Sai che Steve Jobs non è diventato milionario grazie ad Apple? Ecco il suo miglior investimento

Luna Luciano

23 Agosto 2025 - 11:29

Steve Jobs non è diventato miliardario grazie ad Apple. Scopri come il suo investimento nella Pixar ha trasformato la sua vita e rivoluzionato l’animazione.

Sai che Steve Jobs non è diventato milionario grazie ad Apple? Ecco il suo miglior investimento

Steve Jobs non è diventato miliardario con Apple, ma andando “verso l’infinito e oltre”, citando l’amato film Toy Story.

Il miglior investimento del fondatore di casa Apple, infatti, non è stata la sua azienda con l’iconica mela morsa, ma sono stati i sogni e le storie pensate per le nuove generazioni. Nel 1986, dopo essere stato costretto a lasciare Apple, Jobs acquistò la divisione di computer grafica della Lucasfilm, una piccola realtà che all’epoca non prometteva grandi profitti.

Con soli 10 milioni di dollari, Jobs prese il controllo di quella che sarebbe diventata una delle più importanti case d’animazione, scommettendo su un’industria che allora era ancora agli albori: il cinema d’animazione digitale. Scopriamo insieme la storia di Jobs nel mondo dell’animazione e cosa ci insegna sugli investimenti: ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Il miglior investimento di Steve Jobs? Non è Apple ma la Pixar

Molti associano Steve Jobs al successo di Apple, ma la realtà è sorprendente: la vera svolta economica non arrivò con la sua azienda. Dopo aver lasciato Apple nel 1985, Jobs si trovò di fronte a un bivio: investire in qualcosa di completamente diverso o cercare di replicare i successi passati. La scelta cadde su The Graphics Group, la divisione di Lucasfilm dedicata alla grafica computerizzata. Questa piccola realtà sembrava destinata a restare un hobby tecnologico, ma Jobs vide un’opportunità: il cinema d’animazione digitale poteva rivoluzionare il mondo.

La collaborazione con John Lasseter fu cruciale. Lasseter aveva una visione chiara: raccontare storie memorabili utilizzando la tecnologia in modo creativo. Jobs, inizialmente concentrato sull’hardware, si rese conto che il vero valore era nei contenuti. L’acquisizione di quella che verrà ribattezzata Pixar costituì un rischio enorme: Jobs copriva personalmente i deficit mensili e l’azienda era a un passo dal fallimento più volte. Tuttavia, il coraggio e la perseveranza furono premiati nel 1995 con il lancio di Toy Story. L’IPO di Pixar fece schizzare il patrimonio di Jobs oltre il miliardo di dollari.

Oltre al guadagno economico, l’investimento in Pixar consolidò la reputazione di Jobs come visionario in grado di prevedere le tendenze future. La Pixar continuò a produrre successi globali come Alla ricerca di Nemo, Gli Incredibili e Ratatouille, e l’acquisizione da parte della Disney nel 2006 moltiplicò ulteriormente il valore dell’investimento iniziale. Il vero colpo di genio di Jobs, quindi, non è stato dispositivo elettronico, ma la capacità di trasformare storie e animazioni in un impero economico e creativo.

Steve Jobs e Pixar: l’importanza di diversificare gli investimenti

La storia di Jobs e della Pixar ci insegna una lezione fondamentale: non concentrarsi esclusivamente sul proprio business può portare a successi inattesi. Pur essendo noto in tutto il mondo per Apple e i suoi dispositivi rivoluzionari, Jobs ha scelto di diversificare i propri investimenti, puntando su un settore completamente diverso: l’intrattenimento. Questo approccio non solo lo rese miliardario, ma gli permise di influenzare un intero settore industriale, quello del cinema d’animazione.

Investire al di fuori del core business richiede una “visione”, coraggio e capacità di riconoscere talenti: Jobs credette in John Lasseter e nella sua squadra, comprendendo che la tecnologia da sola non bastava, ma doveva essere combinata con creatività e storytelling. Questo principio è valido anche per altri grandi imprenditori: Elon Musk ha guadagnato gran parte della sua fortuna vendendo Zip2 e PayPal, prima di concentrarsi su Tesla e SpaceX; Richard Branson è diventato miliardario grazie alla vendita della Virgin Records, molto prima di volare con Virgin Galactic.

Diversificare , infatti, significa ridurre i rischi, ma anche cogliere opportunità che altrimenti sarebbero invisibili. Jobs ha dimostrato che seguire la propria passione, pur in campi apparentemente lontani dal business principale, può creare un impatto economico e culturale enorme. La Pixar non era solo un investimento finanziario, ma un investimento in idee, talenti e innovazione. Questa strategia ha permesso a Jobs di diventare miliardario senza dipendere dai successi di Apple, dimostrando che la ricchezza e il successo spesso nascono dall’audacia di esplorare mondi nuovi e insoliti.

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