L’Ue sanziona l’ex colonnello svizzero Jacques Baud per «propaganda sulla guerra in Ucraina», rivelando una deriva autoritaria che minaccia la libertà.
In un’epoca in cui l’Europa si vanta di essere il baluardo della democrazia e della libertà di espressione, l’Unione Europea ha preso una decisione che puzza di autoritarismo sovietico: sanzionare Jacques Baud, un ex colonnello dell’esercito svizzero e analista strategico, per aver osato esprimere opinioni critiche sulla guerra in Ucraina.
Questa mossa, annunciata il 15 dicembre 2025 nella Gazzetta Ufficiale dell’UE, non è solo assurda, ma rappresenta un attacco frontale alla libertà di pensiero, trasformando l’UE in un ente punitivo che ignora il processo giudiziario e calpesta i diritti fondamentali. È il segno inequivocabile che Bruxelles sta perdendo il controllo, ricorrendo a tattiche repressive per silenziare voci dissenzienti. Ma andiamo con ordine
L’Ue sanziona Baud
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