Scadenza carta d’identità, ecco ogni quanto va rinnovato il documento

Simone Micocci

14 Novembre 2025 - 11:00

Quando scade la carta d’identità? Ecco come calcolare la validità del documento e cosa sta per cambiare.

Scadenza carta d’identità, ecco ogni quanto va rinnovato il documento

Cambiano le scadenze della carta d’identità, come annunciato dal ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo a Next Economy su Giornale Radio. A breve, infatti, in Parlamento verrà presentato il testo del Decreto Semplificazioni, con il quale verrà eliminata la scadenza della carta d’identità elettronica per coloro che hanno compiuto i 70 anni di età: il documento sarà quindi valido per sempre, senza alcuna necessità di rinnovo.

Dopo i 70 anni, infatti, non si ritiene più necessario mettere le persone nella condizione di dover rinnovare la carta d’identità, operazione che in alcuni Comuni può risultare particolarmente difficile. Con questa misura il governo intende semplificare la vita ai cittadini, con un vantaggio anche per tutti gli altri, poiché meno richieste di rinnovo significano meno file agli sportelli.

In attesa che questa novità diventi operativa, vediamo qual è oggi la scadenza della carta d’identità elettronica e di quella in formato cartaceo, informazione facilmente reperibile dal documento stesso e variabile a seconda della fascia d’età: bambini, adulti e anziani.

Ecco dopo quanto tempo va rinnovato.

Dopo quanto scade la carta d’identità elettronica?

La validità della carta d’identità elettronica (Cie) varia in base all’età del titolare del documento. Per ovvie ragioni, infatti, la carta d’identità dei bambini va rinnovata più spesso vista la maggiore propensione al cambiamento dei tratti somatici.

Nel dettaglio, la carta d’identità dei minorenni scade:

  • dopo 3 anni dal rilascio per coloro che hanno meno di 3 anni di età;
  • dopo 5 anni dal rilascio per coloro che hanno un’età compresa tra i 3 e i 18 anni.

Nel caso dei maggiorenni, invece, la carta d’identità, ai sensi di quanto disposto dal Regolamento Ue 2019/1157 ha una validità di massimo 10 anni.

Tanto per i minori quanto per i maggiorenni la data di scadenza coincide con il giorno di nascita del titolare. Bisogna però fare una distinzione: nel caso dei minori la data del compleanno è successiva al decorrere del termine di validità del documento, mentre per i maggiorenni è antecedente.

Questo significa che la scadenza della carta d’identità elettronica è così calcolata:

  • minori di 3 anni (al momento dell’emissione del documento): 3 anni più i giorni che mancano al primo compleanno utile. Pensiamo ad esempio a un bambino nato il 20 novembre 2020 che riceve il documento il 1 giugno del 2023: la scadenza è fissata al 20 novembre del 2026;
  • per chi ha un’età compresa tra 3 e 18 anni la scadenza è di 5 anni e viene calcolata nello stesso modo. Al termine quinquennale, quindi, vanno aggiunti i giorni che separano dal compleanno successivo;
  • nel caso dei maggiorenni, invece, la scadenza è di massimo 10 anni. Pertanto il documento scade dopo 9 anni più i giorni che intercorrono tra la data della richiesta e quella di nascita.

Infine, ricordiamo che la Carta d’identità elettronica ha una validità di soli 12 mesi - questa volta calcolati dalla data di emissione del documento - per coloro che sono temporaneamente impossibilitati al rilascio delle impronte digitali.

Dopo i 70 anni l’ultimo rinnovo del documento

Come anticipato, alle attuali scadenze della carta d’identità elettronica sta per aggiungersi un’ulteriore categoria: quella degli over 70.

Con l’approvazione del Decreto Semplificazioni, come annunciato dal ministro della Pubblica amministrazione, il documento rilasciato al compimento dei 70 anni di età non dovrà più essere rinnovato, poiché sarà privo di scadenza.

Quando rinnovare la carta d’identità elettronica

Alla scadenza è necessario presentare richiesta per un nuovo documento.

Non si parla quindi di un rinnovo in senso stretto, poiché la procedura consiste di fatto in una nuova domanda. Per quanto riguarda le tempistiche, al fine di evitare di restare con il documento scaduto, la normativa consente di presentare la richiesta presso il proprio Comune di residenza o di dimora a partire da 180 giorni prima della scadenza.

La domanda può essere anticipata nel caso in cui la carta d’identità elettronica sia stata smarrita, rubata oppure danneggiata al punto da non permettere una corretta identificazione del titolare.

Resta invece valida, e non richiede quindi l’emissione di un nuovo documento, la carta d’identità in caso di cambio di residenza. Anche se l’indirizzo non corrisponde più a quello indicato sul documento, la carta d’identità continua comunque a essere valida fino alla sua scadenza.

Quando scade la carta d’identità cartacea

La carta d’identità cartacea resta ancora oggi un documento valido, ma la sua scadenza è regolata da criteri identici a quelli della versione elettronica. Quindi, per gli adulti la validità è di 10 anni, con una durata che viene sempre estesa fino al giorno del compleanno successivo alla scadenza prevista. Per i minorenni, invece, valgono regole più restrittive: 3 anni per i bambini fino ai 3 anni d’età e 5 anni per i minori tra i 3 e i 18 anni.

Tuttavia, a partire dai prossimi anni, entreranno in vigore nuove regole europee che riguarderanno solo questo formato. Il Regolamento UE 1157/2019, infatti, stabilisce un percorso di progressiva dismissione dei documenti privi di elementi di sicurezza avanzata. Ed è proprio il caso della carta d’identità cartacea, che non possiede la zona a lettura ottica (MRZ) e non contiene elementi biometrici, come il chip contactless con le impronte digitali. Per questo motivo l’Unione europea ha fissato una data spartiacque: dal 3 agosto 2026 la carta d’identità cartacea non potrà più essere utilizzata per l’espatrio.

Ciò significa che, pur restando valida come documento di riconoscimento in Italia fino alla sua scadenza naturale, la carta cartacea non permetterà più di viaggiare nei Paesi UE o in quelli che accettano la carta d’identità valida per l’espatrio.

Questa transizione accompagnerà gradualmente tutti i cittadini verso la completa digitalizzazione dei documenti di identità, che diventerà obbligatoria dal 2031.

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