulo per la richiesta sarà reso disponibile nei prossimi mesi: non è quindi ancora possibile inviare la richiesta, l’Istituto comunicherà la data esatta di rilascio con un apposito messaggio ufficiale.

L’accesso al portale, come al solito, richiede l’autenticazione con Spid, Cie o Cns: una volta effettuato l’accesso bisognerà selezionare la misura relativa alla riduzione contributiva per i nuovi iscritti 2025 e compilare il modulo online dove il titolare della posizione aziendale dovrà dichiarare, sotto la propria responsabilità, il possesso di tutti i requisiti previsti dalla normativa, ai sensi del D.p.R. 28 dicembre 2000, n. 445.
Oltre all’invio della domanda, il sistema consente anche di monitorare lo stato di avanzamento dell’istanza e di consultare eventuali comunicazioni dell’Inps in merito all’esito della verifica.

È importante sapere che:

  • La riduzione può essere applicata fin da subito: chi ha diritto allo sconto può iniziare a versare i contributi già in misura ridotta anche prima dell’accoglimento formale della domanda.
  • Se sono stati versati contributi pieni, gli importi eccedenti potranno essere recuperati. In questo caso l’eccedenza sarà utilizzata in compensazione con le rate successive oppure, su richiesta, potrà essere rimborsata.
  • Non è necessario rinnovare la domanda ogni anno: l’agevolazione ha durata automatica di 36 mesi dalla data di iscrizione, a patto che venga mantenuta la continuità nella contribuzione.

Successivamente l’Istituto effettuerà controlli d’ufficio sui requisiti dichiarati; laddove dovessero emergere irregolarità o la mancanza delle condizioni richieste, l’Istituto procederà al recupero dei contributi non versati per intero, applicando anche le relative sanzioni.

I limiti

Lo sconto non può essere cumulato con altre riduzioni di aliquota previste dalla normativa, come ad esempio il regime agevolato per gli over 65 già pensionati o il regime previdenziale forfettario. Tuttavia, per chi avesse già optato per il regime forfettario prima della pubblicazione della circolare, è possibile passare alla nuova riduzione, rinunciando al forfettario senza pregiudicare la possibilità di riaccedervi in futuro.

Al termine dei 36 mesi, sarà comunque possibile chiedere di aderire nuovamente al regime previdenziale forfettario.

La riduzione contributiva rientra tra gli aiuti di Stato in regime “de minimis” ed è soggetta a un tetto massimo di 300.000 euro nell’arco di 3 anni. Per calcolare il rispetto di questo limite, si considera l’insieme degli aiuti ricevuti da tutte le imprese collegate, come definito dal regolamento europeo.

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