Sciopero generale 8 marzo 2018: stop mezzi pubblici, trasporti e scuole

Simone Micocci

06/03/2018

Sciopero generale dei dipendenti pubblici e privati: oggi, in occasione della Festa delle Donne, è stato proclamato uno sciopero generale a cui aderisce anche il personale dei mezzi pubblici, dei trasporti e della scuola.

 Sciopero generale 8 marzo 2018: stop mezzi pubblici, trasporti e scuole

Sciopero generale giovedì 8 marzo 2018: in occasione della Festa delle Donne è stata indetta una protesta che provocherà disagi sulla circolazione di mezzi pubblici e dei trasporti in tutta Italia.

Non è un caso che lo “sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private” sia in programma per l’8 marzo, nello stesso giorno della Festa della Donna.

Infatti, lo sciopero dell’8 marzo è addirittura globale perché è stato proclamato da Women’s March e da altri movimenti femministi presenti nel mondo, come l’italiano “Non una di meno”, con l’idea di fondo di protestare contro le forme di disuguaglianza tra uomini e donne che ancora oggi permangono in tutti i campi, compreso quello lavorativo.

Alle proteste dello sciopero generale che rischia di mettere in ginocchio città come Roma e Milano, aderiscono sia uomini che donne del comparto pubblico e privato. Quindi si preannunciano disagi sulla circolazione di treni e mezzi pubblici (ogni compagnia seguirà degli orari differenti), ma anche in altri settori come ad esempio nella scuola dove gli insegnanti potrebbero unirsi alla protesta nazionale.

Ma quali sono i sindacati che hanno aderito allo sciopero? Quali orari seguiranno le proteste dei mezzi di trasporto nelle grandi città? Scopriamolo di seguito.

Sciopero 8 marzo 2018: tutte le proteste in programma

Ad aver aderito allo sciopero generale (sia dei comparti pubblici che privati) sostenuto dal movimento femminista “Non una di meno” sono i sindacati USB (Unione Sindacale di Base), l’USI Lavoro Privato e i Cobas Lavoro Privato.

Roma, Milano, Napoli e tutte le altre città d’Italia rischiano di restare “paralizzate” per lo sciopero generale di giovedì, che coinvolgerà anche il personale dei mezzi pubblici (autobus, metro e tram), dei treni e quello impiegato negli aeroporti.

Nel dettaglio, l’8 marzo 2018 ci saranno le seguenti proteste:

  • Personale Soc. Aviation Areoporti di Roma (Ciampino e Fiumicino): 24 ore;
  • Personale Alitalia-SAI: 24 ore;
  • Personale Soc. ENAV: 4 ore, dalle 13:00 alle 17:00;
  • Mezzi pubblici Cagliari (Soc. CTM): 24 ore;
  • Mezzi pubblici Velletri: 4 ore, dalle 08:30 alle 12:30;
  • Mezzi pubblici Matera (Soc. Autolinee Nolè): 24 ore;
  • Mezzi pubblici Milano (ATM): dalle 08:45 alle 15:00 e dalle 18:00 a fine servizio;
  • Mezzi pubblici Roma (Atac): 24 ore;
  • Mezzi pubblici Torino (GTT): 24 ore (fasce di garanzia 06:00-09:00 e 12:00-15:00)
  • Mezzi pubblici Napoli (ANM): 24 ore (fasce di garanzia 05:30-08:30 e 17:00-20:00);
  • Ferroviario, Trenord: 8 ore, dalle 09:00 alle 17:00.

Queste sono le proteste specifiche proclamate dai singoli sindacati, ma in linea generale lo sciopero coinvolgerà tutti i lavoratori dipendenti, quindi anche i mezzi pubblici delle altre città d’Italia rischiano di restare fermi per l’intera giornata dell’8 marzo.

Lo sciopero dei mezzi pubblici quindi colpirà anche la Capitale, dove il personale impiegato ATAC protesterà per tutto l’arco delle 24 ore, così come quello di Trenitalia.

Fortunatamente il servizio sarà garantito nelle fasce di garanzia. Nel dettaglio, la Commissione di Garanzia ha stabilito che in caso di sciopero dei mezzi pubblici e dei trasporti, i servizi essenziali devono essere garantiti nelle fasce orarie di maggior frequentazione. Queste sono:

  • dalle 06:00 alle 09:00 e dalle 18:00 alle 21:00 per Trenitalia;
  • da inizio servizio alle 08:30 e dalle 17:00 alle 20:00 per Atac.

Quindi, per chi dovrà andare a lavoro non ci sono problemi perché per le prime ore del mattino il servizio procederà regolarmente. Per ulteriori aggiornamenti vi consigliamo di consultare la lista dei treni che Trenitalia garantisce anche nei giorni di sciopero.

Sciopero generale 8 marzo 2018: motivazioni

Le motivazioni dello sciopero di mercoledì 8 marzo partono da lontano; infatti, i sindacati italiani hanno scelto di unirsi alla “Ni una menos” una sfida lanciata dalle donne argentine in tutto il mondo con cui invitano allo sciopero globale contro la violenza maschile sulle donne.

È molto importante che l’Italia si mobiliti contro la violenza sulle donne rivendicando parallelamente un’effettiva parità di genere anche nel campo lavorativo dove oggi le donne sono vittime di una disparità di trattamento sia sul piano del salario che sul ruolo sociale.

Problemi che hanno anche delle ripercussioni anche sul campo dell’istruzione dove oggi la mancanza di asili nido e il costo troppo alto delle mense mettono in discussione sia la frequenza alla scuola dell’infanzia che il tempo pieno nelle scuole elementari ostacolando così la piena realizzazione professionale e sociale delle donne.

In questo contesto, la scuola pubblica ha come obiettivo quello di affrontare in modo critico il tema della violenza di genere. Un obiettivo però non perseguibile per colpa della legge 107/2015 poiché, secondo i sindacati, questa ha impedito alla scuola di trasformarsi in un laboratorio di civiltà all’interno della quale sperimentare “punti di vista condivisi nel rispetto di tutte le differenze”.

Ecco perché è importante aderire allo sciopero generale, e mondiale, dell’8 marzo 2018, così da lottare per restituire a tutti i lavoratori pubblici e privati, sia donne che uomini, una giusta dignità sociale e professionale.

Argomenti

# Scuola

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it