Un titolo nel mirino dei ribassisti, ma con fondamentali solidi e un possibile colpo di scena all’orizzonte. Il lusso italiano gioca una partita ad alta tensione.
Un titolo, che ha sempre brillato per qualità nei fondamentali e distinzione in un segmento di mercato molto richiesto in Europa, oggi è nel mirino dei fondi d’investimento. È il paradosso perfetto di Piazza Affari, dove la paura può diventare occasione. A giudicare dai dati disponibili sulle principali piattaforme di screening come Whales Wisdom, Brunello Cucinelli è attualmente tra i titoli con lo short interest più alto in italia (dopo Saipem). Mentre molti leggono questo come un segnale negativo, vale la pena chiedersi: e se invece fosse un indizio di un potenziale short squeeze?
Non sarebbe la prima volta che un’elevata concentrazione di posizioni ribassiste finisce per innescare un effetto domino al rialzo, dove chi aveva scommesso contro il titolo è costretto a ricoprirsi. Ecco perché la situazione su Brunello Cucinelli merita più attenzione di quanto sembri a prima vista.
Le accuse e la risposta di Cucinelli
Il titolo in questione è, appunto, Brunello Cucinelli S.p.A., il marchio di moda di lusso sinonimo di qualità e artigianalità italiana. A fine settembre è finito sotto i riflettori non tanto per i fondamentali, quanto per le accuse di aver mantenuto rapporti commerciali con la Russia nonostante le sanzioni internazionali.
A sollevare il caso è stato il fondo ribassista Morpheus Research, che ha pubblicato un report molto critico sull’azienda.
Brunello Cucinelli ha però respinto con forza ogni accusa, specificando che l’esposizione complessiva al mercato russo pesa appena l’1,4% del fatturato al 30 settembre 2025. Un dato trascurabile, che non giustificherebbe quindi in alcun modo l’ondata di vendite che ha colpito il titolo.
Eppure il danno reputazionale, unito alla speculazione, ha fatto il suo effetto: il titolo ha toccato i minimi delle ultime settimane, rimanendo in una fascia di forte volatilità. Tuttavia, dal punto di vista tecnico, i primi segnali di ricopertura parziale delle posizioni corte sembrano iniziano a farsi vedere.
Short interest elevato: un’arma a doppio taglio
Uno short interest elevato può rappresentare un campanello d’allarme, ma anche un potenziale detonatore di rialzi esplosivi.
In termini semplici, più fondi sono short sul titolo, più forte sarà l’effetto qualora inizi un movimento di ricopertura.
Le ultime rilevazioni mostrano un livello di short interest superiore alla media storica per Cucinelli. Tuttavia, i fondamentali restano solidi: la società continua a mantenere guidance e target invariati, con ricavi e utili in crescita in linea con le aspettative.
E così è stato anche nei mesi scorsi, in un contesto in cui molti colossi del lusso come LVMH e Kering stavano soffrendo la contrazione dei consumi in Cina, e i muri in USA, il mantenimento dei margini da parte di Cucinelli è un segnale di forza che il mercato a tempo debito non sottovalutò. Eppure …
Il contesto del lusso europeo
Per capire meglio cosa potrebbe accadere, bisogna allargare lo sguardo al settore.
Il comparto del lusso europeo ha attraversato un periodo di forte compressione delle valutazioni, complice il rallentamento della domanda cinese e la normalizzazione dei consumi post-Covid. Tuttavia, l’ultima trimestrale di LVMH ha riacceso l’entusiasmo sul comparto, segnalando un miglioramento nel canale retail e un ritorno di interesse per i marchi premium proprio in Cina, dove albergano i timori più grandi per il settore.
Se questo recupero dovesse proseguire, Cucinelli potrebbe beneficiare di un effetto traino, soprattutto se accompagnato da un consolidamento tecnico sopra le principali resistenze grafiche.
A livello di analisi tecnica, il titolo si trova su un numerario importante: quello degli €90. La rottura con forza, e definitiva, potrebbe attirare l’attenzione di fondi quantitativi e algoritmici, generando un incremento della domanda automatica e amplificando l’effetto di un eventuale short squeeze.
Un possibile short squeeze?
È importante essere chiari: nessuno può prevedere con certezza un evento di short squeeze, ma gli ingredienti sembrano esserci.
Elevato short interest rispetto la media storica, fondamentali solidi, contesto settoriale in miglioramento e prezzo vicino a supporti tecnici rilevanti.
Nel caso in cui si verificasse una ricopertura massiva, il movimento sarebbe rapido, proprio perché in teoria si genera proprio dalla copertura forzata delle posizioni short.
Ma, come sempre, vale la regola più antica del mercato: non confondere una possibilità con una certezza.
Il titolo è tra rischio e opportunità
L’unica cosa che può fare un investitore razionale è restare ancorato ai dati e ai livelli tecnici chiave. Monitorare i volumi, osservare eventuali segnali di inversione sul grafico e tenere d’occhio il sentiment del settore sono passaggi fondamentali per capire se il mercato sta davvero preparando una reazione.
Brunello Cucinelli resta una realtà solida del made in Italy, con una gestione smart e un brand di riconoscibile valore internazionale.
Che diventi o meno protagonista di uno short squeeze, sarà il tempo, e non la paura o l’euforia, a dirlo.
In ogni caso, anche questa volta Piazza Affari ci ricorda una lezione eterna: è sempre dove c’è più pessimismo, che potrebbe nascondersi una vampata improvvisa di ottimismo.
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